Sì, ragazzi ma anche voi mollate questa fallacia ad auctoritatem. Il fatto che servano i costituzionalisti per spiegare il quesito referendario è un pessimo indice della leggibilità (e dove non c'è leggibilità c'è l'inculata, si dice a casa mia) dello stesso. Cercate di farvi un'idea con i vostri strumenti.
Un'obiezione (giusta ma retorica) giunta tempo addietro dalla galassia populista suonava: chi se ne frega della legge elettorale nel momento in cui lo stivale va per stracci?
Il problema è che un peggioramento qualitativo della Costituzione farebbe molto comodo agli amichetti internazionali di Napolitano, che vogliono governabilità - naturalmente per i loro porci comodi - per non dover tirare a campare altri due-tre anni con governicchi tecnici, camere che non vengono sciolte, alfaniani bizzosi, eccetera eccetera.
Insomma, le élite vorrebbero che con la riformona ci nominassimo il prossimo Monti da soli, dopo cinque anni (in realtà molti di più) di massacri in cui dette élite anglo-liberal-europeiste sono molto molto stanche.
Ormai non se li fila più nessuno, tranne qualche centinaio di editorialisti da quotidiano.
Purtroppo la loro bella e santa riforma è indelebilmente associata nei cuori delle italiche genti a un politico toscano a fine corsa che neanche sua moglie sopporta più, quindi si rischia un patatrac, altro che complotto!