Autore Topic: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale  (Letto 7273 volte)

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Offline Wis

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #135 il: 23 Apr 2024, 17:48 »
Direi che hai inquadrato perfettamente gli straordinari pregi dell'opera. Non avrei saputo dire di meglio.
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Offline Nihilizem

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #136 il: 23 Apr 2024, 18:42 »
Domanda "meccanica";
Almeno nel primo atto ad ogni passaggio di tempi prima di dedicarmi a quelle azioni che sapevo avrebbero portato ad avanzare il tempo facevo il gioco di tutti i locali per (ri)parlare con tutti.
Ha senso ciò?
Perché nel 95% dei casi non dicono nulla se non salutare ed invitarmi a mangiare se l'ora è giusta, ma un paio di volte è capitato che mi dicessero cose interessanti/rilevanti.
Non vorrei quindi doverlo fare ogni volta perché è un discreto dispendio di tempo, ma ho anche paura di perdermi dettagli importanti.
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Offline Devil May Cry

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #137 il: 23 Apr 2024, 20:09 »
Non ti fossilizzare, il gioco è fatto apposta per non permetterti di parlare/scoprire tutto. Devi prenderlo a come ti viene e goderti le scelte del momento, giuste o sbagliate che siano.

Offline Ifride

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #138 il: 23 Apr 2024, 20:11 »
Esatto.

Capolavoro (giusto dirlo a ogni pagina).
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Offline Nihilizem

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #139 il: 30 Apr 2024, 14:29 »
Finito ieri dopo circa un 11 ore secondo la console.
Ringrazio di nuovo tutti per la raccomandazione. Mi sarebbe veramente dispiaciuto essermelo perso.

Per quanto concerne lo svolgimento della mia personale partita;
Spoiler (click to show/hide)

Passando ad un giudizio più complessivo, da un punto di vista meccanico la mia critica principale è quanto tempo ho passato a girare per ogni singola location a parlare con tutti per vedere se avevano cose nuove da dire, ricavandone magari una o due conversazioni in un mare di "Dio ti benedica".
Credo sia qualcosa che diluisce in maniera veramente eccessiva il gioco e mi sarebbe piaciuto i designer avessero escogitato qualche modo di evitarlo, anche se così su due piedi non so quale possa essere.

Sono anche leggermente dubbioso sugli speech checks, soprattutto quando sono incentrati su un NPC con il quale abbiamo avuto due minuti di conversazione.
La loro visualizzazione a schermo mi è sembrata un pò artificiosa ed avrei preferito fossero invisibili, con il gioco che fa i suoi calcoli nel background e prosegue la conversazione di conseguenza, senza far vedere gli ingranaggi al giocatore.

Lato tematiche e narrativa, ho adorato Pentiment. Sono un appassionato del giallo storico e de Il nome della rosa come dicevo qualche post fa, ed il gioco riesce veramente con efficacia a rendere omaggio alle sue fonti di ispirazione senza farsene soffocare.
E' si un murder mistery, ma questo come nei migliori esponenti del genere è quasi secondario rispetto all'usare l'indagine come una lente di ingrandimento da centrare sulla vita e sul percorso storico di un piccolo pezzo di geografia, e sulle persone che lo abitano.
Non tutte queste persone escono dalla pagina in maniera prorompente, ma riescono tutti a sembrare persone verosimili, con desideri e personalità credibili, seppur sballottati in un fiume di circostanze a volte aldilà del loro controllo.

Da appassionato anche se non esperto di storia, apprezzo molto anche la non uniformità di queste persone.
Siamo abituati a pensare a chi abitava momenti storici così lontani come ad una massa uniforme alla quale attribuiamo macro-definizioni, definizioni e convinzioni che ci aiutano ad inquadrarle, spesso in contrasto a noi, ma raramente o quasi mai è così.
Gli abitanti di un piccolo villaggio bavarese del 16° secolo sono probabilmente nel complesso devoti ed osservanti della loro fede, ma non possiamo ridurli a ciò e non sono uniformemente ciò. Come ai nostri tempi, vi sono persone più scettiche, persone che alla pubblica manifestazione preferiscono un'espressione più intima della fede, e coloro che seppur religiosi cozzano contro le istituzioni e la sovra-struttura.

Un villaggio bavarese del 16° secolo non è probabilmente un bastione di femminismo, ma ciò non significa che le donne che vi abitano siano tutte soddisfate di questo stato di cose e delle prospettive a loro offerte. Non significa che non aspirino ad altro e che non riconoscano e a volte combattano questo stato di cose.
E se la maggior parte degli uomini probabilmente non discute e forse nemmeno si rende conto di tale stato di cose strutturale, non significa che qualcuno non lo faccia.

E così via. La storia è fatta di persone, e queste persone sono molto più simili a noi di quanto crediamo.
Dipingerli come fosse un unicum fa loro torto, e Pentiment evita accuratamente di farlo.

