Ok.
Seguiranno banalità nonché ripetizioni di cose già dette.
La premessa è che non è una guerra convenzionale. La Russia ha il secondo arsenale atomico per dimensione.
Ciò significa che ha la facoltà di tenere in scacco la comunità internazionale.
L'Ucraina avrebbe il sacrosanto diritto di riprendersi ogni centimetro di terreno, oltre a un risarcimento danni... incalcolabile.
Stando a Zelensky, si riprenderanno tutto, compresa la Crimea.
Facciamo un volo pindarico e ipotizziamo che Putin sia paziente* e aspetti fino a quando l'ultimo suo soldato straccione sarà calciato nelle chiappe fuori dal confine.
Non è forse plausibile che, con a disposizione un'infinità di ordigni, possa accarezzare l'idea di utilizzarne anche solo una minuscola parte, con la folle convinzione di piegare il nerbo degli antagonisti?
È un effetto domino da evitare a qualsiasi costo, perché una volta innescato non se ne conoscono gli esiti.
La logica secondo la quale problemi complessi si possano risolvere con uno schiocco di dita la capisco, ma è romantica.
Ripeto ciò che ho scritto a febbraio: DEVO NO sedersi a un cazzaccio di tavolo.
Se c'è ancora qualcosa di equivoco ti chiedo di entrare nella fattispecie.
*in questo momento c'è un treno in viaggio verso sud. Speriamo che il Times abbia preso fischi per fiaschi...