Ok, arrivato alla bellissima Gran Soren, adesso si fa più complesso il discorso del cambio classi/vocazioni che sembra portare sul piatto parecchia profondità in potenziale e vera e propria apertura a possibilità e combinaziini, stili ibridi e quant'altro
Non mi basterebbe due pagine per elencare tutte le cose che mi piacciono ma, per farla breve, il gioco azzecca incredibilmente un botto di sistemi e aspetti chiave per importanza, si sta rivelando un'esperienza veramente coesa fra elementi comunicanti fra di loro: simulazione e cura per le interazioni (praticamente ai livelli di Shenmue ma con uno stile proprio e più 'divertente' e veloce per quel che concerne loot e versatilità oltre che un gioco dietro totalmente differente), libertà di movimento e qualità dell'esplorazione (tornando a Cassardys ho esplorato in lungo e in largo trivando pertugi segreti con ricompense tangibili e attraversando tutta la città via tetti senza particolari limiti), ciclo giorno-notte e notte molto incisiva nel gameplay, sistemi complessi e correlazioni ambiente-statis alterati, status alterati-oggetti, oggetti-crafting (comodissimo) e caratteristiche tipiche di genere come gestione equip e peso trasportabile
E che splendida la sensazione di progressione per ora, si parte al livello 2 ad hard che un goblin o lupo può fare instakill da un agguato e pian piano si risale la china mentre si apprendono sistemi e contenuti di gioco, si fa la conoscenza di un bestiario ricco in termini di diversificazione che per me é una continua scoperta
Il combat system ha elementi di derivazuone mmo ma le abilità sono tute uniche e ripetibili senza tempo di ricarica, riposizionano il personaggio, hanno proprietà ed effetti ben diversi quindi é molto più nelle mie corde di quanto credessi (riguardo lo stile di combattimento fisico intendo quindi guerrieri o similari) perché sembra quasi unire un chracter action game, sebbene basilare rispetto ai migliori, con questo utilizzo delle abilità in congiunzione poi con il party per coprire un pò tutto
Le lamentele principali che ho da fare vanno a due cose:
1) la pedentaria dei suggerimenti delle pedine, che vabbé, certe volte ti ricordano pure che trasportare troppi oggetti ti fa appesantire, trovo esageramente inutili e fastidiosi i loro consigli anche se l'idea sarebbe molto buona.
L'idea é quella di avere un supporto sia in combat che per i dialoghi, di cui perlomeno apprezzo quelli contestuali (con occasionali considerazionisu luoghi e punti di interesse raggiunti di volta in volta) ma troppo spesso sono stranianti, specialmente quando cominciano a ripetere le stesse frasi sparate da ormai ore e ore
2) il focus su fetch quest, o comunque le tipiche di uccidere X nemici o ottenere X oggetti con giusto un briciolo di contesto.
Non sono mai fastidiose in realtà parlando di quality of life, bensì sono sempre funzionali a entrare meglio nelle dinamiche di gioco, peró spesso mi restituiscono una sensazione di svogliatezza di design
Oggi ci son stato attaccato e non riuscivo a staccarmi, una volta entrati diventa discretamente assuefacente per me ^^
Ho voglia di approfondirlo al meglio, vediamo quanto mi ci vorrà
E comunque il tema del menu principale, Eternal Return, mi manda quasi in lacrime ogni volta che avvio il gioco, é di una bellezza sconcertante.
TFP Link :: https://youtube.com/watch?v=gQtVsO6jFyg&pp=ygUdRHJhZ29uIGRvZ21hIG1haW4gdGl0bGUgdGhlbWU%3D
Prima di vedere la magna Novigrad di TW3, e la pazzesca Beuclair, Gran Soren per me è sempre stata la miglior rappresentazione medioeval-architettonica esistente in un videogioco fantasy, non me ne vogliano le fascinose (e piattissime urbanisticamente) Cyrodill (ESIV: Oblivion) e il resto delle città "uber fantasy" che ho visitato negli anni di gaming selvaggio, a suon di pozioni di guarigione.
