Mettendo a fuoco col passare delle ore, l'aspetto per me più problematico del film è la figura di Wayne Senior. In contrapposizione al canone batmanesco, è un corpulento demagogo destrorso con giudizi facili, soluzioni spicce e un fondo di barbarie mascherato dall'agio economico. Insomma, è un Trump coi capelli neri.
Aldilà del revisionismo sul personaggio, di cui poco mi frega, un Thomas Wayne del genere, proprio nell'universo batmaniano, è particolarmente problematico. Batman, anche nelle declinazioni cinematografiche (Dark Knight su tutte) è l'eroe capace di resistere all'occhio per occhio, alla logica dell'escalation, alla spirale della violenza. Così tutti i buoni di Gotham, si pensi anche solo al galeotto di Dark Knight che rifiuta di far saltare l'altra nave. Ora, che a una provocazione tutto sommato inoffensiva di Joker, qui gli
assesti un cazzotto e lo minacci di morte
, lo colloca esattamente sulla stessa linea morale di Joker. "Gli altri sono cattivi con me, io gliela faccio pagare". Le pretese infondate di Joker e il precedente col figlio non giustificano nulla, voi ve lo vedreste un Obama comportarsi così? Al massimo chiama la sicurezza. Io credo che questo Thomas Wayne faccia paura non perché filtrato dalla prospettiva del Joker, ma perché è un personaggio negativo e basta.
Che Joker non abbia un contrappunto morale in questo film per me è un problema. E' chiaramente voluto, sia chiaro. Ma la conseguenza necessaria è giustificare Joker, in un'ottica a metà tra il vecchio "è colpa della società" (in certa misura sempre vero, ma pericolosamente deresponsabilizzante) e un craxiano "rubavo ma rubavano tutti".
Non ho letto la famosa review del Times, ma se la questione che pone è questa, ne condivido la fondatezza, al netto di un film formalmente perfetto.