Credo che considerare i videoGIOCHI come arte sia sbagliato, i vg sono semplice intrattenimento.
Credo che considerare i videoGIOCHI come arte sia sbagliato, i vg sono semplice intrattenimento.
Diciamo che qualche gioco, per lo più prendendo a prestito dal cinema tramite filmati, è ricco di contenuti ed è "serio". Ma nella scorsa gen di videogiochi del genere, artistici nella loro interezza vedo ICO e MGS2. Stop.
Poi certo ci sono un'altra manciata di giochi, sempre POCHISSIMI, che hanno singoli momenti artistici/toccanti: Zelda WW quando Link cambia il vento, naviga, e toglie la spada facendo animare il castello, le peregrinazioni negli esterni di Phendrana in Metroid Prime, il filmato con cui Yojimbo fa Zanmato in FFX, un paio di filmati sulla guerra di AceCombat4 che fanno molto Porco Rosso e direi basta pure. Il restante 99.99% dei videoGIOCHI usciti e i videogiochi che in assoluto vendono di più con l'arte hanno ben poco a che spartire.
Per me definire arte i videogiochi è come definire arte le Parole Crociate, il Tangram o una partita a Monopoli con gli amici.
Ma cosa è l'arte, oggi?
Inoltre, un limite del termine è che ha un'accezione sempre positiva, e ciò è stupido.
CitazioneMa cosa è l'arte, oggi?
Ci provo: Tutto ciò che stupisce positivamente a livello di ragione intellettiva (ovvero la motivazione intellettuale che ha partorito quel progetto) e sensoriale per tecnica di fatturazione e che si presta a veicolo emotivo tra il suo autore e il resto del mondo.
Il punto cui voglio arrivare è che a mio parere il concetto stesso di arte (che è poi il concetto occidentale e romantico di arte) è superato ed è impossibile da applicare al presente.
A mascellate d'asino difenderai il tuo cuore
X CobolX: non ho detto che vg e cinema sono uguali, e meno che mai che solo il cinema è arte, ma che per introdurre certe riflessioni molti game designer furboni "usano" le cutscene per veicolare contenuti, messaggi, riflessioni, etc. perché riuscire a parlare con le azioni che il videogioco t'impone di fare è molto difficile. Direi che nell'ultima gen c'è riuscito solo UEDA con ICO, che difatti è stato il mio gioco preferito della passata gen, dove la narrazione via filmati è quasi inesistente.
Allora le auto sono arte, lo sport è arte, un discorso politico può essere arte, e così via.
Io di arte ho però una visione più tradizionale e legata all'umanesimo: un libro o una poesia che ti trasmette riflessioni sull'uomo, o un quadro che ti dà una, anzi cento, mille, emozioni, tutte diverse da persona a persona, facendoti riflettere su date situazioni della vita e della condizione umana, in tal senso per me i vg sono intrattenimento, passatempo, anche bello, ma non "arte", salvo pochissime eccezioni, che ho citato.
Per me sì, romanticismo tutta la vita, tanto che attualmente nella società vedo più materialismo di massa che umanesimo, soprattutto qui in Occidente, e lo vedo come un segnale di decadenza, tanto che sono fissato con Estremo Oriente, Cina, India, etc ma mi sa che qui andiamo molto fuori tema...Citazione da: "L. Skywalker"Io di arte ho però una visione più tradizionale e legata all'umanesimo: un libro o una poesia che ti trasmette riflessioni sull'uomo, o un quadro che ti dà una, anzi cento, mille, emozioni, tutte diverse da persona a persona, facendoti riflettere su date situazioni della vita e della condizione umana, in tal senso per me i vg sono intrattenimento, passatempo, anche bello, ma non "arte", salvo pochissime eccezioni, che ho citato.
Ma un concetto d'arte basato sul pensiero di secoli fa, può essere ancora pienamente adatto al giorno d'oggi? Gli umanisti non avevano neanche Pong :D
Per me sì, romanticismo tutta la vita, tanto che attualmente nella società vedo più materialismo di massa che umanesimo, soprattutto qui in Occidente, e lo vedo come un segnale di decadenza, tanto che sono fissato con Estremo Oriente, Cina, India, etc ma mi sa che qui andiamo molto fuori tema...
X Giobbi
Hmm siamo fuori traccia, tutti i riferimenti artistici che hai postato caro amico sono prettamente visivi, giustamente un videogioco non trasmette emozioni nello stesso modo in cui lo fà un film o un quadro, l' arte nei videogiochi, essendo un media complesso ed interattivo, va appunto cercata nell interazione uomo-media, non nei paesaggi da anime di TWW quanto nel design perfetto ed equilibrato dei dungheon nel medesimo gioco, che spingono il giocatore ad andare avanti, esplorare, cercare ed a provare emozioni.Per narrazione non intendo ovviamente solo quella visiva, il grosso della narrazione anzi, specie quella pre-Psx avveniva con messaggi in sovraimpressione, ex. avventure testuali e vecchi FF
Se l arte nei videogiochi fosse solo prettamente "visiva" e riguardante cose come le cut scene, miei cari amici dovremmo considerare non artistici tutti i titoli precedenti alla PSX dove per la prima volta sono stati usati in gran quantità i video in CG.
Lo sapevo che non sarei riuscito a spiegarmi chiaramente :(
Citazione da: "Ryoga"Hmm siamo fuori traccia, tutti i riferimenti artistici che hai postato caro amico sono prettamente visivi, giustamente un videogioco non trasmette emozioni nello stesso modo in cui lo fà un film o un quadro, l' arte nei videogiochi, essendo un media complesso ed interattivo, va appunto cercata nell interazione uomo-media, non nei paesaggi da anime di TWW quanto nel design perfetto ed equilibrato dei dungheon nel medesimo gioco, che spingono il giocatore ad andare avanti, esplorare, cercare ed a provare emozioni.Per narrazione non intendo ovviamente solo quella visiva, il grosso della narrazione anzi, specie quella pre-Psx avveniva con messaggi in sovraimpressione, ex. avventure testuali e vecchi FF
Se l arte nei videogiochi fosse solo prettamente "visiva" e riguardante cose come le cut scene, miei cari amici dovremmo considerare non artistici tutti i titoli precedenti alla PSX dove per la prima volta sono stati usati in gran quantità i video in CG.
Vedere l'arte in un Videogioco limitandosi a vedere alcuni aspetti del suo linguaggio (come quelli derivativi della letteratura o della cinematografia) e' una visione molto limitata.Rispondo anche a Giobbi. Fiero di essere limitato e preferire temi umanisitico/filiosofici da "letteratura" a "uccidere il passante di turno in GTA".
Assolutamente in disaccordo non trovo maggiore interattività che nella letteratura viste le riflessioni e la complessità della comunicazione che essa comporta (ovviamente parlo di buoni libri, non spazzatura commerciale).
Ma perchè associ l arte nei videogiochi alla narrazione?
La narrazione è un processo passivo
Citazione da: "COBOL X"Vedere l'arte in un Videogioco limitandosi a vedere alcuni aspetti del suo linguaggio (come quelli derivativi della letteratura o della cinematografia) e' una visione molto limitata.Rispondo anche a Giobbi. Fiero di essere limitato e preferire temi umanisitico/filiosofici da "letteratura" a "uccidere il passante di turno in GTA".