Sia per estensione che altezza, sia per metratura (e merlatura!) sia per la grandezza degli ambienti e degli edifici che propone, e specialmente per come li dispone, Gran Soren sembra uscita direttamente dal realismo del medioevo europeo, un vero e propio complesso architettonico sopravvissuto in qualche modo, dal 1400 o magari 1600. Quello che rende grandioso questo affresco medioveleggiante (con punte di rinascimento ben individuabili) sono una serie di dettagli che lo rendono unico e come sapete il diavolo si nasconde spesso nei dettagli.
Questo complesso fortificato ricorda perfettamente i complessi europei, in maniera particolare mi ha ricordato i complessi medioevali irlandesi ed inglesi ma non solo, c'è moltissimo borgo medioevale in questa rappresentazione di Capcom.
*Noto che in generale a Capcom li sanno proprio fare i castelli, RE4 remake docet
La città per estensione è decisamente molto credibile, la piantina e l'urbanistica calza in maniera impressionante ad una sensata progettazione, presentando persino i classici quartieri medioevali, c'è il quartiere degli artigiani in cui si trovano la maggior parte dei numerosi laboratori e sedi delle corporazioni della città, dove lavorano fabbri, costruttori e altri artigiani. C’è anche un piccolo campo lavorato da contadini e braccianti, perché nel medioevo era meglio tenere dentro i campi ed i contadini, qualora fosse possibile, e non fuori, come invece tanta cinematografia ci ha insegnato in maniera un po' grossolana.
Questo quartiere è anche il luogo in cui si trova la Gilda delle Pedine, che viene coerentemente tenuta "lontano" dai quartieri più "alti" della città, dove risiede la borghesia ed il clero. Una scelta non così casuale apparentemente, visto che le pedine sono malviste da tutti, tranne gli Arisen. La maggior parte dei negozi di armi ed oggetti adatti agli avventurieri si trovano nel quartiere urbano, che ci investe (non a caso) appena entriamo a Gran Soren. Non è frutto del caso se il primo edificio che incrociamo è una locanda in cui cercare ristoro dopo essere sopravvissuti ai perigli di Gransys, come briganti e mostri erranti.
Il quartiere artigiano è la più grande area residenziale e commerciale della città. Molti di quelli lavorano nel quartiere hanno casa in questo agglomerato pieno di abitazioni addossate, che ospita anche un grande mercato permanente nella piazza centrale, che vede un grande movimento a tutte le ore del giorno e della notte. Qui si trovano tutti gli edifici "a misura di avventuriero": le locande, le taverne e negozi con inventari ampi e vari. Qualsiasi oggetto non magico che non necessita di essere personalizzato può essere trovato in vendita qui, e il materiale che lo richiede può essere ordinato facilmente. Spesso si trovano in mostra anche attrezzature di alta qualità e persino oggetti magici minori. I beni di prima necessità come cibo o vestiti sono considerevolmente più costosi a Gran Soren che nelle città o nei villaggi più piccoli, ma la loro qualità e varietà è spesso superiore a quella che si può trovare in quelle località più piccole. Anche questa idea è coerente: una pozione di cura deve costare almeno quanto il ricavo di un anno di un contadino, come minimo. E una pozione "fuori" da Gran Soren deve costare meno (sarà fatta con scarti di alchimia ed erboristeria)
Questa zona mi ha ricordato il Ricetto di Candelo, un posto incredibile che vidi quando ero piccolo
Come in tutte le città che si rispettino, non possono mancare i bassifondi che tecnicamente fanno parte del quartiere urbano ma quando muoverete i primi passi al suo interno noterete sicuramente che qualcosa è cambiato. È la parte brutta della città, si fa per dire, fatta di case squallide e attività commerciali piuttosto losche. È anche il punto in cui il fiume incontra sia il mare che le fogne della città. Ai suoi margini è cresciuta una baraccopoli e gli abitanti più poveri della città dragano il fango alla ricerca di oggetti di valore smarriti. Ci sono anche poche guardie qui, e quelle che ci sono, scommetto che sono il tipo che può essere corrotto per guardare dall'altra parte. Questi aspetti e molti altri (come vedere molti personaggi bussare con una certa insistenza alle porte...forse la richiesta di saldare un debito?) rendono i bassifondi di Gran Soren un luogo d'incontro perfetto per manigoldi e malcontenti di ogni sorta. È il luogo adatto per un abile falsario, ed è anche il posto migliore per acquistare strumenti illegali ...
