Autore Topic: Next gen - chi la vuole?  (Letto 12365 volte)

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Offline Nihilizem

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #60 il: 26 Nov 2013, 21:40 »
No, perché su PS2 io mica giocavo online. Poi ho comprato il 360 e ho iniziato a giocare online. Giocare contro la CPU e giocare contro avversari umani sono due cose completamente diverse, mica come passare da 720p a 1080p (riccardonata). Adesso se voglio giocare online a FIFA o SF posso tranquillamente tenermi la console vecchia. Anzi, DEVO tenermi la console vecchia, perché alcuni giochi su next-gen manco escono.

Non ho onestamente capito l'obiezione scusami, almeno rispetto alla posizione che portavo avanti. Ciò che intendo dire è che non ci si può basare sulla presenza o meno di software di qualità sulle macchine della precedente generazione per determinare se la next-gen sia o meno utile. Ad ogni generazione si può esprimere un'obiezione simile, è quindi qualcosa che non si può imputare nello specifico a questa transizione.

La fisica comunque conta fino a un certo punto quando devi sviluppare dei GIOCHI e non delle mere simulazioni della realtà. I picchiaduro hanno zero fisica, zero aderenza al mondo reale (per tacere di un Ikaruga o un DoDonPachi) e hanno molto più gameplay e profondità del 99% dei giochi in circolazione. Ma il core gamer medio non li conosce ergo non può saperlo. Sono 10 anni che si parla di fisica ma i giochi più belli sul mercato di fisica ne hanno sempre poca e hanno un'aderenza alla realtà pressoché inesistente (vedi Super Mario, vari titoli indie o i succitati picchiaduro).
Non penso che la fisica sia utile a qualsiasi gioco, ma è indubbio vi siano giochi che ne fanno un uso approfondito, creando meccaniche profonde ed appaganti. Half Life 2 su tutti.
L'obiezione che muovi potrebbe essere mossa a qualsiasi altro elemento che può aiutare a costruire un gioco. L'intelligenza artificiale conta fino ad un certo punto. la grafica conta fino ad un certo punto, l'online conta fino ad un certo punto. Eppure per ogni elemento vi sono giochi che lo sfruttano facendone non solo un punto di forza, ma anzi imprescindibile.
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Offline The Fool

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #61 il: 26 Nov 2013, 21:51 »
Tu hai detto che restare su PS2 è come restare su PS3, be' NO perché PS3 ha rivoluzionato davvero il modo di giocare ai videogiochi. L'online ha resuscitato un intero genere morto e sepolto e tiene in vita FPS e altri titoli che senza multiplayer sarebbero inutili. Pensi che CoD e FIFA servirebbero a qualcosa, senza multiplayer online?

Io tutta 'sta fisica complessa nel multiplayer degli FPS non la vedo, mi sembrano titoli molto arcade.
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Offline Nihilizem

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #62 il: 26 Nov 2013, 21:58 »
No, il mio punto è che per qualsiasi generazione può valere la scusa "Ma tanto ho ancora giochi per le vecchie consoles, non ho bisogno della next-gen".
Online o meno, avrei potuto benissimo passare questi ultimi 7 anni a riscoprire e giocare solo roba PS2 e PS1.

Che poi ogni nuova generazione introduca cose non possibili precedentemente è il punto di vista che porto avanti dall'inizio di questa discussione.

Quanto alla fisica, dove per fisica non intendo una fisica "reale" ma coerente, e la sua importanza in alcuni giochi, la cosa mi pare talmente lapalissiana da non sentire onestamente il bisogno di continuare questo batti e ribatti.
Molti giochi non hanno bisogno di funzionalità online, mica significa che sia qualcosa di irrilevante. Ecco, lo stesso vale per la fisica e mille altre features.
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Offline Giobbi

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #63 il: 26 Nov 2013, 22:29 »
é che secondo me causa internet giochi scaricabili pc steam etc NELL'INSIEME
non si riesce a considerare il passaggio attuale su ps xbox come un salto generazionale, o almeno non riescono più a farlo credere come tale.

Diverso al momento per il Wii - WiiU dove aldilà del nome il passaggio grafico tecnologico é evidente ma qui entrano in gioco altri Mii fattori tipo ipad.