Citazione da: "L. Skywalker"Citazione da: "COBOL X"Vedere l'arte in un Videogioco limitandosi a vedere alcuni aspetti del suo linguaggio (come quelli derivativi della letteratura o della cinematografia) e' una visione molto limitata.Rispondo anche a Giobbi. Fiero di essere limitato e preferire temi umanisitico/filiosofici da "letteratura" a "uccidere il passante di turno in GTA".
Ahia, sapevo che non sarei riuscito a spiegarmi chiaramente :(
A me spesso dà più emozioni forti un FPS che una poesia. Il senso primitivo della caccia, della lotta e del nascondersi, il fucile/bastone appuntito che uccide il giocatore avversario/mammuth espongono il mio lato animale. Resistance in multiplayer mi colpisce e mi appaga più di Coelho, che tenta di spiegarmi la vita in tre mosse.
Quello che voglio dire è che i canoni vanno stretti al mondo dei media e della cultura odierne. Tantomeno la definizione di arte come di "ciò che fa riflettere sulla vita e sulla morte" mi sembra convincente. Il romanticismo e l'umanesimo sono finiti da tempo. Viviamo in una società post moderna, ed è impossibile far finta di niente e considerare l'arte come il mondo del sublime come se fossimo ai tempi di Baudelaire. La letteratura, ad esempio, si è talmente diversificata che ha rotto qualsiasi schema preesistente. Borges, Calvino, Gibson, Dick, per dire i primi che mi vengono in mente, hanno raggiunto vette altissime di qualità, ma probabilmente non c'è una sola pagina di ciò che hanno scritto che possa commuovere o fornire spiegazioni sull'intima natura dell'uomo.
Il quadro, poi, è ancora più complesso visto che il videogioco è ontologicamente diverso dalle forme d'espressione narrative. Pretendere da un videogioco le stesse cose che si hanno nei film o nei romanzi è come pretendere di andare in bicicletta e avere le stesse sensazioni di quando si mangia la pasta con le sarde.
Piangere per un videogioco... chi ne ha bisogno? Mi sembra, insomma, che a pretendere "artisticità" classica da un videogioco si tradiscano le caratteristiche del mezzo. Se c'è un'arte videoludica, quindi, è più arte Super Mario che Metal Gear Solid 2 (che pure è un gioco che adoro).
PS per chi me lo chiedeva: La frase che ho in firma è presa da una canzone di Vinicio Capossela. E sì, si riferisce a Sansone. Mi piace perché descrive bene un mio recente periodo e mi sembra anche una bellissima immagine. Non combattiamo tutti ogni giorno per difendere ciò che siamo?
A me spesso dà più emozioni forti un FPS che una poesia. Il senso primitivo della caccia, della lotta e del nascondersi, il fucile/bastone appuntito che uccide il giocatore avversario/mammuth espongono il mio lato animale. Resistance in multiplayer mi colpisce e mi appaga più di Coelho, che tenta di spiegarmi la vita in tre mosse.
Quello che voglio dire è che i canoni vanno stretti al mondo dei media e della cultura odierne. Tantomeno la definizione di arte come di "ciò che fa riflettere sulla vita e sulla morte" mi sembra convincente. Il romanticismo e l'umanesimo sono finiti da tempo. Viviamo in una società post moderna, ed è impossibile far finta di niente e considerare l'arte come il mondo del sublime come se fossimo ai tempi di Baudelaire. La letteratura, ad esempio, si è talmente diversificata che ha rotto qualsiasi schema preesistente. Borges, Calvino, Gibson, Dick, per dire i primi che mi vengono in mente, hanno raggiunto vette altissime di qualità, ma probabilmente non c'è una sola pagina di ciò che hanno scritto che possa commuovere o fornire spiegazioni sull'intima natura dell'uomo.
Il quadro, poi, è ancora più complesso visto che il videogioco è ontologicamente diverso dalle forme d'espressione narrative. Pretendere da un videogioco le stesse cose che si hanno nei film o nei romanzi è come pretendere di andare in bicicletta e avere le stesse sensazioni di quando si mangia la pasta con le sarde.
Piangere per un videogioco... chi ne ha bisogno? Mi sembra, insomma, che a pretendere "artisticità" classica da un videogioco si tradiscano le caratteristiche del mezzo. Se c'è un'arte videoludica, quindi, è più arte Super Mario che Metal Gear Solid 2 (che pure è un gioco che adoro).
PS per chi me lo chiedeva: La frase che ho in firma è presa da una canzone di Vinicio Capossela. E sì, si riferisce a Sansone. Mi piace perché descrive bene un mio recente periodo e mi sembra anche una bellissima immagine. Non combattiamo tutti ogni giorno per difendere ciò che siamo?
Comunque sia un consigliuccio per digerire meglio la discussione, non perdetevi a cercare l' arte del videogioco nei frame di ico o di TWW quella è arte visiva, ne nelle musiche di Shadow of the colossus, quella appunto è musica e neanche nelle storie di un qual si voglia Final fantasy o Metal Gear quella è narrativa, per come la vedo io bisogna spogliare il gioco di tutti i suoi strati superficiali, e se arrivati al cuore del gioco, al suo gameplay c è qualcosa di divertente, appassionante, o semplicemente interessante, a patto che si possa usare questa definizione, quella è "L' Arte" dei videogiochi.
Citazione da: "Ryoga"Comunque sia un consigliuccio per digerire meglio la discussione, non perdetevi a cercare l' arte del videogioco nei frame di ico o di TWW quella è arte visiva, ne nelle musiche di Shadow of the colossus, quella appunto è musica e neanche nelle storie di un qual si voglia Final fantasy o Metal Gear quella è narrativa, per come la vedo io bisogna spogliare il gioco di tutti i suoi strati superficiali, e se arrivati al cuore del gioco, al suo gameplay c è qualcosa di divertente, appassionante, o semplicemente interessante, a patto che si possa usare questa definizione, quella è "L' Arte" dei videogiochi.
Imho il discorso è più d'insieme. Quando hai un gameplay solido, divertente e piacevole, una buona (quando non ottima) veste grafica e una colonna sonora bellissima allora di fronte a cosa ti trovi? Quando in pratica il piacere dei sensi si unisce a quello della fruizione, è lì che si trova la differenza.
Ps Giobbi la musica è arte a sé stante, comunica sensazioni uniche, e tutt'ora razionalmente non si sa bene come funzioni il meccanismo, attiva certe aree del lobo temporale del cervello connesse all'ideazione, si usa Mozart per generare tranquillità in certi pazienti affetti da psicosi...
Citazione da: "Nekros"Citazione da: "Ryoga"Comunque sia un consigliuccio per digerire meglio la discussione, non perdetevi a cercare l' arte del videogioco nei frame di ico o di TWW quella è arte visiva, ne nelle musiche di Shadow of the colossus, quella appunto è musica e neanche nelle storie di un qual si voglia Final fantasy o Metal Gear quella è narrativa, per come la vedo io bisogna spogliare il gioco di tutti i suoi strati superficiali, e se arrivati al cuore del gioco, al suo gameplay c è qualcosa di divertente, appassionante, o semplicemente interessante, a patto che si possa usare questa definizione, quella è "L' Arte" dei videogiochi.
