ma non e' questione di crisi economica o di filosofia di gioco, cioe' non solo...
in italia l'aria calcistica e' invivibile, ci sono programmi di calcio ovunque, ci si sofferma sull'episodio rigore si rigore no, si inventano regole assurde antibestemmia, se si esce la sera viene riportato tutto sui giornali e si viene presi a parole dai giornalisti per settimane (c.ronaldo e' sempre fuori e rooney credo faccia risse tipo ogni weekend, ma all'estero frega poco finche' fanno cio' per cui sono pagati)...
all'estero gli allenatori non saltano dopo aver perso 2 partite di fila, gli squadroni hanno gli stessi direttori tecnici per il lungo periodo e al contrario di noi oltre a puntare spesso sui giovani si premurano di effettuare un ricambio generazionale costante e mirato (per un puyol a fine carriera spunta un pique) o semplicemente negli anni di "magra" si punta solo sui giovani talenti, immaginate l'arsenal tra qualche anno...
senza contare che in italia vengono ormai solo campioni affermati a fine carriera, i nuovi talenti veri sono rarissimi e non vedono l'ora di migrare all'estero...
l'unico pro e' che i giocatori italiani solitamente mostrano scarso interesse ad andare verso altri campionati, o almeno e' stato cosi finora...
in generale qui c'e' poco carattere, si gioca per soldi o semplicemente per mettersi in vetrina all'estero...