Come si vede, l'enorme espansione delle conoscenze ha reso quasi impossibile esprimersi senza dare adito a contraddittorio. Si è raggiunta una tale quantità di nozioni, che ognuno, anche nel suo campo, ha delle lacune, e paradossalmente si dovrebbe star zitti la maggior parte del tempo, visto che per dire una frase che non sia bollabile come pura opinione personale bisognerebbe limitarsi a soggetto e predicato, e facendo attenzione anche in quel caso.
Non potrebbe essere il contrario.
Come ha ricordato Xibal, quello che il sapere ci ha insegnato è che non ne sappiamo abbastanza, e credo che tale umiltà dovrebbe essere la base di partenza per qualunque discussione o teoria.
Credo che personalmente ognuno abbia il diritto sacrosanto di fare una scelta precisa e, si spera, consapevole nel determinare quali sono le proprie convinzioni. In pratica ciascuno sceglie la propria verità e vi si adegua, e ovviamente non guasta recuperare un personale bagaglio culturale di rilievo.
Maxx ha postato la sua visione, molti non sono d'accordo e mi sembra naturale che esprimano le loro perplessità.
A dirla tutta l'atteggiamento "ce l'avete tutti con me" e "finchè non mi dimostrate che non è come ho detto non cambio idea" è abbastanza innaturale da un punto di vista logico e formale. Maxx, hai scritto un messaggio, le affermazioni le hai fatte tu, l'onere della prova spetta a te. Se ti arrocchi sul fondamento: "quello in cui credo e' quello che vedo, quindi le basi sono oggettive sta a voi dimostrare il contrario" ribalti la logica giuridica soffocando potenzialmente qualche buona discussione.
Io personalmente riterrei arrogante basarmi solo su quella che è la mia esperienza, e in definitiva immagino sia della stessa idea anche tu quando parli di tessuti della realtà alternativi (di cui ovviamente non puoi fare esperienza diretta in nessun modo).
Arrivando invece al discorso sulla vita iniziato da Dan: anche il fatto che su Marte non ci sia vita è un'assunzione che parte da basi strettamente umane, fondate sulla scienza umana. Magari la vita c'è già o ci sarà in futuro, una vita che semplicemente attualmente non possiamo capire, identificare o concepire. Chiaro bisognerebbe decidere a priori se rimanere su un piano immanente o trascendere l'esperienza fisica e scientifica consolidata.
Ti affidi alla scienza quando dici che la vita in certe condizioni non è possibile, però parli anche di piani esistenziali o spirituali che con la scienza c'entrano (ancora) poco.