Il quartiere nobile invece, è dove vive la creme della società di Gran Soren. È un quartiere un po’ più piccolo degli altri quartieri, ed è posto in una zona sopraelevata rispetto al resto di Gran Soren.
Ha due accessi: uno è una lunga strada ciottolata, che sbuca davanti al miglior quartiere della città, l'altro è posto dietro ad un cancello, presumibilmente usato da guardie e soldati.
La sua area è per lo più occupata da grandi palazzi, una cattedrale riccamente decorata, la zecca e il palazzo del Duca. Politicamente e anche socialmente, il quartiere nobile è il luogo in cui si concentra tutto il meglio della borghesia di Gran Soren & dintorni: ricchi mercanti, nobili, membri del clero, arrivisti, leccaculo e avidi di potere. Gli sforzi di centralizzazione del Duca Edmun fanno sì che ottenere il suo favore significhi de facto acquisire potere, e i nobili e i mercanti che vivono qui si impegnano in costanti intrighi per raggiungere questo obiettivo, molti nobili circolano abitualmente dentro al castello. Altri prendono strade alternative, mediando affari illeciti proprio sotto il naso degli agenti più fedeli del Duca come il potente Ordine degli Ammazzadraghi. In ogni caso, gli accordi stipulati qui riguardano probabilmente l'intero ducato. Il Duca tiene la corte dal suo palazzo ed è sempre circondato da una serie di nobili e mercanti a rotazione. A parte lo stesso Edmun, altri personaggi fisso della corte sono suo nipote Fedel e il suo ciambellano Aldous. Fedel detiene il titolo di Conte di Aernst, ma si tratta di una mera formalità, poiché il castello di Aernst fu attaccato e raso al suolo decenni fa. Sebbene Fedel sia ricco, non ha le risorse (e, secondo alcuni, la volontà) necessarie per riprendere e ricostruire il castello. Attualmente vive in una villa nel quartiere nobile e si guadagna da vivere con il commercio.
Aldous detiene anch'egli un titolo onorifico (Conte di Windbluff) ma non ha alcun interesse a rivendicare la terra ad esso associata, del resto è il ciambellano del duca e colui che in realtà conduce la maggior parte del lavoro quotidiano di gestione del ducato. La maggior parte di coloro che cercano udienza con Edmun si ritroveranno invece ad avere a che fare con lui che il Duca.
Il quartiere nobile è anche il luogo in cui vive Fournival Frescobaldi, il mercante più ricco di Gransys. Possiede molte proprietà immobiliari a Gransys e nelle città più piccole e la sua organizzazione sposta molte merci tra questi insediamenti. Si occupa anche di merci importate da paesi stranieri, sia legalmente che illegalmente.
La wiki ci dice che Gran Soren ha circa 11,000 abitanti, ma l'illusione (il gioco presenta solo 100 NPC) gioca in maniera magistrale usando piccoli dettagli per amplificare .
È anche interessante cercare di incasellare DD in un periodo storico: non abbiamo ancora le bombarde, né archibugi né moschetti, ma abbiamo barili di polvere da sparo ovunque, quindi la polvere da sparo esiste.
Valutando la rarità dell'armatura completa (con solo i più ricchi che hanno piastre parziali) l'uso di armi come le spade lunghe mi portano a credere che questo mondo sia ambientato in un periodo di tempo simile alla metà del XIV secolo in Inghilterra. Forse intorno agli inizi del 1600, forse nell'Europa centrale durante la Guerra dei Trent'anni. Forse poco prima. Bisogna anche tener conto del fatto che la magia è molto presente nel mondo di Dragon's Dogma e non è del tutto prevedibile come ciò altererebbe il progresso tecnologico. Dopotutto, costruiresti davvero delle bombarde quando uno stregone potrebbe cancellare una città con un solo lancio di Pioggia di Meteore? Realizzeresti moschetti se dei semplici arcieri riuscissero già a colpire un bersaglio dall'orizzonte con una precisione folle?
Cos'è che dicevi? Ah sì.
Ok, arrivato alla bellissima Gran Soren
&
Non mi basterebbe due pagine per elencare tutte le cose che mi piacciono
Eh, in effetti
Inutile dirti che se è il mio terzo videogioco preferito di tutti i tempi, c'è un perché.
Sei allo 0,0001% dei misteri e dei segreti del gioco.