Volevo scrivere già ieri in realtà, ma dopo aver perso mezz'ora a cercare di scrivere un parere raffazzonato su Never Alone tranne poi rendermi conto che non avevo in realtà granchè da dire, ho rimandato.
Comunque sia, preso al lancio, lasciato un pò nel congelatore (Bloodborne maior) e ripreso non molto fa. Completata la prima tornata, e qualche giorno dopo anche il New Game +.
La mia opinione è molto condizionata dall'aver giocato prima Transistor, e temo che ciò si ripercuoterà anche su ciò che andrò a scrivere.
La prima cosa è che mi ha sorpreso quanto i due giochi siano simili, pur avendo trame, personaggi, persino meccaniche totalmente diverse. Anche aldilà dal condividere la medesima cifra stilistica.
Dal punto di vista del gameplay ho apprezzato Bastion, ma non l'ho ritenuto all'altezza di Transistor. Offre una varietà di opzioni ed equipaggiamento di ottimo livello, e le sue meccaniche squisitamente arcade e quasi twin stick shooter funzionane perfettamente. Il problema è che il gioco difetta di una reale sensazione di impatto e di fisicità. A livello di difficoltà base (senza idoli) il gioco è generalmente talmente facile da non richiedere nessuna strategia. Le situazioni di combattimento sono talmente confuse, il più delle volte, da gettare a mare ogni ponderatezza, e ci si limita spesso a buttarsi nella mischia e sfoderare le proprie armi più potenti, al limite ingollando una pozione ogni tanto. Anche attivando tutti gli idoli non ho mai avuto l'impressione di una sfida realmente interessante. E anche quando questa si fa impegnativa (di solito nelle arene endurance da farsi con tutti gli idoli attivi), è più una battaglia di attrito che altro.
Ho detto che le meccaniche funzionano perfettamente, ma ritengo anche che non esista un reale bilanciamento tra le varie armi ed abilità. Alcune sono troppo evidentemente più potenti delle altre. E' qualcosa che non si nota praticamente mai giocando normalmente per via del basso tasso di sfida, ma diventa evidente quando si cerca una sfida più alta.
Il combat system è comunque abbastanza divertente da poter anche soprassedere fino ad un certo punto su queste considerazioni, ed in fin dei conti è solo una forma più severa di difetti che aveva anche Transistor, ma questo aveva dalla sua un sistema di combattimento anche molto più complesso, profondo e soddisfacente.
Quello di Transistor è un battle system che sarebbe da solo riuscito a reggere sulle proprie spalle un gioco dalle dimensioni e dalle ambizioni smisuratamente più ampie, non così è per Bastion, per quanto possa essere gradevole. Non è abbastanza flessibile e complesso.
Dal punto di vista della narrazione, Bastion è un'opera molto più terra a terra, più leggibile e più "classica". Ma nonostante ciò, riesce ad essere tutt'altro che scontato e ad offrire momenti fortemente impattanti. Non è originale, almeno se non si limita a considerare i videogiochi, ma è certamente notevole.
Nel complesso, Transistor rimane un'opera superiore, pur conservando non pochi dei difetti del predecessore.
Tutto ciò detto, mi è piaciuto, e non poco. E' stata però un'esperienza più "ordinaria".