Trascinante, goliardico, incredibile, un'avventura a dir poco cinematografica. E ci risiamo, per la quinta volta. ND ancora sul pezzo, ancora una volta mostra come si fanno i giochi, ancora una volta inonda il giocatore con suo indiscutibile stile e talento. The Lost Legacy nasce ufficialmente come costola della serie ufficiale, ne riprende gameplay, personaggi, tecnologia e ci mette del suo.
Assomiglia più ad Uncharted II come pacing e struttura generale. C'è un perfetto ecosistema di eventi che coincide perfettamente in questo capitolo, meno pomposo e nobile di Uncharted IV, se vogliamo, ma molto più terreno, attento a dare ai giocatori nient'altro che "Uncharted"
Di davvero incredibile in LL c'è che questo gioco venga chiamato DLC o espansione stand-alone.
Il titolo è assolutamente incredibile sotto ogni punto di vista, visivamente è impressionante, offre scorci incredibili e un territorio di landscapes assolutamente straripante, sia per coesione estetica che ricerca dell'effetto panoramica. I colori e gli effetti luce applicati ad ogni superficie con un tocco impressionante, quasi pittorico fanno venir voglia di scorrazzare con la Jeep e guadare ogni ruscello indiano. Non si percepisce niente di meno negli ambienti interni, con una cura maniacale dei dettagli, e un gusto sopraffino per l'estetica orientale. In sede di gioco, gli appostamenti dei nemici forniscono quello stile alla Just Cause 2 che semplicemente mancava nel gioco principale. Anche se non c'è il paracadute ci si diverte e ogni piccolo avamposto liberato conferisce al gioco sempre più stabilità ai nostri increduli occhi. Modificando leggermente le coordinate di gameplay già digerite e strutturate in Uncharted IV, ND consegna un gioco che sembra una specie di "Best of Uncharted" ci sono le sparatorie, e sono stupende, ci sono i momenti di narrazione e funzionano meglio, ci sono le parti open world e sono più organiche, ci sono i piccoli momenti di confronto con la nostra inossidabile compagna, e sono più interessanti, ci sono cameo e dialoghi e sono coerenti, e potrei continuare per ore. Anche se Uncharted IV per me resta un titolo spaventoso, sotto ogni punto di vista, riconosco che questo è tagliato meglio, ridotto dove serve, esteso e tuttavia alleggerito.
Ci sono livelli, nei capitoli finali, che sembrano usciti da uno Steven Spielberg in stato di grazia.
Se Uncharted IV era "Indiana Jones e l'ultima crociata" questo è senza dubbio "I predatori dell'Arca perduta" o della zanna perduta.
Le modifiche apportate in quasi ogni comparto sono a dir poco pregevoli e sembrano assolutamente a loro agio, l'estromissione di Druckman alla sedia della regia ha permesso al devteam di scandire con i ritmi giusti ogni pezzo della storia e allo stesso modo di infilare il pezzo "Alla Uncharted" senza tediare il giocatore e senza farlo sembrare sempre troppo deferente al progenitore.
A termine di The Lost Legacy si ha un leggero senso di spaesamento: ma siamo sicuri di non aver giocato ad Uncharted 5? A me il dubbio è sorto.