Sony-MS ricorda più ds-3ds, dove il salto NON c'é stato e c'han provato aggiungendo il 3D ma é solo una piccola feature in più.

Quindi il passaggio effettivo ci sarà con titoli atti a dimostrarlo, ma la presenza di steam etc. rende il tutto meno evidente, anzi si vede che é forzato, che sono etichette inventate dai produttori.

In sostanza l'utente informato sa che la definizione di next gen é una sòla (nel senso che su steam gira eguale o meglio, cito steam perché é un modo consolizzato di intendere il pc), e magari informa il disinformato.

Offline The Fool

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #64 il: 26 Nov 2013, 23:01 »
No, il mio punto è che per qualsiasi generazione può valere la scusa "Ma tanto ho ancora giochi per le vecchie consoles, non ho bisogno della next-gen" Online o meno, avrei potuto benissimo passare questi ultimi 7 anni a riscoprire e giocare solo roba PS2 e PS1
Ma tu giochi online o offline con esseri umani senzienti? Tagliamo corto perché qui parliamo due lingue diverse. Sto parlando con gente che mette l'online sullo stesso piano dei 1080p. Se giocate solo in single player grazie al cavolo che per voi cambia zero, ma oggettivamente c'è un abisso tra un paio di pixel in più e l'aggiunta del multiplayer con tutte le features online del caso (leaderboards, multiplayer asincrono, extra, DLC e quant'altro).

Guarda in un deathmatch classico c'è poca o zero fisica. Nei picchiaduro c'è zero fisica. Negli sportivi c'è la fisica della palla, non roba eccessivamente complessa.
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Offline The Fool

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #65 il: 26 Nov 2013, 23:06 »
Se non altro il Wii U ha aggiunto l'HD, rispetto al Wii. Ma su 360 l'HD già c'è.
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Offline Zoto

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #66 il: 27 Nov 2013, 09:03 »
I vantaggi di una nuova gen non sono pero' solo audiovisivi (anche se questi aspetti ovviamente sono il traino al cambiamento). Nel passaggio a Xbox prima e Xbox 360 poi, per esempio il salto vero e' stato relativo al multiplayer e ad un servizio online che era senza precedenti su console (e lo e' ancora a dire il vero). Altro aspetto il controller.
Uno degli aspetti a cui guardo con maggior interesse sulla PS4 (console per ora indiziata ad entrare in casa mia) riguarda proprio come Sony riuscira' a migliorare/ottimizzare il suo servizio online. L'altro e' relativo al DS4.

Per cio' che riguarda la grafica, il primo traguardo sara' di garantire il 60fps a 1080p come standard de facto, particolarmente in quei giochi che ne traggono piu' beneficio (FPS e racing).
Il secondo traguardo sara' rendere ''vivi'', ''pulsanti'' e ''credibili'' i mondi di gioco. Ad oggi, un COD o un Battlefield su console, per quanto ricchi di texture o di dettagli, appaiono cmq un po' cartonati e finti, se confrontati alle controparti PC e alle situazioni reali che dovrebbero rappresentare. In una parola, appaiono ancora finti, vuoti, come dei set scenografici.

Offline Nihilizem

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #67 il: 27 Nov 2013, 22:30 »
Ma tu giochi online o offline con esseri umani senzienti? Tagliamo corto perché qui parliamo due lingue diverse. Sto parlando con gente che mette l'online sullo stesso piano dei 1080p.
Non ho ben capito perché mi quoti allora, visto che come da tu stesso detto non parliamo nemmeno delle stesse cose. Sei partito da un mio post per imbastire una discussione sull'online di cui capisco il senso ma francamente non il fine, nel contesto della discussione.