E nel complesso, dopo averci ragionato un paio di giorni, credo che la mia lettura di Pentiment è che questo sia un gioco sulla storia e sulla Storia, e su quanto sia complicato il lavoro dell'osservatore che si propone di narrarla ed analizzarla.
Che si tratti di risolvere un omicidio senza abbastanza tempo e con elementi limitati, o di raccontare la storia anche recente di un piccolissimo pezzo di terra, Pentiment mi sembra dire che dobbiamo rinunciare alla pretesa dell'obiettività, ed evidenzia quanto sia facilone ridurre questa analisi ad una singola lente.
Anche per valutare cose successe 15 anni ci piace poter scavare e tirare fuori quella singola Verità che illuminerà e spiegherà tutto. Ma la realtà è che quella rivelazione spesso non esiste.
Possiamo spiegare perché alcune cose siano successe, ma le stesse persone che l'hanno causata farebbero fatica a tracciare la linea che da una loro decisione ha portato ad un determinato fatto.

Tutti pensano di poter dire perché una rivolta scoppi, di chi sia la colpa e se fosse stata o meno giustificata. Ma anche chi vi era in mezzo detiene solo un frammento di verità, plasmato dalle proprie convinzioni, rancori e speranze.
Ed in questo contesto, pretendere di raccontare la Verità è futile. Possiamo solo sposare l'interpretazione che più ci piace o che ci fa più comodo, senza pretendere di capirla realmente.

Chiudo con Andreas;
Spoiler (click to show/hide)

Non so, è parecchio che un videogioco non mi offriva così tanti spunti di riflessione.
Fa freddo nello scriptorium, il pollice mi duole. Lascio questa scrittura, non so per chi, non so più intorno a che cosa.

Consigliatissimo.
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Offline EGO

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #140 il: 30 Apr 2024, 15:59 »
Domanda "meccanica";
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Anche io ho fatto così, e diventa un po’ pesante. D’altra parte, nessuno ci costringe a farlo. Anzi, i tempi di percorrenza sembrano lì apposta per scoraggiare questo approccio. È un reliquato di quando le avventure grafiche avevano quelle poche location e dovevi batterle e ribatterle e riparlare ogni volta con tutti per vedere se si sbloccava qualcosina di nuovo, ma qui abbiamo un prodotto decisamente più moderno. È più un gioco di ruolo che un’avventura grafica, e infatti il bello sono proprio i ruoli, sia il nostro che quello degli NPC.

Offline Nihilizem

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #141 il: 30 Apr 2024, 18:15 »
Stavo per rispondere qualcosa del genere
"Pentiment è un gioco basato sul dialogo e sarebbe quindi paradossale che il gioco mi scoraggiasse dal farlo ogni volta che è possibile"
Ma riflettendoci meglio, credo che tu abbia ragione, ed è un altro modo in cui Pentiment stabilisce questa separazione tra Andreas ed il giocatore.
Andreas sicuramente non ha nessun motivo per fare un giro del villaggio ogni tre ore per riparlare con tutti.
Il gioco ed il protagonista si aspettano che il giocatore si concentri su determinati indizi e persegua solo quelli.
E credo che un importante strumento per apprezzare e capire Pentiment si imperni su di ciò.

Grazie per lo spunto.
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Offline hob

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #142 il: 30 Apr 2024, 18:32 »
Tutto vero quello che dite ma secondo me il gioco, lato "titolo" e lato "percezione del giocatore" svela un po' troppo precocemente il suo format. Fatto l'atto 1 inizi a pensare che il 2 sia uguale e tranne il finale
Spoiler (click to show/hide)
prosegue appunto sulla falsariga. A quel punto la foglia è bella che mangiata.
Infatti ho cmq apprezzato che ti dia cmq una risposta alla fine e che fosse coerente a prescindere. Un po' come in Disco Elysium. Però sì, è come un trucco magico che ti viene ripetuto dopo che hai capito come funziona.
Fuck does Cuno care?

Offline Nihilizem

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #143 il: 30 Apr 2024, 18:47 »
Stavo ragionando sul titolo, in quanto Pentiment in inglese non credo di averlo mai sentito o letto usare come sinonimo di "Repentance, Remorse, Regret" ed ho scoperto che è in realtà un'anglicizzazione del termine pittorico italiano "Pentimento".
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pentimento_(arte)
E si sposa molto con le tematiche del gioco.
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Offline Wis

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #144 il: 30 Apr 2024, 19:59 »
Cosa intendi, Hob? Alla fine ogni atto porta con sè situazioni abbastanza diverse e rivelazioni inedite sulla vita dei cittadini (personaggi che per me sono il piatto forte del titolo).
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Offline Nihilizem

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #145 il: 30 Apr 2024, 20:17 »
Credo si riferisca al fatto che
Spoiler (click to show/hide)
È indubbiamente un po' artificioso, soprattutto lì dove è ripetuto, ma credo che la trama riesca a venderla bene.
È una forzatura narrativa, ma è coerente e tutto sommato verosimile. È un mezzo teso ad uno scopo.
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Offline Wis

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Re: [Multi] Pentiment: Un giallo medievale
« Risposta #146 il: 30 Apr 2024, 20:23 »
Ah, ok, in effetti non mi sembra che faccia molto per nasconderlo.
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