Autore Topic: Il lavoro  (Letto 1958909 volte)

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Offline Kairon

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Re: Il lavoro
« Risposta #19935 il: 09 Mar 2022, 10:53 »
Per esperienza mia, se di norma lavoro 8 ore al giorno tranquillamente e periodicamente riesco a farmi un giorno di permesso, quando per finire un lavoro faccio 10 ore sono effettivamente 2 ore in più lavorate. Se dovessi lavorare 10 ore al giorno tutti i giorni sarebbero 10 ore di presenza ma non più di 8 di lavoro vero.
Anche meno. Sicuramente con una qualità peggiore.
Alcuni capi questo non arrivano a capirlo.
Alcuni lavori consentono di lavorare 12 ore tutti i giorni, idraulico, elettricista, dove magari per più di metà del tempo ti sposti da un posto a un altro e il cervello in qualche modo stacca. Un lavoro di ufficio o di fabbrica no.

Offline Ryo_Hazuki

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Re: Il lavoro
« Risposta #19936 il: 09 Mar 2022, 11:18 »

Alcuni lavori consentono di lavorare 12 ore tutti i giorni, idraulico, elettricista, dove magari per più di metà del tempo ti sposti da un posto a un altro e il cervello in qualche modo stacca. Un lavoro di ufficio o di fabbrica no.
A sentire i vari che passano da dove lavoro (elettricista, idraulico, azienda di manutenzione impianti) non sono sicuro sia proprio così...

Offline eugenio

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Re: Il lavoro
« Risposta #19937 il: 09 Mar 2022, 11:50 »
Ma chi si è ritrovato a smartworkare, ha avuto ripercussioni negative sui tempi o la qualità del lavoro?

Insomma, qual è la vostra esperienza?

Da noi c'è la storica ritrosia padronale a non agevolare lavoro agile e telelavoro; ma di fatto, essendo una software house estremamente specializzata e con progetti ampiamente pianificabili, l'attività in presenza potrebbe ridursi giusto alla cena aziendale. E l'esperienza del lockdown l'ha confermato: siamo stati lontani dall'ufficio per tre mesi - e da giugno 2020 facciamo turni per ridurre il numero di compresenze giornaliere -, eppure il lavoro è andato avanti lo stesso. Inoltre, se consideriamo indicativo l'aumento del numero di contratti aperti, direi che pure la qualità del lavoro sia rimasta la stessa.

Riguardo i tempi, si tratta di ritarare l'ansia e di chiedersi se sia sempre davvero necessario avere una risposta immediata. Sicuramente qualcuno ha vissuto e vive male la lontananza fisica, ma la vive male per indole personale, non perché il tipo di lavoro la richiederebbe. Dopotutto, noi lavoriamo o su attività personali pianificate o su assistenze; e pure per le segnalazioni bloccanti - esempio estremo, la rottura contemporanea di un server e del suo backup -, i tempi di intervento contrattuali sono ininfluenti rispetto a dove fisicamente ci si trovi, poiché comunque tutta la nostra infrastruttura è in hosting remoto.

Insomma, in sintesi: altro che smartworking, si potrebbe già fare tutto in telelavoro.

Per quanto mi riguarda, tenendo conto di quanto sopra e del fatto che ho la socialità di un orso del Kentucky, dov'è che firmo?

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19938 il: 09 Mar 2022, 14:13 »
Qui è(ra) prevista una stagione estiva come mai prima d'ora e infatti la flotta è stata allargata e si sta assumendo un sacco di gente. Febbraio, per me, è stato il più pesante (qui dicono busy) da quando ho iniziato e marzo sarà altrettanto pesante o più (di solito erano mesi abbastanza morti).Anche nel resto d'Europa la ripresa è forte e vorrei veramente sperare che il prossimo autunno riuscirò finalmente ad avere il trasferimento in Italia, ma la situazione attuale potrebbe addirittura portare ad uno scenario di crisi profonda e farmi arrivare al licenziamento. Oddio se si arriva a quello mi sa che un po' tutti saremo nella merda...
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Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19939 il: 09 Mar 2022, 17:46 »
domanda

durante colloqui conoscitivi con altre aziende, o dopo tali colloqui al fine di proseguire con eventuale iter di selezione, quante volte vi è stato chiesto di "rendervi disponibili a consegnare l'ultima busa paga, oscurando dati riferiti ad eventuali malattie e comunque non rilevanti alla finalità della richiesta, che risiede nella necessità della completa valutazione del candidato." ?


come vi siete comportati in questi casi?

Offline TremeX

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Re: Il lavoro
« Risposta #19940 il: 09 Mar 2022, 20:27 »
Solo una volta.