Per cio' che riguarda la grafica, il primo traguardo sara' di garantire il 60fps a 1080p come standard de facto, particolarmente in quei giochi che ne traggono piu' beneficio (FPS e racing).
Onestamente, sono tra quelli che pensano che non sarà questa la generazione in cui si affermerà quello standard. Anzi, ad un certo punto ci saranno giochi che spingeranno talmente in là il limite da retrocedere fino ai 720p/30fps. Se va bene.
E altri titoli saranno semplicemente poco ottimizzati.
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Offline The Fool

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #68 il: 27 Nov 2013, 23:45 »
Ma ci fai o ci sei? Non è questione di software di qualità, è che su PS2 avevi dei pesanti limiti posti su quel software che su PS3 non hai. Restare su PS2 significava rimanere a giocare offline come un pirla contro la CPU, mentre oggi questo discorso non vale. Se rimango su PS3 non solo ho software di qualità ma ho le stesse features della PS4. E' chiaro adesso o devo fare un disegno? Cristo questo forum sta diventando un legno alieno.
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Offline Nihilizem

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #69 il: 28 Nov 2013, 00:02 »

Rispondevo a questo post di The Dude, in particolare quando dice "Ma c'è ancora da giocare su queste vecchie console, imho." come ragione per cui la next-gen potrebbe non essere così attesa.
Cosa assolutamente ragionevole, ma che dicevo può valere per qualsiasi generazione videoludica.
E tu te ne salti fuori con diatribe sulla presenza o meno dell'online che nessuno ha sollevato, riuscendo a tirar fuori un polverone dal nulla.
E sarei io quello che ha bisogno di un disegnino.
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Offline Turrican3

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #70 il: 28 Nov 2013, 14:57 »
Il che è ironico, se me lo permetti, visto che il salto da SMW a Super Mario 64 è stato in fin dei conti figlio di un ulteriore salto tecnologico, lo stesso che secondo te non serve.

(ne approfitto per una precisazione: non credo di aver detto che il salto tecnologico non serve, semmai che possa essere secondario come importanza rispetto ad altre cose che reputo vitali in un videogioco)

E' quello che intendo dire. Secondo me, "lamentarsi" che non vi sia mai più stato un salto pari a quello dal 2D al 3D è come lamentarsi che al cinema non vi mai più stato un salto pari a quello dal muto al sonoro. [...] Semplicemente vi sono traguardi tecnologici che superano in entità tutti gli altri, per la loro stessa natura.

Sì, questo lo condivido.
Tuttavia il discorso cinematografico è interessante per imbastire un parallelo: la mia attuale visione del problema infatti mi porta infatti ad un paragone di natura leggermente diversa.

E allora rilancio: pensare che i miglioramenti tecnologici di per sè consentano la creazione di videogiochi migliori è come dire che la "vecchia" trilogia di Star Wars sta sotto alla "nuova"-prequel grazie all'uso massiccio, in quest'ultima, della computergrafica.

Più in generale, oggi disponiamo di tecnologia in abbondanza a prezzi tutto sommato ridicoli (ho un'età che mi consente di ricordare il glorioso Commodore64 a circa 800mila lire: il prezzo di Playstation4 in vendita da stanotte, e tralasciamo l'inflazione!) ma è l'uso che se ne fa a determinare la mia generale (in)soddisfazione.

Mi reputo un tipo abbastanza pragmatico, ragion per cui, con anni di percentuali stratosferiche di mirabilanti promesse che NON si sono concretizzate, faccio fatica a non mostrarmi insofferente di fronte all'ennesimo giro di marketing.

Ad esempio...

Citazione
Quanto al discorso dell'avanzamento tecnologico, non lo collego a discorsi sulla risoluzione o sul framerate. Voglio dire, è chiaro che se un gioco è a 1080p/60fps va benissimo

...il framerate.

Ignoriamo pure il salto, abbastanza inutile, all'alta definizione (intendiamoci, ormai l'HD è tra noi e ce la teniamo, ma chissà quali meraviglie avrebbero potuto sfornare macchine di classe PS3/360 se avessero dovuto gestire "solo" i pixel delle TV a definizione standard), ma il fatto che ancora oggi il puntare su un frame rate elevato sia una questione ludico-filosofica più che strettamente tecnica dovrebbe dirla lunga su quale sia il reale impatto sui videogiochi della tecnologia, e soprattutto i limiti che il mercato impone a quest'ultima.

Insomma dal mio punto di vista non c'è il minimo dubbio che tra risoluzione e frame rate il parametro che ha un concreto riscontro pratico/ludico (e che quindi, idealmente, produttori e consumatori dovrebbero pretendere) sia il secondo.