Imho il discorso è più d'insieme. Quando hai un gameplay solido, divertente e piacevole, una buona (quando non ottima) veste grafica e una colonna sonora bellissima allora di fronte a cosa ti trovi? Quando in pratica il piacere dei sensi si unisce a quello della fruizione, è lì che si trova la differenza.
Si, ma io voglio scindere le forme d' arte per arrivare a quella che è"L Arte del Videogioco" una colonna sonora sarebbe buona musica anche senza il gioco di fondo, un personaggio ben disegnato sarebbe tale anche se non fosse il protagonista di niente, ma dov è l' arte nei videogiochi se li si spoglia degli altri media?
Si, ma io voglio scindere le forme d' arte per arrivare a quella che è"L Arte del Videogioco" una colonna sonora sarebbe buona musica anche senza il gioco di fondo, un personaggio ben disegnato sarebbe tale anche se non fosse il protagonista di niente, ma dov è l' arte nei videogiochi se li si spoglia degli altri media?
Citazione da: "Ryoga"
Si, ma io voglio scindere le forme d' arte per arrivare a quella che è"L Arte del Videogioco" una colonna sonora sarebbe buona musica anche senza il gioco di fondo, un personaggio ben disegnato sarebbe tale anche se non fosse il protagonista di niente, ma dov è l' arte nei videogiochi se li si spoglia degli altri media?
Sì appunto é l'interazione a distinguere l'arte videogioco dalla altre forme, anche se chiaramente suono e visualizzazione influenzano la qualità del prodotto finiro (chessò.. meteos).
Attenzione che non é detto che i suoni e la grafica siano arte/belli in sé bensì lavoro complementare (sempre meteos).
Citazione da: "Ryoga"Citazione da: "Nekros"Citazione da: "Ryoga"Comunque sia un consigliuccio per digerire meglio la discussione, non perdetevi a cercare l' arte del videogioco nei frame di ico o di TWW quella è arte visiva, ne nelle musiche di Shadow of the colossus, quella appunto è musica e neanche nelle storie di un qual si voglia Final fantasy o Metal Gear quella è narrativa, per come la vedo io bisogna spogliare il gioco di tutti i suoi strati superficiali, e se arrivati al cuore del gioco, al suo gameplay c è qualcosa di divertente, appassionante, o semplicemente interessante, a patto che si possa usare questa definizione, quella è "L' Arte" dei videogiochi.
Imho il discorso è più d'insieme. Quando hai un gameplay solido, divertente e piacevole, una buona (quando non ottima) veste grafica e una colonna sonora bellissima allora di fronte a cosa ti trovi? Quando in pratica il piacere dei sensi si unisce a quello della fruizione, è lì che si trova la differenza.
Si, ma io voglio scindere le forme d' arte per arrivare a quella che è"L Arte del Videogioco" una colonna sonora sarebbe buona musica anche senza il gioco di fondo, un personaggio ben disegnato sarebbe tale anche se non fosse il protagonista di niente, ma dov è l' arte nei videogiochi se li si spoglia degli altri media?
In parte è così. Prova ad esempio ad immaginare un bel brano unito alla situazione ludica che accompagna. Se tu avessi ascoltato il brano senza la situazione non lo avresti apprezzato appieno, perchè appunto era stato concepito per sottolineare quel dato momento. Ad esempio pensa alla musica dello scontro col primo Colosso di WTK, è bella anche da ascoltare ma non rende quanto giocare quella data situazione con quella musica.
Ovviamente è il MIO parere.
Borges, Calvino, Gibson, Dick, per dire i primi che mi vengono in mente, hanno raggiunto vette altissime di qualità, ma probabilmente non c'è una sola pagina di ciò che hanno scritto che possa commuovere o fornire spiegazioni sull'intima natura dell'uomo.Di quelli che hai citato conosco bene solo Calvino (ma gli Immortali di Borges sono in arrivo), Palomar è tutta una riflessione sulla conoscenza (ex. storia dell'osservazione sulle stelle), sulle relazioni umane (ex. dialogo con moglie sul merlo), sulla società di massa (storia dei formaggi), Nel diario di uno scrutatore le pagine che commuovono si sprecano.
. Mi viene in mente l'episodio di Nanni Moretti in Caro Diario: nell'episodio delle isole, i due arrivano sull'isola e una signora li accoglie subito al suono di "ma via, modernizzatevi, ci vuole un costume speciale, un watusso a una festa chic in barca, idee, creatività". E i due appena sbarcati:"arrivederci" e se ne tornano da dove erano venuti. Io mi sento come i due.
Ecco, mi sembrava strano che un topic del genere in theory mancasse.
Ben lungi da me il volermi addentrare in questo terreno spinosissimo. Mi limito a buttare il sasso e nascondere la mano.
Ricordo un'intervista abbastanza recente (chiedo perdono, ma non ricordo di più) ad Aonuma che, interrogato riguardo alla questione arte-vg, ha dichiarato di considerarsi un semplice creatore di giochi, con lo scopo, per l'appunto, di divertire, non di creare arte.
Basso profilo? Incertezza? Modestia? Divertire non è a suo modo un'arte?
A voi le risposte!
E i due appena sbarcati:"arrivederci" e se ne tornano da dove erano venuti. Io mi sento come i due.
VideoGIOCHI: sono arte o no?
Secondo me no. Li considero più come manifestazioni di un genere.
Ma nella scorsa gen di videogiochi del genere, artistici nella loro interezza vedo ICO e MGS2. Stop.
Poi certo ci sono un'altra manciata di giochi, sempre POCHISSIMI, che hanno singoli momenti artistici/toccanti: Zelda WW quando Link cambia il vento, naviga, e toglie la spada facendo animare il castello, le peregrinazioni negli esterni di Phendrana in Metroid Prime, il filmato con cui Yojimbo fa Zanmato in FFX, un paio di filmati sulla guerra di AceCombat4 che fanno molto Porco Rosso e direi basta pure.
Citazione da: "L. Skywalker"Ma nella scorsa gen di videogiochi del genere, artistici nella loro interezza vedo ICO e MGS2. Stop.
Poi certo ci sono un'altra manciata di giochi, sempre POCHISSIMI, che hanno singoli momenti artistici/toccanti: Zelda WW quando Link cambia il vento, naviga, e toglie la spada facendo animare il castello, le peregrinazioni negli esterni di Phendrana in Metroid Prime, il filmato con cui Yojimbo fa Zanmato in FFX, un paio di filmati sulla guerra di AceCombat4 che fanno molto Porco Rosso e direi basta pure.
Ma dio bono, queste sono CAZZATINE. Link in TWW, Ico, i filmati sulla guerra, Raiden al posto di Solid Snake. Questo è contorno.
Se volete vedere l'arte (che per me non c'è, ma poi CHEPPALLE con queste discussioni sui vg come arte, non se ne può proprio più) andatela a cercare dove è più probabile trovarla: nella struttura di Super Mario 64, nel track design di Wipeout, nel sistema di combo di Killer Instinct e Street Fighter 3, nel level design dei dungeon di Ocarina of Time, nelle trovate a valanga di Dynamite Headdy, nelle meccaniche di Bubble Bobble e mille altri esempi.
EDIT: accidenti a me che non leggo mai tutti i post. le avete già dette queste cose, ed anche meglio di me.