Offline keigo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19941 il: 10 Mar 2022, 17:29 »
noi abbiamo sempre fatto smart. Semplicemente perchè in alcuni casi era impossibile lavorare in ufficio e rispettare le consegne se non tagliando tutte le perdite di tempo (commute, parole con i colleghi etc). Da che siamo in smart abbiamo fatto più delivery, abbiamo accelerato i tempi di sviluppo ed alla fine abbiamo anche maggiore controllo delle cose, perchè evitiamo di avere gente che ti fa i pipponi irl senza concludere niente, ma abbiamo tutto tracciato su teams. Chi spinge per il ritorno in ufficio in genere sono quelli che pensano che la carriera sia una questione di "vicinanza politica" alle idee dei capi, che sono quelli che straridono alle battute dei capi nei meeting e che dicono le solite cose sul tempo e sui giorni della settimana.


Comunque il problema è sempre essere trattati da professionisti vs essere trattati da servitù. Sul perchè, percome etc se ne può discutere all'infinito.
chi semina vento raccoglie sfaccimma
ma chi me lo fa fare?!? il petrolio è una figata.

Offline Kairon

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Re: Il lavoro
« Risposta #19942 il: 10 Mar 2022, 18:26 »

Alcuni lavori consentono di lavorare 12 ore tutti i giorni, idraulico, elettricista, dove magari per più di metà del tempo ti sposti da un posto a un altro e il cervello in qualche modo stacca. Un lavoro di ufficio o di fabbrica no.
A sentire i vari che passano da dove lavoro (elettricista, idraulico, azienda di manutenzione impianti) non sono sicuro sia proprio così...
Io pensavo piuttosto a chi lo fa in proprio e nella giornata tipo va da 2 3 clienti diversi e magari anche a comprare del materiale. Chiaro che se devi passare 12 ore davanti a un quadro elettrico è come l'operaio davanti alla macchina.
...... rileggendoti meglio forse ho frainteso, parlavi anche tu dello stesso tipo di artigiano. Boh, è una sensazione mia magari.
« Ultima modifica: 10 Mar 2022, 18:30 da Kairon »

Offline Azraeel

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Re: Il lavoro
« Risposta #19943 il: 10 Mar 2022, 18:37 »
noi abbiamo sempre fatto smart. Semplicemente perchè in alcuni casi era impossibile lavorare in ufficio e rispettare le consegne se non tagliando tutte le perdite di tempo (commute, parole con i colleghi etc). Da che siamo in smart abbiamo fatto più delivery, abbiamo accelerato i tempi di sviluppo ed alla fine abbiamo anche maggiore controllo delle cose, perchè evitiamo di avere gente che ti fa i pipponi irl senza concludere niente, ma abbiamo tutto tracciato su teams. Chi spinge per il ritorno in ufficio in genere sono quelli che pensano che la carriera sia una questione di "vicinanza politica" alle idee dei capi, che sono quelli che straridono alle battute dei capi nei meeting e che dicono le solite cose sul tempo e sui giorni della settimana.


Comunque il problema è sempre essere trattati da professionisti vs essere trattati da servitù. Sul perchè, percome etc se ne può discutere all'infinito.

2022 minuti di applausi.

Offline alexross

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Re: Il lavoro
« Risposta #19944 il: 10 Mar 2022, 19:31 »
domanda

durante colloqui conoscitivi con altre aziende, o dopo tali colloqui al fine di proseguire con eventuale iter di selezione, quante volte vi è stato chiesto di "rendervi disponibili a consegnare l'ultima busa paga, oscurando dati riferiti ad eventuali malattie e comunque non rilevanti alla finalità della richiesta, che risiede nella necessità della completa valutazione del candidato." ?


come vi siete comportati in questi casi?
Per gli ultimi due lavori mese lo hanno chiesto. Gliele ho mandate senza problemi

Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19945 il: 14 Mar 2022, 21:00 »
si potrebbero aprire scenari per un cambio(finalmente) di azienda.

ma c'è un ma.

l'iter in corso con il selezionatore sta già indirizzando(pilotando) il discorso verso un progetto(in futuro più di uno in effetti) che prevede imparare e utilizzare per lavoro lo spagnolo.

maaa inglese? "ma che scherziamo, suvvia 😌, i clienti dall'area sudamericana o certa Europa(=Spagna) preferiscono che si parli la loro lingua, loro con l'inglese non sono molto avvezzi o propensi"

che diciamocelo, finché c'è da parlare turisticamente con la chica bonita miss linda i palomita anche sì.
parlare e scrivere in linguaggio tecnico perché il supposto cliente finale è formato da capre che vogliono sia utilizzata la loro lingua madre più che l'inglese...mmm...

