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Citazione da: omotigre - 24 Nov 2008, 16:08Citazione da: The Fool - 24 Nov 2008, 15:59Wrong Turn?Ne leggo pareri molti negativi. Ma tanto.ma no, per me e' un buon film, per dire Rec di cui tutti parlano bene a me e' piaciuto ben poco.Piuttosto 30 giorni di buio mi e' piaciuto molto di piu', ma penso di essere l' unico qua dentro ad averlo apprezzato di piu' che di rec
Citazione da: The Fool - 24 Nov 2008, 15:59Wrong Turn?Ne leggo pareri molti negativi. Ma tanto.
Wrong Turn?
Citazione da: Shape - 24 Nov 2008, 16:10Beh, a 'sto punto procurati Body #19, horror thailandese di cui ho letto buone cose, ma che non ho avuto ancora il tempo di vedere.Ma io sono pigro, almeno i film fatemeli vedere doppiati in italiano.
Beh, a 'sto punto procurati Body #19, horror thailandese di cui ho letto buone cose, ma che non ho avuto ancora il tempo di vedere.
Eh, ma il TFP Forum fa parte della rete, è un forum come gli altri, mica è un covo di geni.Comunque vedilo e poi ne riparliamo, non possiamo discutere di qualcosa che non hai mai visto.
The Last Winter (2006) di Larry FessendenRaffinato cinema del terrore per coloro che ancora credono che il genere horror non è solo quello catatonico dei remake o quello "for dummies" dei teen sequel, popolato viepiù da redneck o morti viventi.Qualcosa di ignoto si annida nel permafrost dell'Alaska e, forse a causa del riscaldamento globale o forse per chissà quale altro imprecisato motivo, sembra ora essersi sottratto dai ghiacci secolari che lo ibernavano in quella landa sottozero. Memore della ben nota situazione carpenteriana de La Cosa, ma tralasciando parzialmente la sua tematica action d'assedio, Fessenden (Wendigo) anima una vicenda che vede coinvolto un eterogeneo gruppo di ricercatori (tra cui Ron Perlman) alle prese con una minaccia straniera, intravista, udibile ma impalpabile che mano a mano li ghermisce uno dopo l'altro, prima nello spirito minandone i rapporti interpersonali e poi aggredendo la carne. Una narrazione senza strepitii diretta con polso cinematografico, rotta tuttavia da improvvisi sbocchi nel genere, perfetta rilettura in chiave moderna dei classici film d'invasione anni 50 e 60.Un eco-revenge soffuso e solitario che rifiuta i colpi di scena che mascherano il vuoto pneumatico di troppe pellicole dell'orrore odierne, che rifugge spiegazioni assortite e che nonostante gli ammonimenti qua e là disseminati non ha la stolta ambizione filoambientalista e la scolastica alfabetizzazione terroristica di The Happening di Shyamalan.Una ripresa desolata degli spazi abbandonati e annullamento del caos urbano che diventa infine una rappresentazione dell'essere umano solo con se stesso, civiltà egoista spogliata degli altri.
ma è quello con de niro o dakotina?io lo ricordo abbastanza inutile e uguale a tanti altri con una storia/finale (appunto) scontatissimisi salvava appunto solo lei, in un'interpretazione migliore del mostro sacro ^^''
Il colpo di scena di quel film l'avevo capito anch'io all'epoca, che non sono certo un mago in queste cose (ma tu Maxx sei uno di quei bastardi che spoilerano il finale solo per far capire agli amici quanto sono furbi? Quanto spendi dal carrozzaio per togliere i "questo l'avevi previsto?" dalle fiancate?). Il film lo ricordo non brutto ma mediocre, con un De Niro che recita solo a smorfiette.