Ma quasi sempre quello che fa vendere più giochi è il primo. :)

Citazione
Mi riferisco piuttosto ad elementi come la fisica, l'Intelligenza Artificiale, la credibilità di mondi e personaggi, la persistenza delle azioni del giocatore nel mondo di giocatore, la possibilità che si crei un gameplay emergente grazie ad una più rifinita definizione delle regole intorno alle quali è costruito un gioco.
[...]

Mi piacerebbe che fosse così semplice (e tralasciamo il fatto che io NON sono convinto che la strada per dei giochi migliori sia quella di creare delle simulazioni quanto più possibile realistiche: perchè a ben pensarci è questo che "chiedi") ma la realtà delle cose è che dobbiamo scontrarci con due problemi enormi.

Il primo è quello dei costi: tutte queste cose hanno un prezzo, e per quanto ci scappi sempre il ritocchino verso l'alto dei giochi e/o altri strumenti per monetizzare con facilità, non è realistico pensare che li si possa far crescere all'infinito. Il mercato ha pagato a carissimo prezzo i forecast fuori dal mondo di tanti, troppi dirigenti: questa strada porta verso il collasso del sistema.

E poi il secondo, quello forse più di peso: ammesso e non concesso che si riesca a rifinire meglio i giochi come desidereresti, ce l'abbiamo un'utenza sufficientemente ampia che giustifichi questo tipo di investimento? Questo anche senza tener conto del livello del videogiocatore medio in caduta libera (cioè signori, qui abbiamo giochi con un livello di sfida che quasi si completano da soli, altro che maggiore complessità / realismo... o ancora, che senso ha sviluppare un'AI super-affinata, in un mondo che spinge sempre più sulla connettività online e che quindi può offrire degli avversari umani con immane facilita?)

Non lo so, forse il mio modo di vedere le cose risente dell'età (40 anni, di cui oltre 30 spesi appresso a questo fantastico passatempo) ma in tutta onestà trovo ci si concentri troppo su aspetti del videogioco che reputo secondari, tralasciandone altri a mio parere molto più sostanziali... e si finisce così per riproporre sempre la solita minestra, solo un pelino abbellita esteticamente.

La domanda è allora: dobbiamo forse restare tutta la vita con il VIC20?

Chiaramento NO. Tuttavia, ribadisco, negli ultimi anni trovo che gli sforzi profusi sul versante tecnologico non siano stati proporzionali alle ricadute sul piano meramente ludico. Ho bisogno di giochi che sappiano stupirmi un po' più spesso, l'orgasmo per gli occhi è, appunto, un orgasmo: e dura poco.
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Offline Nihilizem

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #71 il: 28 Nov 2013, 20:04 »
Mi piacerebbe che fosse così semplice (e tralasciamo il fatto che io NON sono convinto che la strada per dei giochi migliori sia quella di creare delle simulazioni quanto più possibile realistiche: perchè a ben pensarci è questo che "chiedi") ma la realtà delle cose è che dobbiamo scontrarci con due problemi enormi.

In realtà non è esattamente ciò che intendo. Penso che alcuni generi/giochi beneficino indubbiamente di un maggior grado di realismo. Che so io, magari i simulatori. Ma non è esattamente questa l'esperienza che cerco.
In realtà, più che il realismo cerco la coerenza interna al singolo videogioco. E questo può valere per la fisica, l'intelligenza artificiale, le reazioni del mondo di gioco alle sollecitazioni. Penso che un gioco possa ad esempio avere sue leggi fisiche che non necessariamente debbano rispecchiare quelle del nostro mondo, ma che abbiano una loro coerenza interna che aiuti l'immedesimazione ed agisca essa stessa da meccanismo videoludico.

In generale, continuo a pensare che si maggiore potenza computazione sia uno dei fattori che aiutano il videogioco a migliorare. Ma questo non è evidentemente un discorso assoluto. Non penso valga per qualsiasi gioco, e non penso valga per qualsiasi uso di questa tecnologia. E sopratutto, è un discorso che scindo da quello meramente estetico/cosmetico.
Per quanto ci si possa sentire un pochino disillusi o sfibrati da anni o decenni di esperienze raramente realmente significative, credo si possa tutti concordare che, di fatto, spesso nuove macchine hanno portato nuove esperienze che prima non erano banalmente possibili. Il che non significa naturalmente che queste siano migliori di altre, ma sono un tassello in più nel mosaico di quello che si può fare in un videogioco.
Per dire, Shadow of the Colossus è un titolo che è stato possibile perché si è raggiunti un progresso tecnologico che ha permesso di creare qualcosa di così maestoso e, mi si passi il gioco di parole, titanico.
Non era possibile su PS1 per dire.