Citazione da: "Giuseppedr"
Secondo me no. Li considero più come manifestazioni di un genere.
Quale?
Maschio?
Mi scuso per non essere riuscito a essere meno prolisso e più chiaro, ma ci tenevo a lasciare almeno un contributo.
Mi scuso per non essere riuscito a essere meno prolisso e più chiaro, ma ci tenevo a lasciare almeno un contributo.
Sappiamo già che secondo alcuni c’è altro sotto la superficie, qualcosa che non solo trascende il gioco, ma che anzi lo determina. Io faccio parte di questo gruppetto di persone. Io penso, come altri, che l’elemento distintivo del videogioco non vada ricercato nel gameplay (che per me è l’ossatura, quindi ha più una valenza valutativa) o nell’interazione (che la maggior parte di chi studia semiologia ritiene si realizzi anche attraverso la semplice letteratura), ma nella possibilità di scelta. È sulla scelta che si innesta la vera natura del medium. Ed è sulla facoltà di scegliere intesa nella sua accezione più ampia che gli sviluppatori dovrebbero cominciare a ragionare, se vogliono portare il medium alla sua piena espressione e maturità, l’unica strada che imho conduce al tempio dell’arte attraverso opere concrete, e non la semplice teorizzazione di quei pochi che “il videogioco non è solo un gioco”.
Cazzo, ragazzi, sempre a discutere sul sesso degli angeli.Rispondo anche a Jello.
CVD, quello che volevo intendere era proprio che chiedere a un giocatore "ma per te i vg sono arte" è come chiedere a un gruppo di amici sudati e contenti dopo una partita di calcetto "ma per te il calcio è arte"? Come minimo ti rispondono "ma che cazzo dici?" :lol:
Ego, Jello, e quant'altri penso nei vg cerchiate sfida/intrattenimento, qualcosa che vi tanga incollati/impegnati al joypad, non certo messaggi/contenuti. L'intrattenimento risultante dall'interazione è IL messaggio. Come voi direi che è il grosso dei giocatori.
Gli occhi di Link in TWW fanno parte del tutto, sono una parte di ciò che di bello offre il vg, ma, per Dio, UNA PARTE, un contorno, non il messaggio.
Sperando di non aver frainteso, direi che il tuo discorso si lega perfettamente a una mia idea, cioè che non ci sia discontinuità tra i videogiochi e molti tipi di software "serio", per esempio i programmi di calcolo matematico o di progettazione tridimensionale. In alcuni casi i legami sono più evidenti, perché tra videogioco e programma professionale c'è solo una differenza di grado e di obiettivi - esempio classico i simulatori di volo.
Impariamo a valutare i videogiochi individuando l'obiettivo che il game desinger si é prefisso e sul successo o meno del suo tentativo.
Senza pregiudizi.
Tu parli di "possibilità di scelta", ma questa cos'è se non la conseguenza del fatto che esiste l'interazione, un'interazione concreta, io faccio questo e porto a delle conseguenze?
.
Io penso che il medium potrà dirsi grande quando la cosa importante non sarà necessariamente quanto profondo è il sistema di combattimento o varia l'interazione consentita, ma quanto sarà capace di parlare (attraverso le situazioni) e farci parlare (attraverso le nostre opinioni critiche) di noi, così come dice il Praz nell’introduzione al saggio di Kott.
O vuoi dirmi che Street Fighter 2 ha caratterizzato gli anni '90 meno di Smells Like Teen Spirit?
Cito questo perché mi pare sinificativo e perché sono curioso di sapere per te cosa comunica questo triplo salto mortale esattamente e cosa comunicano i vg in generale, tutti e non solo SM oltre al *divertimento* e alla sfida. Se dici "interazione" mi pare che lo sport e la vita reale in genere offrano maggiori possibilità, ma non li definirei certo "arte" (vedi sotto). Cmq la definizione di vg=interattività mi sta bene, e difatti sbavo al pensiero di un ipotetico futuro controller "neurale". Ma non vedo come l'interattività sia arte.
Ma quale sfida/intrattenimento. Se il triplo salto mortale di Mario in Super Mario 64 è considerato intrattenimento vuol dire che finora i videogiochi sono stati mostruosamente sottovalutati
Cito questo perché mi pare sinificativo e perché sono curioso di sapere per te cosa comunica questo triplo salto mortale esattamente e cosa comunicano i vg in generale, tutti e non solo SM oltre al *divertimento* e alla sfida. Se dici "interazione" mi pare che lo sport e la vita reale in genere offrano maggiori possibilità, ma non li definirei certo "arte" (vedi sotto).
Per favore, LASCIAMO LIBERI i game designer di decidere quale sia il MESSAGGIO del LORO videogioco.
In due parole il fine dell'arte- e la letteratura è il top perché è indubbiamente quella che consente di comunicare i messaggi più complessi- è trasmettere, il fine dei giochi è divertire. Finché questo sarà il fine, per me il vg non è arte.
Da cui letteratura>>altri medium.
magari hai fatto liceo classico e non istituto d'arte?
L'intrattenimento risultante dall'interazione è IL messaggio
Infine, Giobbi, sei sicuro che la musica sia un'arte universale? Io non credo, ad esempio, di potere capire la musica tradizionale della Mongolia. E non credo che un aborigeno australiano possa capire i Residents. Immagini e suoni sono influenzati dalla cultura che li produce tanto quanto le parole e i linguaggi.
altrimenti siamo tutti artisti
Hai mai provato ad ascoltare la musica mediorientale che a volte si sente, ad esempio, nei ristoranti etnici? Ad un ascoltatore non abituato sembra una musica estremamente ripetitiva e senza forma. Non si riescono a distinguere i diversi brani e si ha l'impressione di un lamento continuo. In realtà non é cosí, ma é il nostro orecchio che é abituato alla musica tonale strutturata in certe maniere. Cioé, l'armonia non é universale. Tutto questo per dire che anche la musica non é universale ed é influenzata dalla cultura in cui si vive. Il free jazz é inaccessibile per il famoso aborigeno tanto quanto la Divina Commedia lo é per uno che parla solo il cinese.
Hai mai provato ad ascoltare la musica mediorientale che a volte si sente, ad esempio, nei ristoranti etnici? Ad un ascoltatore non abituato sembra una musica estremamente ripetitiva e senza forma.
Il free jazz é inaccessibile per il famoso aborigeno tanto quanto la Divina Commedia lo é per uno che parla solo il cinese.
Super Mario e' universale, Final Fantasy no. A ulteriore conferma dell'obiquita' del videogioco in questo discorso.
Citazione da: "ferruccio"Hai mai provato ad ascoltare la musica mediorientale che a volte si sente, ad esempio, nei ristoranti etnici? Ad un ascoltatore non abituato sembra una musica estremamente ripetitiva e senza forma. Non si riescono a distinguere i diversi brani e si ha l'impressione di un lamento continuo. In realtà non é cosí, ma é il nostro orecchio che é abituato alla musica tonale strutturata in certe maniere. Cioé, l'armonia non é universale. Tutto questo per dire che anche la musica non é universale ed é influenzata dalla cultura in cui si vive. Il free jazz é inaccessibile per il famoso aborigeno tanto quanto la Divina Commedia lo é per uno che parla solo il cinese.
