Non sono mai stato un grandissimo fan della questione arte / non arte. Per capire se i videogiochi sono arte, bisogna prima capire cos'è l'arte. Personalmente ritengo 'arte' tutto ciò che è capace di suscitare in me emozioni PROFONDE. In sostanza, la mia definizione di arte potrebbe far ridere tanti che la vedono in modo diverso, proprio perchè - a mio parere - la definizione di arte è assolutamente soggettiva in base alla sensibilità del fruitore.
Ritengo che i videogiochi NON SIANO arte, ma POSSANO ESSERE arte. Il 95% di essi non nascono come 'espressione dell'uomo', bensì come mero prodotto di mercato. Basti vedere come questo medium venga accolto dal pubblico: si guarda longevità, grafica, audio e via discorrendo perchè è esattamente quello che offre il comune videogioco: un'accozzaglia di aspetti tecnici che, vuoi o non vuoi, non hanno un'anima. Lo scorso anno ho avuto la fortuna di discutere di arte e videogiochi con Jenova Chen, e si parlava del fatto che i videogiochi non potranno essere considerati arte fino a quando tutta l'industria non deciderà di evolversi. Viviamo in una realtà in cui ogni cosa che ci circonda viene trattato come prodotto di mercato, proprio perchè TROPPI lavori vogliono essere proprio quello. Attribuiamo dei voti a qualsiasi cosa perchè è questo che chiede l'industria. Mentre dare un voto da 1 a 10 ad un quadro ci sembra - ovviamente - impensabile. Posso dare 5/10 alla Gioconda perchè a me fa schifo? Non credo. Un gioco è arte quando vuole esserlo, quando chi ci lavora non parte dall'ottica di realizzare un prodotto senz'anima da buttare nel mercato, bensì vuole dar sfogo al proprio estro per dar forma a qualcosa di unico. Personalmente, i titoli che considero arte si contano fra le dita, forse perchè proprio quei videogiochi sono gli unici che si scostano dai binari su cui corrono tutti gli altri.
EDIT: per inciso, scrivendo di videogames da anni, sono anch'io schiavo delle meccaniche imposte dall'industria, e sono costretto a trattare i videogames come semplici prodotti di consumo (è quello che vogliono essere nella maggior parte dei casi)