Il tuo paragone con  il cinema è corretto, ma penso comunque che il videogioco sia una delle forme espressive che più risente dei limiti tecnologici e più è confinato tra i limiti di quello che in un determinato hardware è possibile.
E' evidente che quando questi limiti si ampliano la maggior parte dei creatori non farà nessun uso dei maggiori mezzi a disposizione o si limiterà ad usarli per semplicemente per permettere di vedere sempre meglio cose sempre più brutte, rubando a non so chi una felice battuta sull'HD.
Ma ciò non impedirà che vi saranno invece altri creativi che di queste risorse faranno uso. Spesso un uso non ottimale, o del tutto riuscito, ma che spesso spingerà più in là l'asticella.
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Offline Zoto

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #72 il: 29 Nov 2013, 01:55 »
Mi piacerebbe che fosse così semplice (e tralasciamo il fatto che io NON sono convinto che la strada per dei giochi migliori sia quella di creare delle simulazioni quanto più possibile realistiche: perchè a ben pensarci è questo che "chiedi") ma la realtà delle cose è che dobbiamo scontrarci con due problemi enormi.

In realtà non è esattamente ciò che intendo. Penso che alcuni generi/giochi beneficino indubbiamente di un maggior grado di realismo. Che so io, magari i simulatori. Ma non è esattamente questa l'esperienza che cerco.
In realtà, più che il realismo cerco la coerenza interna al singolo videogioco. E questo può valere per la fisica, l'intelligenza artificiale, le reazioni del mondo di gioco alle sollecitazioni. Penso che un gioco possa ad esempio avere sue leggi fisiche che non necessariamente debbano rispecchiare quelle del nostro mondo, ma che abbiano una loro coerenza interna che aiuti l'immedesimazione ed agisca essa stessa da meccanismo videoludico.

In generale, continuo a pensare che si maggiore potenza computazione sia uno dei fattori che aiutano il videogioco a migliorare. Ma questo non è evidentemente un discorso assoluto. Non penso valga per qualsiasi gioco, e non penso valga per qualsiasi uso di questa tecnologia. E sopratutto, è un discorso che scindo da quello meramente estetico/cosmetico.
Per quanto ci si possa sentire un pochino disillusi o sfibrati da anni o decenni di esperienze raramente realmente significative, credo si possa tutti concordare che, di fatto, spesso nuove macchine hanno portato nuove esperienze che prima non erano banalmente possibili. Il che non significa naturalmente che queste siano migliori di altre, ma sono un tassello in più nel mosaico di quello che si può fare in un videogioco.
Per dire, Shadow of the Colossus è un titolo che è stato possibile perché si è raggiunti un progresso tecnologico che ha permesso di creare qualcosa di così maestoso e, mi si passi il gioco di parole, titanico.
Non era possibile su PS1 per dire.

Il tuo paragone con  il cinema è corretto, ma penso comunque che il videogioco sia una delle forme espressive che più risente dei limiti tecnologici e più è confinato tra i limiti di quello che in un determinato hardware è possibile.
E' evidente che quando questi limiti si ampliano la maggior parte dei creatori non farà nessun uso dei maggiori mezzi a disposizione o si limiterà ad usarli per semplicemente per permettere di vedere sempre meglio cose sempre più brutte, rubando a non so chi una felice battuta sull'HD.
Ma ciò non impedirà che vi saranno invece altri creativi che di queste risorse faranno uso. Spesso un uso non ottimale, o del tutto riuscito, ma che spesso spingerà più in là l'asticella.

Condivido sia Nihilizem che Turrican anche perche' esprimono concetti complementari, pur da punti di vista leggermenti diversi.
Nel senso che il salto tecnologico serve quando diventa facilmente percepibile. Quando porta innovazioni/migliorie ai vari aspetti del videogioco per cui tutto cio' che c'era prima diventa immediamente obsoleto.

