Preciso solo che se non rammento male è possibile disinvestire un PIP anche dopo un determinato periodo di disoccupazione.
sì, dopo un periodo ininterrotto di 48 mesi di disoccupazione è possibile chiedere il riscatto totale di quanto accumulato (...)
Il 100% del versato? Ma quanto tempo fa? C'è sempre stato un tetto di 1291,17 euro aka 2,5 milioni di lire.
Comunque anche ora puoi detrarre il 100% del versato, basta non superare i 530 euro!
non sono mai state detraibili al 100%: avrebbe significato che lo Stato pagava la polizza al posto tuo. Mi pare un filo eccessivo anche per l'Italia della Dolce Vita
In merito alle Polizze Vita bisogna stare attenti a non confondere i prodotti:
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Polizze Vita di Ramo I (tradizionali): possono avere una scadenza (tipicamente 10/15/20 anni), oppure possono essere "a vita intera" (è il cliente che eventualmente ne chiede il riscatto, a sua discrezione). Possono essere stipulate a premi ricorrenti (solitamente mensili o annuali) oppure con premi spot una tantum, e integrabili successivamente. Questo tipo di polizza vita è il prodotto più diffuso, reso popolare soprattutto negli anni 90/00 con sistemi di vendita porta a porta a versamenti mensili "accessibili" di 100.000 lire / 100 euro poi. Non necessariamente offrono la garanzia del capitale investito, ma molte lo fanno ammesso che si rispettino le scadenze prestabilite. Questo tipo di polizza vita è stato detraibile al 19% di un premio massimo annuale di 1.291,14 euro (ex 2.500.000 lire, come già specificato dal pupo)
per contratti stipulati entro il 31/12/2000. Non a caso la gran parte delle contribuzioni periodiche stabilite arrivavano giuste giuste a quella soglia, per massimizzare il vantaggio fiscale (245,32 euro in busta paga a luglio, o sulla pensione di agosto).
Qualsiasi contratto di questo tipo stipulato dal 01/01/2001 non è mai stato detraibile (infatti i collocamenti storici di questa tipologia di prodotto hanno subito una botta d'arresto comprensibile, salvo riprendersi successivamente con vesti più moderne e - soprattutto - meno costose dal punto di vista dei caricamenti applicati).
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Polizze Vita TCM (Temponea Caso Morte): sono contratti ancora poco conosciuti (purtroppo) in Italia e in generale presso i paesi latini per un mix di scaramanzia popolare e semplice ignoranza assicurativa. Sono delle
polizze non finanziarie (non si accumulano cioè capitali da rivalutare e rimborsare ad una data scadenza o a richiesta) che offrono la costituzione di un capitale (solitamente a scelta del contraente, cioè di colui che sottoscrive e paga la polizza) qualora si verifichi l'evento (
la morte dell'assicurato, che deve essere persona fisica non necessariamente coincidente col contraente di cui sopra).
E' uno strumento relativamente economico (soprattutto se stipulato in giovane età) che permette di "tutelare" i propri affetti (la famiglia superstite) o i propri interessi economici (l'azienda di cui si è figure chiave).
I premi pagati per questo tipo di contratti
sono detraibili al 19% fino ad un premio annuale massimo di 530 euro.
Poi esistono Polizze UNIT, INDEX, Miste: sono tutte "evoluzioni" del Ramo I di cui sopra, solitamente con una maggiore/totale esposizione ai mercati di rischio (azionario).