E' un problema tuo Ferruccio, dài un'occhiata al link in firma ;)
Sì la musica é sempre in grado di emozionare, se vedi un concerto dal vivo di musica della mongolia qualcosa ti resta.
Su cd etc... non voglio girare il coltello nella piaga visto che magari qualche limite potreste pure averlo (e magari pensate chessò.. che gli yes facciano buona musica... ) però se non "capisci" un cd prova ad ascoltarlo leggendo qualcosa... vedrai che sarà in grado di coinvolgerti emozionalmente qualsiasi forma musicale esprima.
Diciamo che "potevi capirlo" ma "non lo sapevi".
Tornando al discorso VG, è interessante il fatto che il videogioco sia un mezzo con ENORMI legami con società e cultura, e che l'effetto sul giocatore di questi legami sia amplificato dall'interattività. Questo è uno dei campi di riflessione più interessanti
non solo oggi, ma soprattutto in futuro, quando - probabilmente - paesi e culture che non hanno mai prodotto finora vg entreranno in gioco.
Per un giocatore americano è trasparente il fatto che il nemico in un gioco di guerra sia un islamico col turbante. Ma chissà come verrebbe recepito un ribaltamento di questa situazione. E chissà se si è disposti ad uccidere nemici della propria nazionalità/gruppo etnico/ideale politico.
E ancora: perché ai giapponesi piacciono così poco i giochi sandbox? Che sia una cultura tradizionalmente conformista in cui piace sentirsi dire cosa fare?
I vg parlano già nella e della società. Non perché lo vogliano i loro autori. Ma perché non esiste cultura, arte o oggetto culturale che non porti in sé i segni del dove e del quando è stato creato.
Il fatto che tu apprezzi la musica di altre culture o che, volendo, è possibile imparare ad apprezzare musica di altre culture, non fa che confermare il mio discorso. Ovvero che la musica non è di per sé universale e slegata dalla cultura/società in cui è nata, così come non lo è alcun prodotto culturale umano.
Poi, vabbè, potrei apprezzare un concerto di musica mongola così come potrei apprezzare un reading di poesie francesi anche senza sapere il francese.* Ma non si può negare che un Do, un Fa e un Sol suonano bene al nostro orecchio, ma magari ad un abitante della giungla amazzonica suona come un accostamento del tutto sgraziato.
Tornando al discorso VG, è interessante il fatto che il videogioco sia un mezzo con ENORMI legami con società e cultura, e che l'effetto sul giocatore di questi legami sia amplificato dall'interattività. Questo è uno dei campi di riflessione più interessanti non solo oggi, ma soprattutto in futuro, quando - probabilmente - paesi e culture che non hanno mai prodotto finora vg entreranno in gioco. Per un giocatore americano è trasparente il fatto che il nemico in un gioco di guerra sia un islamico col turbante. **
Ma chissà come verrebbe recepito un ribaltamento di questa situazione. E chissà se si è disposti ad uccidere nemici della propria nazionalità/gruppo etnico/ideale politico. ***
E ancora: perché ai giapponesi piacciono così poco i giochi sandbox? Che sia una cultura tradizionalmente conformista in cui piace sentirsi dire cosa fare?
I vg parlano già nella e della società. Non perché lo vogliano i loro autori. Ma perché non esiste cultura, arte o oggetto culturale che non porti in sé i segni del dove e del quando è stato creato.
Citazionealtrimenti siamo tutti artisti
E perché no?
Ogni volta che la tua personale reinterpretazione vibra in assonanza con il prossimo, sei un artista, chiunque tu sia.
Non sottovalutatevi.
Il free jazz é inaccessibile per il famoso aborigeno tanto quanto la Divina Commedia lo é per uno che parla solo il cinese.
esperimenti di epistemologia metareferenziale
Le ore di inutili, infantili, ridicoli, pallosi, banali, bolsi, involontariamente comici e abborracciati dialoghi di MGS2, oppure gli:Citazioneesperimenti di epistemologia metareferenziale
cioè come chiamate quelle che erano, sono e sempre saranno
STRONZATACCE
Ma....quanti anni ha Jello?
No, seriamente, la foga sbavante e scomposta con cui randelli le opinioni di *parecchia* gente non necessariamente scema, che ha amato e apprezzato l'approccio di MGS2, nasconde qualcosa di più profondo rispetto a semplici gusti/preferenze :)
appiccicate sopra un videogioco piccolo piccolo piccolo piccolo per non far vedere quanto è piccolo piccolo piccolo...
Citazione da: "Jello Biafra"appiccicate sopra un videogioco piccolo piccolo piccolo piccolo per non far vedere quanto è piccolo piccolo piccolo...
Ogni mio dubbio é risolto^___^
Il free jazz è la musica totale e definitiva. Può darsi che un aborigeno d'australia (cit.) ascoltandola ci senta dentro tutto il malessere, la rabbia, e le tragedie del popolo afroamericano senza averne mai sentito parlare, e la faccia sua.
Ascension di Coltrane parla un linguaggio universale, perchè il free jazz è la musica che più lucidamente, con la sua apparente cacofonia, riesce a mettere a fuoco ciò che il suo autore vuole trasmettere, vuole comunicare. E lo fa appunto perchè è libero, perchè non deve sottostare a regole assurde e categorizzazioni inutili. E' la musica più semplice e più diretta, senza melodia e ritmo tra i piedi.
(...)
STRONZATACCE
Citazione da: "Jello Biafra"
Il free jazz è la musica totale e definitiva. Può darsi che un aborigeno d'australia (cit.) ascoltandola ci senta dentro tutto il malessere, la rabbia, e le tragedie del popolo afroamericano senza averne mai sentito parlare, e la faccia sua.
Ascension di Coltrane parla un linguaggio universale, perchè il free jazz è la musica che più lucidamente, con la sua apparente cacofonia, riesce a mettere a fuoco ciò che il suo autore vuole trasmettere, vuole comunicare. E lo fa appunto perchè è libero, perchè non deve sottostare a regole assurde e categorizzazioni inutili. E' la musica più semplice e più diretta, senza melodia e ritmo tra i piedi.
(...)
STRONZATACCE
Citazione da: "ferruccio"
Il fatto che tu apprezzi la musica di altre culture o che, volendo, è possibile imparare ad apprezzare musica di altre culture, non fa che confermare il mio discorso. Ovvero che la musica non è di per sé universale e slegata dalla cultura/società in cui è nata, così come non lo è alcun prodotto culturale umano.
Poi, vabbè, potrei apprezzare un concerto di musica mongola così come potrei apprezzare un reading di poesie francesi anche senza sapere il francese.* Ma non si può negare che un Do, un Fa e un Sol suonano bene al nostro orecchio, ma magari ad un abitante della giungla amazzonica suona come un accostamento del tutto sgraziato.
Tornando al discorso VG, è interessante il fatto che il videogioco sia un mezzo con ENORMI legami con società e cultura, e che l'effetto sul giocatore di questi legami sia amplificato dall'interattività. Questo è uno dei campi di riflessione più interessanti non solo oggi, ma soprattutto in futuro, quando - probabilmente - paesi e culture che non hanno mai prodotto finora vg entreranno in gioco. Per un giocatore americano è trasparente il fatto che il nemico in un gioco di guerra sia un islamico col turbante. **
Ma chissà come verrebbe recepito un ribaltamento di questa situazione. E chissà se si è disposti ad uccidere nemici della propria nazionalità/gruppo etnico/ideale politico. ***
E ancora: perché ai giapponesi piacciono così poco i giochi sandbox? Che sia una cultura tradizionalmente conformista in cui piace sentirsi dire cosa fare?
