Io non ci vedo buonismo quanto invece un invito all'efficacia. Mi fa pensare, per associazione, a quanto sia solitamente più efficace, in termini di reazione dell'interlocutore, essere gentili anziché stronzi.
Il problema è l'assunto di fondo che traspare dall'articolo stesso, ovvero la convinzione che la superiorità morale sia scontata, ma vada solo curata la comunicazione con cui si veicoli, per cui descrivere un percorso irto di dubbi, passi indietro e riflessioni, sarebbe solo una tecnica, un sentimento da "fingere",per rendersi più accettabili, perchè la verità è che siamo arrivati, illuminati e moralmente superiori.
Superman deve indossare i panni del goffo, timido Clark Kent per farsi accettare dal popolo di formiche che è destinato a guidare.
Non si invita ad una reale comunicazione, che dovrebbe essere genuina, perchè se vuoi essere moralmente superiore i dubbi non puoi averli, e se l'articolo punta il dito sulla comunicazione, è proprio perchè il modo di porsi di chi abbia questi sentimenti, è privo di dubbi e mostra spesso l'aggressività di chi dal dubbio debba difendersi a tutti i costi, come tutti coloro che col dubbio e col percorso di scoperta e creazione della propria identità di individuo, che spesso non approda ad una risposta, c'abbiano fatto a botte, per atterrare sulla placida, confortevole e veloce agiatezza di un editor di personaggi, dove decidi chi sei, e lo diventi, immediatamente, senza percorso, senza farti domande, che sono scomode, impacciano, ti tengono sulla strada impedendoti di arrivare alla soluzione...