A parte l'attitudine infantile "mi hai cancellato per anni, ora tocca a me", quello che l'articolo non prende minimamente in considerazione è la violenza con cui queste "cancellazioni" avvengono, né il fatto che non avvengano solo ai danni de "i bianchi al potere".
Io sono per il rispetto sempre e comunque, e per rendere possibile un percorso che insegni il valore della dignità e della singola persona, ma non è con la violenza (anche solo verbale) che puoi insegnare qualcosa a chicchessia. La pubblica gogna va bene per togliersi qualche sassolino dalla scarpa insieme agli amici rissosi, o placare qualche prurito, ma se i pezzi di legno in cui infilare testa, mani e piedi in giro non si vedono più, forse è perché qualcuno ha valutato non funzionassero poi così bene, a livello didattico.