I vg parlano già nella e della società. Non perché lo vogliano i loro autori. Ma perché non esiste cultura, arte o oggetto culturale che non porti in sé i segni del dove e del quando è stato creato.
* No, guarda che stai facendo delle generalizzazioni paurose e non é così, ci sono pure diversi studi scientifici al riguardo che parton dalle scimmie...
E mi sa che ti sei perso tutta la facile affermazione della world music in Europa da fine anni '80 ad oggi... la musica non é (solo) Mtv.
E' ovvio che culture diverse generano variazioni artistiche diverse... ma c'é una base di sensibilità umana comune che ti permette di apprezzare il quadro giapponese del '400 e qualsiasi musica... ammesso la forma artistica in questione sia abbastanza "profonda", ovvero legata all'umanità, e non una superficiale dimostrazione di stile.
Il resto sono teorici assiomi tuoi non so da cosa generati, ti riporto da esempi decennali sul campo.
Attenzione inoltre che per la musica se le radio italiane trasmettessero per un mese melodie arabe queste non sarebbero così "altre" (in realtà é già successo con le "spezie" world music appunto che ora trovi dappertutto), anzi diverrebbero moda etc... é solo questione di abitudine, convertibile in tempi molto brevi.
** Stai generalizzando un tantino e stai molto, ma molto, in superficie
*** Il Padrino
Cmnq reg. videogiochi é un discorso che puoi legare ad analisi di mercato di massa e a vacanze di natale... ad esempio ci sono giapponesi che hanno comprato Xbox, GTA o giocano a fps.
Secondo me con 'sta storia "videogiochi = arte: si o no" vi fate troppe seghe mentali.
Sono videogiochi, punto.
Citazione da: "dj-jojo"Secondo me con 'sta storia "videogiochi = arte: si o no" vi fate troppe seghe mentali.
Sono videogiochi, punto.
Ma infatti non ci si chiede cos'e' un videogioco. Ma se il videogioco possa essere considerato un'arte espressiva oppure no.
Un passo successivo al capire semplicemente cosa significa la parola videogioco.
Cioe', facile ora dire "Sono videogiochi, punto.".
...Arte non sia una cosa, ma il modo di fare una cosa...
* Giobbi, io lo so che tu trascendi i limiti umani e probabilmente a due anni ascoltavi Stravinskij, ma rileggiti un attimo. Secondo te ogni musica, di qualsiasi paese e periodo, è accessibile senza bisogno di imparare un "linguaggio", di imparare, cioè, ad ascoltare?
La musica ha un livello di accessibilità molto basso, ed è il motivo per cui TUTTI reagiscono alla musica. Ma questo livello non è zero. Anzi, per apprezzare alcuni generi sono necessari anni di abitudine all'ascolto. Certo, è necessario molto più sforzo per leggere e capire un romanzo o anche per giocare un videogioco, ma qualsiasi musica NON è accessibile per qualsiasi orecchio. Per quanto sia bello pensare il contrario, come probabilmente si fa nel mondo un po' new age della world music, le differenze culturali ci sono in ogni campo dell'esperienza umana, e non sono sempre facilmente superabili.
** Ottimo modo per non aggiungere nulla alla discussione e ribadire ancora una volta che sei superiore al resto dell'umanità.
Citazione da: "ferruccio"Il free jazz é inaccessibile per il famoso aborigeno tanto quanto la Divina Commedia lo é per uno che parla solo il cinese.
Il free jazz è la musica totale e definitiva. Può darsi che un aborigeno d'australia (cit.) ascoltandola ci senta dentro tutto il malessere, la rabbia, e le tragedie del popolo afroamericano senza averne mai sentito parlare, e la faccia sua.
Ascension di Coltrane parla un linguaggio universale, perchè il free jazz è la musica che più lucidamente, con la sua apparente cacofonia, riesce a mettere a fuoco ciò che il suo autore vuole trasmettere, vuole comunicare. E lo fa appunto perchè è libero, perchè non deve sottostare a regole assurde e categorizzazioni inutili. E' la musica più semplice e più diretta, senza melodia e ritmo tra i piedi.
Citazione da: "ferruccio"
Sta storia della preparazione é una menata di chi vuol contarla (musicologi?) ma non ha a che fare con la realtà.
)
Non credo sia da mettere in dubbio che la sensibilità, di qualsiasi tipo, vada anche allenata, e quindi abbisogni di esperienza, che questo avvenga per volontà propria o sia semplicemente il frutto di anni di vita vissuta.(e mettendo da parte dunque i geni naturali come un Mozart).
Che poi qualcuno la voglia chiamare "preparazione" per far valere anni passati dentro un'accademia o un titolo che non è detto assolutamente rispecchi il reale raggiungimento di nuovi livelli di percezione e sensibilità, è un altro paio di maniche.
Citazione...Arte non sia una cosa, ma il modo di fare una cosa...
Mi sembra un ossimoro
Ma la risposta alla domanda nel titolo é "no". ;)Mi sembrava brutto dirlo, ma sono giunto alla stessa conclusione :)Spoiler (click to show/hide)
(EDIT: cazzo, 'sto topic aveva sollevato riflessioni interessanti! Ma io, alla fine, ritratto la mia tesi di tre anni fa.)
Mi sembrava brutto dirlo, ma sono giunto alla stessa conclusione :)è un peccato dirlo ma hai ragione, l'immagine, la musica, la narrazione, ci sono elementi che chiaramente rientrano/possono rientrare nell'artistico
Alcune componenti di un VG possono essere arte (visiva, musicale, ecc), ma il VG come prodotto complessivo delle sue parti, per me no.
(EDIT: cazzo, 'sto topic aveva sollevato riflessioni interessanti! Ma io, alla fine, ritratto la mia tesi di tre anni fa.)
Attività umana che si compie con l'ingegno e secondo regole dettate dall'esperienza e dallo studioIn questo caso bisogna capire se c'è un vero e proprio "studio" che riguarda il videogioco. Secondo me in effetti no, o almeno non a livelli che vadano oltre l'elementare; tutto ciò che fa parte del videogioco richiama altri campi artistici, ma non c'è qualcosa che accademicamente ne raggruppi gli sforzi.
Mi sembrava brutto dirlo, ma sono giunto alla stessa conclusione :)è un peccato dirlo ma hai ragione, l'immagine, la musica, la narrazione, ci sono elementi che chiaramente rientrano/possono rientrare nell'artistico
Alcune componenti di un VG possono essere arte (visiva, musicale, ecc), ma il VG come prodotto complessivo delle sue parti, per me no.
(EDIT: cazzo, 'sto topic aveva sollevato riflessioni interessanti! Ma io, alla fine, ritratto la mia tesi di tre anni fa.)
la componente ludica, per quanto creativa, non riesco a vederla come arte, a meno insomma di estendere il concetto d'arte alla creatività in generale
Ahah, fantastico, e questo thread da dove rispunta?Condivido solo in parte, perché si osserva un preconcetto basato esclusivamente sul fruitore e non sul creatore.
