e augurerei a me stesso di sentirmi più in target di quel che vogliono proporre.
Hai centrato il punto ed è questo il motivo che mi ha procurato una profonda delusione 5 anni fa.
1998 lune dopo (sì, l'ho completato 2 volte al 100%) e mettendo insieme anche Luigi Mansion 3 e Paper Mario OK, ho abbastanza afferrato di essere ormai fuori target di una certa, nuova Nintendo.
Tutti ripetono di quanto si bello aggirarsi qui e là, di quanto sia ben pensato, di quanto sia adatto ai bambini con cui condividono la ricerca...Di fatto confermando quello che noi detrattori andiamo dicendo da tempo e che si trova nelle parole di qualche post fa di Metallo. Mario 64 prevedeva 120 stelle, Sunshine 120, Mario Galaxy 242 con le modalità che conosciamo e così via. E anche all'interno di un numero di questo genere c'erano stelle più complesse e altre più discorsive che si accettavano e giustificavano in ragione del design sopraffino della maggior parte di loro.
Odyssey...999 (novecentonovantanove), non basta questo numero per capire la direzione e forse, per un certo tipo di giocatore, anche il problema? Equiparando ogni genere di contenuti a un'unica forma di risultato? Avendo finito due volte al 100% vi dico che le lune effettivamente dotate di design ambientale prestazionale, unito alla competenza platformica necessaria a conseguire il risultato difficilmente arrivano a 100. Tutto il resto è annegato in attività che, insomma, non vorrei scandalizzare i nintendari, ma è proprio quel genere di biasimo che andava a colpire titoli Sony e derivati, ossia quei cloni mal riusciti e privi di manico che per tanti anni sono stati oggetto di pubblico ludibrio.
Ma la qualità ludica nel premere cento volte un tasto per far apparire una luna?
Il design nel portare 10-20-30 volte un oggetto dal punto A al punto B senza alcuna difficoltà apparente se non il tempo perso nel farlo?
Ma l'ennesima luna messa nel post-game al centro di un ponte attraversato già centinaia di volte e a 2 metri dall'inizio del livello?
Per non tacere dei minigiochi dementi che fanno subito Croc e Jak&Daxter 2...
Dài, un po' di onestà intellettuale. Questa roba non era minimamente presente in episodi precedenti del franchise. O almeno erano molto contenuti.
La collection 3D di Mario è giunta a proposito per farci comprendere il cambio di utenza e di prospettive. Riprendere tutte le stelle in Mario 64 è stato problematico, accettando preventivamente gli elementi di vetustà di un titolo di 25 anni fa. Sunshine ti strizza i coglioni e ti esalta come giocatore, nonostante conviva con le sporcizie che conosciamo, difatti è un Odyssey con difficoltà. Mario Galaxy è un orologio di grazia e precisione e al momento giusto chiede al giocatore qualcosa di più. Nel corso dell'anno passato mi sono anche giocato 3D world che con una lentissima ma corretta progressione a un certo punto chiede che si faccia sul serio.
In Odyssey questo non succede (quasi) mai, per quanto il discorso sul target è giusto ma, fatalmente, per il giocatore navigato e smaliziato è anche il suo limite più evidente. "Family game" di nome e di fatto, un "Mario playground" per far divertire tutti con agenti e reagenti che danno il contentino ma nulla che parli troppo a chi con la serie ha un rapporto trentennale. Che poi, mediamente, se parli con molti sostenitori e fan ti dicono che sì, lo hanno finito con 300 lune, oppure si sono fermati a 600 perché
"lo riprendono quando vogliono" ma di fatto dopo 5 anni sta ancora lì perché si sono rotti il cazzo ma non lo dicono.
Come capita con un Assassin's Creed e contenuti ripetitivi e tossici, appunto.
Qualcuno può chiedersi perché sprecare tempo a prendere tutte le lune di un gioco che non convinca sul piano della sfida e dell'impegno? Beh, lo scopo è proprio quello, approfondire e definire i contorni dell'opera , sperando che qualcosa venga fuori. E raramente capita. E, pensate un po' addirittura per confermare il proprio pensiero una seconda tornata, ancora più desolante visto che, senza la sorpresa della prima volta, quello che rimane è puro meccanicismo.
E, attenzione, ammesso che la separazione cuore/mente abbia ancora senso per quarantenni che parlano di videogiochi beh, è proprio l'emotività a rendersi malinconica per un gioco che si basi più sulla quantità che sulla qualità. Qui dentro siamo un bel po' a destare la questione.
Poi sì, realizzazione tecnica pazzesca, mondi incredibili, sistema di controllo e navigazione al massimo della serie per...che cosa? Adoperarmi da solo a prendere le monete d'oro da un parte all'altra del livello per puro gusto personale e per saggiare la qualità del sistema visto che il gioco non sa allestirmi situazioni che lo richiedano? Perché di questo si parla, crearsi un gioco nel gioco perché il gioco latita.
Quindi la sintesi può essere questa, un ottimo gioco ma con evidenti limiti per un certo tipo di giocatore. Che, vendite alla mano, costituendo questi uno 0,0000000000001 di quelli che l'hanno comprato, diciamo che il problema non sussiste.
E faccio ancora i complimenti a
@Turrican3, da sempre il mio nintendaro obiettivo preferito di sempre.