a voi commenti
« Ultima modifica: 14 Mar 2022, 21:47 da Tetsuo »

Offline Gold_E

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Re: Il lavoro
« Risposta #19946 il: 14 Mar 2022, 22:57 »
Non lo sò, se il lavoro vale, io lo sforzo di imparare lo Spagnolo lo farei. Comunque è vera la cosa che hai scritto. La mia azienda ha preso un nuovo fornitore Spagnolo, e siamo noi a dover capire lo Spagnolo perché loro scrivono mail solo nella loro lingua. Abbiamo fornitori Rumeni, Bulgari, Turchi e Asiatici e tutti hanno uno che parla l'italiano o al massimo l'inglese, gli Spagnoli no. Loro solo la loro lingua...
GOLD EXPERIENCE REQUIEM POTERI:                         
Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.

Offline peppebi

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Re: Il lavoro
« Risposta #19947 il: 14 Mar 2022, 23:31 »
Ti pagano per impararlo? Allora è una skill in più sul tuo curriculum. Se il lavoro ti piace io la vedrei come una cosa positiva.
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Offline Tetsuo

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Re: Il lavoro
« Risposta #19948 il: 15 Mar 2022, 00:15 »
fornitore Spagnolo, e siamo noi a dover capire lo Spagnolo.

perché loro scrivono mail solo nella loro lingua.

Abbiamo fornitori:
Rumeni,
Bulgari,
Turchi
e Asiatici
e tutti hanno uno (che parla l'italiano
o) al massimo l'inglese,

gli Spagnoli no.
Loro solo la loro lingua...

grazie per la testimonianza.
la qual cosa sinceramente non la comprendo.
hanno ereditato qualche brutta abitudine dai francesi per caso?
ancora più grave che sia un fornitore(=fornisco un bene o un servizio, tu sei un mio cliente)

Ti pagano per impararlo? Allora è una skill in più sul tuo curriculum. Se il lavoro ti piace io la vedrei come una cosa positiva.

sincero, aggiungo alla risposta di prima una cosa che ho di fatto detto anche durante il colloquio approfondito:
preferirei potenziare l'inglese piuttosto dover essere costretto a utilizzare/imparare lo spagnolo per lavoro

(detto tra noi : ne ricaverei più grane che benefici.
mi è già capitato di aver avuto a che fare con un progetto dove l'atteso utilizzo dell'inglese si è di fatto trasformato da parte del cliente in "preferisco parlare e scrivere in spagnolo", col risultato di dover interpretare il parlato, le mail, e la documentazione da loro condivisa.
per fortuna almeno la documentazione elaborata da noi sulla base della loro se la sono sucata in inglese...)

« Ultima modifica: 15 Mar 2022, 01:30 da Tetsuo »

Offline Devil May Cry

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Re: Il lavoro
« Risposta #19949 il: 18 Mar 2022, 12:13 »
Non so se metterlo qua o nel topic dei costi della vita, ma visto che il discorso è più ampio credo meglio qua. Ammesso e non concesso che qualche colloquio vada a buon fine, com'è il costo della vita tra Milano e Monza, in particolare più Monza.
Ormai sto estendendo il range di ricerca ovunque ed è paradossale vedere che in Olanda sono disposti a prendere anche da remoto mentre in Italia no manco fossimo tutti truffaldini che stanno a casa a farsi le seghe durante gli orari di lavoro. Riallacciandoci anche a quanto dicevamo qualche pagina fa. Vabbè.
Dico questo perchè poco fa ho ricevuto una chiamata da un'azienda di Monza e chiedevano la disponibilità anche a trasferirsi, ma come immaginavo non è che partono da uno stipendio di 1.6 netti, se si arriva a 1.3 è già assai (da quel che mi hanno fatto intendere, poi si vedrà).
Volendo fare sacrifici e tutto, si regge, o tempo 2 mesi e vai in rosso.
Naturale che il discorso prevede tante variabili. Tendenzialmente se mi dovessi trasferire sceglierei un posto non più distante di 20m in auto o treno.
Andrei a vivere da solo se gli affitti non schizzano troppo.
Cosa più importante ti rimetti nel meccanismo del lavoro e puoi cercare di migliorarti mano mano.
Ecc ecc

Nello specifico, ci sono posti carini/non troppo cari nel monzese dove si può trovare una casetta?
Consigli sparsi?

In settimana invece un'azienda olandese proponeva di trasferirmi là ma proprio in questo momento storico non so se me la sento, e alla fine i 2k o sù di lì che proponevano non era questa offerta irrinunciabile. Però vale lo stesso discorso di prima: ti immetti nel mercato del lavoro olandese e poi cerchi di migliorare gradualmente.