Comunque, nel frattempo ho finalmente capito qual è il nodo della questione circa il valore artistico dei videogiochi.
I videogiochi oppongono resistenza alla teoria critica e culturale occidentale per il loro fare affidamento sulla corporeità. Dal momento che pone l'enfasi sulla prestazione materiale del corpo di chi ne fruisce, il videogioco viene immediatamente declassato a intrattenimento di tipo 'pratico', dallo scarso o nullo valore metafisico e trascendente, ergo, dalla limitata espressività. A differenza delle forme artistiche incentrate sui sensi nobili (quelli che consentono di tenere il corpo a distanza dall'oggetto, vista in primis e poi l'udito), tutti gli ambiti che coinvolgono direttamente il corpo (quindi attraverso il tatto o il gusto) vengono considerati meramente tecnici, al massimo espressioni artistiche minori. Quanto più il videogioco enfatizzerà il suo legame col corpo, tanto meno valore artistico potrà essergli riconosciuto da quella tradizione del pensiero occidentale che ha nella filosofia greca i suoi capisaldi.
Ahah, fantastico, e questo thread da dove rispunta?
Comunque, nel frattempo ho finalmente capito qual è il nodo della questione circa il valore artistico dei videogiochi.
I videogiochi oppongono resistenza alla teoria critica e culturale occidentale per il loro fare affidamento sulla corporeità. Dal momento che pone l'enfasi sulla prestazione materiale del corpo di chi ne fruisce, il videogioco viene immediatamente declassato a intrattenimento di tipo 'pratico', dallo scarso o nullo valore metafisico e trascendente, ergo, dalla limitata espressività. A differenza delle forme artistiche incentrate sui sensi nobili (quelli che consentono di tenere il corpo a distanza dall'oggetto, vista in primis e poi l'udito), tutti gli ambiti che coinvolgono direttamente il corpo (quindi attraverso il tatto o il gusto) vengono considerati meramente tecnici, al massimo espressioni artistiche minori. Quanto più il videogioco enfatizzerà il suo legame col corpo, tanto meno valore artistico potrà essergli riconosciuto da quella tradizione del pensiero occidentale che ha nella filosofia greca i suoi capisaldi.
Condivido solo in parte, perché si osserva un preconcetto basato esclusivamente sul fruitore e non sul creatore.
Può essere anche vero, ma la danza è considerata universalmente arte (anche se chi "fruisce della danza" è lo spettatore).
Comunque in un certo senso ho sempre considerato il videogioco (inteso come attività e non come insieme di cinema-musica-etc) molto più vicino alla danza o al suonare musica dal vivo per via del coinvolgimento "fisico" del giocatore, che segue un "ritmo" creato dal regista di gioco.
Ad ogni modo, se proprio vogliamo identificare il videogioco come "forma d'arte", vale la pena concentrarsi su quale sia l'arte propria del videogioco.
Se il videogioco è arte, allora dobbiamo spiegare perché è arte Pac-Man, e non l'ultimo titolo pseudo-cinematografico uscito sul mercato.
E in effetti, Pac-Man può regalarci qualcosa che un film non riuscirà mai a darci: il controllo delle azioni di quanto si svolge sullo schermo, il senso di sfida, etc.
E' da questo che secondo me si deve partire.
A mio avviso, la caratteristica propria dell'arte (sulla scia di tanti pensatori del secolo scorso) è quella di creare mondi, da intendere come contesti percettivi e affettivi capaci di arricchire la nostra soggettività.Beh sì, e gli esempi che hai citato direi che arrivano addirittura al poetico.
Tanto di cappello a chi dovesse riuscirci, beninteso, ma secondo me dal un punto di vista artistico, che invece tende a ricercare la poetica, godrebbe della stessa considerazione di chi provasse a far comprendere la consistenza artistica del rollé con salsa al tartufo preparato dallo chef vincitore di 36 premi internazionali o la perfezione ingegneristica dell'ultima Porsche.Guarda, come detto diversi post prima i videogiochi "artistici" sono davvero pochi. E sono ottimi gli esempi che hai citato.
Ma io stavo parlando del videogioco come arte in genere, come consideriamo il cinema e la musica.
Anche il concetto di "opera d'arte" può essere inteso in senso stretto o in senso lato.
Domanda: hai trovato arte in Ico, in Silent Hill, in Crysis.
In Tetris non trovi arte? Oppure sì?
Meccaniche ludiche = perfezione ingegneristica: direi proprio di no. Gameplay e level design sono potenti strumenti d'espressione, a mio modo di vedere le cose.
Inoltre, io non metterei tutti i videogiochi in un unico calderone solo perché c'è interazione. Così come non metterei sullo stesso piano Otello, le lettere di Swift all'amata e il menu di McDonald solo perché sono letteratura. (Non ti arrabbiare, ma è l'impressione che ho avuto quando hai messo assieme videogiochi diversissimi senza distinguo)Caso mai solo perché ci sono delle parole scritte, definire letteratura il menu del McDonald la vedo dura... :)
Hmm... mi sembra qui stai inquadrando due estremi. Che essendo estremi non condivido.
Ossia, Foucalt e Wind Waker è un discorso successivo: prima è necessario inquadrare il valore artistico/creativo di un videogioco in base a quello che ci vuole comunicare il director, il game designer; tutte le considerazioni a posteriori potranno scaturire dopo.
Sulle recensioni canoniche, bah, appunto come dici sono guide all'acquisto e non c'entrano con il nostro discorso.
Wind Waker ha sì una sua poetica.
E il veleggiare è un'esperienza emozionante, ma attenzione, stiamo parlando di un videogioco.
Cosa succede in Wind Waker realmente? La prima traversata è incredibile. Potremmo parlare dell'emozione di vedere sorgere il sole, dell'avvistare l'isola in lontananza, dell'immensità del mare, eccetera.
Ma appunto, parliamo di un videogioco, non di un film: questa è una scena che si ripresenterà un sacco di volte. E guarda caso, scelta di design, a un certo punto si userà il teletrasporto onde evitare di perdere ore (un film ne dura un paio) veleggiando per i mari di Wind Waker.
Quindi benvenga l'excursus sull'eterotopia, ma prima si dovrà stabilire se la direzione di gioco di Wind Waker è stata efficace oppure no.
Inoltre su Tetris sarà difficile scrivere trattati di antropologia. Ma non è così necessario a mio avviso.
Per rispondere alle altre questioni: non voglio isolare il gameplay, ma inquadrarlo come requisito principale che muove il videogioco.CitazioneInoltre, io non metterei tutti i videogiochi in un unico calderone solo perché c'è interazione. Così come non metterei sullo stesso piano Otello, le lettere di Swift all'amata e il menu di McDonald solo perché sono letteratura. (Non ti arrabbiare, ma è l'impressione che ho avuto quando hai messo assieme videogiochi diversissimi senza distinguo)Caso mai solo perché ci sono delle parole scritte, definire letteratura il menu del McDonald la vedo dura... :)
Chiaramente volevo solo sottolineare le grandi differenze che ci sono tra i vari generi videoludici (tutti con una dignità superiore ai menu del Mc). E l'unico punto in comune è proprio l'interazione.
