Convenienza o fregatura? Eh, bella domanda!
Come ho scritto qualche pagina fa, ho aderito alla promo Christmas Pass: 20 euro per l'attivazione, poi 10 euro per ciascun gioco presente tra i loro usati se dai indietro un tuo usato che loro valutano ad almeno 25 euro. Ecchesaràmai, penso io! Questi ti chiedono trenta carte pure per qualche giocaccio lercio del 2016! Un briciolo di scaltrezza imprenditoriale e ti converto quelle quattro ciofeche svalutate che ho per Ps4 in tre giochini Switch rosso fiammanti, di quelli che reggono il prezzo imperituri nei secoli, in barba ai Death Stranding vari che non fai in tempo a finirli che già non li sbologni manco a 30 euro! Death Stranding, puah!
Procedo quindi a mollare al commesso, gentilissimo, uno Spiderman comprato a 15 euro un mesetto prima, aggiungo 10 euro e mi porto a casa Fire Emblem Three Houses, che era presente tra i loro usati (ignaro che un evento simile è in realtà terribilmente raro al verificarsi, ma su questo torneremo dopo). Esco dal negozio vorticando il mio bastone immaginario di Zio Paperone, sentendomi un gran figo, uno che ha dominato il capitalismo e ormai lo porta a spasso come un cagnolino, Zuckerberg e Bezos sono le mie troiette. Prossimi obiettivi: Luigi's Mansion 3 e Dragon Quest XI Definitive Edition. Vedo che loro vendono L'Ombra della Guerra a 25 euro usato, io l'ho preso a 15 su Amazon, non resta che aspettare che quei due giochi si rendano disponibili nei tre Gamestop della mia area - Napoli - raggiungibili a piedi e metto a segno un altro colpaccio.
Mi collego al sito e quotidianamente vedo se quei due giochini me li dà come presenti. Passa una settimana, niente: il Luigi's Mansion usato più prossimo a me è a Formia, il Dragon Quest a Frosinone. Maledetti laziali, penso. Vabbè, better luck next time. E' il 10 dicembre.
E' il 6 gennaio e uno dei tre Gamestop si illumina di verde, dicendomi che Luigi, dopo un mese di attesa, è disponibile. Prendo L'ombra della guerra e mi presento tronfio al negozio, pronto a fottere il sistema. "C'è Gigi?" chiedo, simpaticissimo. "No, e non c'è manco la cremeria", mi risponde il commesso, gentilissimo. Vien fuori che il sito non è affidabile, che si aggiorna ad cazzum canis, e che me ne devo tornare a mani vuote. Già che ci sono, per sicurezza, chiedo se L'ombra della guerra me l'accetterebbero. Macchè, la sua valutazione è 12 euro. "Ma qui lo rivendete a 25! Ne avete tre copie, ho controllato! Erano a 25 pure il mese scorso! Puffnguè!" Il commesso mi dice che devono aggiornare le etichette, anzi, mi ringrazia pure. Esco sconsolato. Davanti al negozio, in attesa, c'è il capitalismo. Non è più un cagnolino, è una pantera obesa. Mi guarda e si lecca una zampa.
"Girati un po'", mi intima.
Soggiogato, obbedisco.
"Mhm. Cosce cicciotte".
"Non la spunterai", dico io. "Il pass scade il primo febbraio. Tornerò".
"Lo so", risponde lui. "Tornano tutti".
...
E' il 15 gennaio e trovo Dragon Quest XI in un Gamestop in un centro commerciale. Ansioso e tremante, do alla commessa il mio Assassin's Creed Odyssey. Miracolosamente, tutto passa. 10 euro e il gioco è mio. Mica avete pure Luigi's Mansion 3, usato? L'ho venduto stamattina, mi fa lei. Evvabbè, voglio considerarla lo stesso una vittoria.
La storia è più o meno la stessa fino ad oggi. Di Luigi manco l'ombra, ed io, come un cinquantenne su Grindr, abbasso in maniera mortificante le mie pretese. Death Stranding? Magari! Mi elude pure lui! Per due volte lo vedo disponibile, e per due volte la risposta è picche. L'ultima spiaggia per me è Days Gone: quello ce l'hanno tutti i GS, in copie multiple. Days Gone donna facile, Days Gone troia storica, Days Gone che fa i pompini a tutti nei bagni della scuola. Che squallore, come sono caduto in basso. Entro nel negozio rassegnato: oggi, nel bene o nel male, si chiude il discorso. Anche perché il pass scade dopodomani.
"No caro", mi fa il commesso, scazzatissimo, "è scaduto ieri".
"Ma de che, controlla", faccio io. Quello controlla.
"Scade il primo febbraio". Bravo, c'hai provato.
"Senti, allora vorrei Days Go... Non è mica Jedi Fallen Order usato, quello che tieni nascosto dietro il bancone?" (intendiamoci, non era certo tra le mie priorità, ma in tempo di guerra ogni Jedi è trincea).
Sempre più seccato, il commesso tira fuori il Soulslike con la skin di Star Wars e mi chiede il mio usato. Gli consegno Monster Hunter: World, e incrocio le dita.
"Eeeeh ma è la versione inglese, non te l'accetto".
"Ma è multilingua, eddai".
"Eeeeh, no".
"Eddai, l'altra volta sono passato e mi avevi detto che andava bene".
"Eeeeeh"
"Eeeeeh"
"Ok, ok". Mentre digita roba al computer, improvvisamente il commesso mi arpiona con un predicozzo severissimo. "Tu però considera che queste promozioni le facciamo per i giochi che vendiamo NOI. Non per giochi presi chissà dove!"
Evvabbè, penso io, mi devo pure beccare lo slut-shaming per il mio Monster Hunter. Me lo merito per aver pensato quelle cose brutte su Days Gone.
Si chiude così il capitolo del Pass, con due obbiettivi su tre, un compromesso sottoforma di Jedi roscio col naso a patata, e tanti, troppi patimenti. Il capitalismo mi aspetta di nuovo all'uscita.
"Credi di aver vinto?", mi chiede.
"Um... sì?", faccio io.
"Ottimo", replica lui, grattandosi un orecchio. "Lo credono tutti".
THE END (?)