Secondo me con la parte pre e durante prove di Odino hanno seriamente sbracato con i momenti da walking simulator e la totale assenza di combat. Capisco fosse funzionale al racconto, che proprio in questa parte ha toccato vette di qualità espositiva insperata, però...
E purtroppo ravviso del pressapochismo di game design anche in certi momenti puzzles: talvolta a causa di una meccanica introdotta in maniera equivoca (ad un certo punto salta fuori la ricomposizione del "reale" anche a prescindere dagli archi); talvolta a causa del funzionamento equivoco della stessa per via di arbitrii di script, per cui una certa illusione la puoi disvelare guardando da un punto ma non da un altro, con la conseguenza che anziché viverti il gioco in maniera davvero immersiva, sei costretto ad arrestarne il flow per calarti nei panni del designer e pensare secondo le sue logiche anziché secondo quelle che dovrebbero essere proprie del gioco stesso.
Però, al netto di ste svirgolate, resta veramente avvinghiante. Ormai è sempre più difficile che un racconto da vg mi prenda davvero in sé (molto più spesso mi prende nella misura in cui posso giocare e/o manipolare lo stesso, check TW3, Prey, le VHS di RE7 and so on). Questo mi ha proprio risucchiato: ciò che espone e come lo espone mi convince davvero molto, e per questo mi incazzo il doppio quando qualche puzzle cagato male mi spezza l'immersione.
Trovo convincente anche come i punti nodali della vita di Senua e gli impatti emotivi degli stessi stiano venendo mano a mano esposti senza scadere nello spiegone spezza-mood.
Ormai è passata una vita da quando ho giocato SH2, uno dei capisaldi in materia, ma non sono sicuro che lì avessero fatto fatto un lavoro altrettanto approfondito e di impatto nello sviscerare testa e anima di James Sunderland.
Per ora Senua pg dell'anno, anche grazie all'interpretazione bomba dell'attrice.