Ahah, la vedi dura AIO? Non "solo", ma è "proprio" perché ci sono parole scritte che il menu di McDonald è letteratura. Ma senza nessuna difficoltà. Nessun dizionario decente, nemmeno di recente pubblicazione, non può non riportare quello che resta il significato essenziale di letteratura.Mmh beh, visto che stiamo parlando di arte, estetica e via dicendo ho inteso letteratura nell'accezione più comune del termine e non come insieme di lettere. Forse abbiamo tirato fuori troppi spunti, non vorrei arenarmi su quelli meno importanti.
Solo un'altra precisazione: quando parlo di poetica non mi riferisco alle emozioni che comunemente associamo alla poesia. Per valore poetico intendo un valore squisitamente umano e culturale di ampio respiro (e, per questo, critico).Giustamente. Beh, il tuo post sui titoli che hai citato è stato molto preciso in questo senso. Non ci sono fraintendimenti su questo punto. In Wind Waker ho messo tre cose in croce, si potrebbero sviluppare dandogli un "valore umano e culturale di ampio respiro", questo sì.
Che anch'esso sia ampiamente soggettivo, non dobbiamo mai dimenticarcelo. D'altra parte, i suoi contemporanei ritenevano Shakespeare un drammaturgo mediocre, Wordsworth considerava l'Otello una schifezza (un protagonista nero? Giammai!), Lacan considerava Deleuze un imbecille (sentimento ampiamente ricambiato), Enzensberger ha definito McLuhan un cialtrone, e più in generale anche gli intellettuali più brillanti prendono madornali cantonate. L'ultima parola la dà soltanto la storiaCerto. Ma penso che possiamo già individuare dei videogiochi che hanno avuto un valore storico e culturale.
Per il National Endowment for the Arts ora i videogiochi possono concorrere per ricevere i fondi destinati alle arti. I videogiochi sono quindi legalmente riconosciuti come forma d’arte.
In riferimento al post di cui sopra, spam...
http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/05/10/news/videogiochi_in_museo-15953392/
Tutti gli aggiornamenti sugli articoli migliori del web, sul mio account Twitter.
Personalmente ritengo 'arte' tutto ciò che è capace di suscitare in me emozioni PROFONDE.
Non so se è già stato postato, ma beccatevela qua l'arte! http://video.corriere.it/nude-gaming-party-ultima-moda/a4c03614-86b5-11e0-a06d-0594606c12ff :D
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Io ci andrei solo per dire: "ragazze gettate il Pad... ho portato il Move" :D
Esiste una definizione di arte?Forma creativa che veicola emozioni.
Esiste una definizione di videogioco?Gioco il cui funzionamento è gestito da un dispositivo elettronico che prevede l'interazione dell'utente con il sistema.
Qualunque cosa veicola emozioni.Che boiata.
La scrittura è creativa, ma non solo. Io non ho creato nulla, ho riportato un'esclamazione di uso comune.
Quindi? Questo non esclude nulla
Inoltre la mia frase veicola emozioni solo a te, troppo poco per definirla arte.
La definizione che mi è stata data è "veicola emozioni", rispecchia la definizione? Quindi va bene.
C'è un numero minimo di persone che devono provare un'emozione? Se si quale?
Fra l'altro la serietà è terminata con "qualunque cosa veicola emozioni" :P
L'uomo è fatto di emozioni, quindi pressocchè qualunque cosa veicola emozioni.
Non sei d'accordo? Dimostrami il contrario allora.
C'è un numero minimo di persone che devono provare un'emozione? Se si quale?Direi almeno 2 persone.
Un granello di sabbia, in una spiaggia, non mi veicola nessuna emozione.
E' un concetto così sfuggente e così mutevole a seconda delle epoche che proprio me ne chiamo fuori... Comunque ritengo che un minimo comune multiplo possa essere dato da...
-uno sforzo creativo di largo riscontro (indipendente dall'apprezzamento verso lo stesso)
-un'esecuzione che si avvale di conoscenze/doti/abilità/perizia artigiana non possedute dai più...
Per rispondere @TremeX:D'accordo, per questo ti ho definito il vg come arte interattiva. Rimane da stabilire cos'è arte allora.
Le definizioni sono tutto, non puoi parlare di una cosa se non sai nemmeno definirla.
Martin Creed, ha "fatto" un opera d'arte che consiste nell'accendere e e spegnere la luce di una stanza. Esecuzione che si avvale di conoscenze/doti/abilità/perizia artigiana non possedute dai più? Non mi pare.
Ecco il video http://www.youtube.com/watch?v=MDqU8hhy99M
Martin Creed, ha "fatto" un opera d'arte che consiste nell'accendere e e spegnere la luce di una stanza. Esecuzione che si avvale di conoscenze/doti/abilità/perizia artigiana non possedute dai più? Non mi pare.
Ecco il video http://www.youtube.com/watch?v=MDqU8hhy99M
Io non ho proprio capito che ha fatto in sto video :D
Giuro che non ho capito proprio che accade. Qual è il punto o la cosa particolare che dovrebbe catturare la mia attenzione?
Per me arte è quando vedi/senti qualcosa e pensi 'cacchio che figata!' e ti si scalda il cuore e riesci a percepire il lavoro, lo studio, la passione, l'emozione che c'è dietro. Tutte queste cose un'opera d'arte le deve trasmettere, nel senso che deve ficcartele dentro a forza appena le vedi.
Si infatti è una cosa soggettiva che in generale il mondo della cultura tenta di oggettivizzare. Esistono i critici, le gallerie, le mostre e tutto il business dei collezionisti solo per un motivo: Rendere oggettivo ciò che è soggettivo, altrimenti si priverebbe anche una vera finestra alla professione di artista e tali sarebbero solo coloro i quali lo fanno per semplice spirito senza possibilità di sostentamento, tutto qui. In sostanza non c'è nulla nel tuo discorso che faccia una piega, perfettamente d'accordo
Il tipo accende e spegne la luce.
L'atto di accendere e spegnere la luce è l'opera d'arte.
... che se non altro fanno da spartiacque tra il comune (accendere/spegnere una lampadina) e ciò che comune non è (eseguire un ritratto, cimintarsi in un coraggioso mix di stili architettonici, creare una composizione azzardata, coniare una meccanica ludica), infine mi paiono rientranti in diverse definizioni convenzionalmente accettate di arte. Perchè di categorie convenzionalmente accettate si tratta, pure suscettibili di rimodulazioni per effetto del tempo, degli usi e delle nuove correnti culturali.
-uno sforzo creativo di largo riscontro (indipendente dall'apprezzamento verso lo stesso)
-un'esecuzione che si avvale di conoscenze/doti/abilità/perizia artigiana non possedute dai più...
...sempre che...la fruizione attiva non sia la discrminante fondamentale che lo possa togliere dalla categoria "arte",e questo sarebbe il distinguo che più potrebbe convincermi
capisco eh,ma mica tutti la vedono così la cosa...sempre che...la fruizione attiva non sia la discrminante fondamentale che lo possa togliere dalla categoria "arte",e questo sarebbe il distinguo che più potrebbe convincermi
Invece no, non fa eccezione.
http://it.wikipedia.org/wiki/Arte_interattiva
A me però un capitello non comunica nulla, eppure a scuola me lo hanno fatto studiare come storia dell'arteQuello rientra nell'architettura, credo.
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