Avete citato Super Mario 64 come paradigma, ma se vogliamo vedere nelle due passate gen cmq abbiamo sempre avuto dei giochi di lancio che settavano uno stacco netto con quanto c'era stato prima (parlo di Xbox e 360, visto che ho avuto quelle):
- Halo al lancio della prima Xbox
- PGR3 al lancio della 360

Su Halo non ce' bisogno di parlarne, e' stato il titolo che ha portato gli FPS a pieno titolo su console, con una loro piena dignita'.
PGR3 non verra' ricordato per essere un capolavoro, ed era un gioco con molte luci e ombre, ma ricordo ancora chiaramente quando l'ho provato per la prima volta. Il senso di stacco dalla gen precedente (dato dal mix di grafica dettagliatissima, sonoro riuscito, effetto blur ad accentuare il senso di velocita', interni curatissimi) era lampante. Quel giorno la ''allora nextgen'' mi ha venduto la 360 senza se e senza ma (anche se l'ho acquistata qualche tempo dopo).

Sinceramente non so se la next-gen che sta iniziando abbia tuttora dei titoli di lancio in grado di farti comprare la console (non ho provato ancora ne' FM5 ne' KZ). Sui servizi online mi sembra che entrambe non offrano ancora nulla di particolarmente diverso dalla current gen.
« Ultima modifica: 29 Nov 2013, 03:18 da Zoto »

Offline Turrican3

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #73 il: 29 Nov 2013, 11:44 »
In realtà non è esattamente ciò che intendo. [...]
In realtà, più che il realismo cerco la coerenza interna al singolo videogioco.

Questa è una critica che faccio mia: ad esempio, in un titolo in cui hai a disposizione un lanciafiamme si dovrebbe avere la possibilità di distruggere qualsiasi oggetto in legno, ad esempio una porta.

Spesso questo non accade, e la "credibilità" di certe meccaniche / ambientazioni viene meno IMHO.

Va detto comunque, ad onor del vero, che per natura qualsiasi elaboratore è limitato: i compromessi sono all'ordine del giorno, e forse entra più in gioco l'abilità dei designer nel nasconderli o minimizzarli.

Citazione
Per quanto ci si possa sentire un pochino disillusi o sfibrati da anni o decenni di esperienze raramente realmente significative, credo si possa tutti concordare che, di fatto, spesso nuove macchine hanno portato nuove esperienze che prima non erano banalmente possibili. [...]
Per dire, Shadow of the Colossus è un titolo che è stato possibile perché si è raggiunti un progresso tecnologico che ha permesso di creare qualcosa di così maestoso e, mi si passi il gioco di parole, titanico.
Non era possibile su PS1 per dire.

Espanderò il concetto nel quote successivo (anche perchè va a toccare ben altri aspetti), ma non posso non ricordare in questa sede che abbiamo visto il voxel sul C64. o_O

Più in generale, avendo nel mio background ludico-culturale gli anni d'oro della demoscene Amiga nonchè gli anni della maturità di questa storica piattaforma, anche in seguito al fallimento di Commodore, sono dell'idea che qualsiasi hardware spremuto a fondo possa letteralmente fare miracoli. E tenendo a mente la premessa di cui sopra, non sono così sicuro che PS360 abbiano dato tutto quello che potevano dare.

Cionondimeno...

Citazione
Il tuo paragone con  il cinema è corretto, ma penso comunque che il videogioco sia una delle forme espressive che più risente dei limiti tecnologici e più è confinato tra i limiti di quello che in un determinato hardware è possibile.
[...]
Ma ciò non impedirà che vi saranno invece altri creativi che di queste risorse faranno uso. Spesso un uso non ottimale, o del tutto riuscito, ma che spesso spingerà più in là l'asticella.

...il fulcro del problema risiede probabilmente qui.

Ovvero nel fatto che, a mio modestissimo parere, la creatività in un media come il videogioco (ed in generale in tutti quelli ad altissimo budget) è frenata pesantemente da considerazioni di natura commerciale, di gran lunga più rilevanti sul prodotto finito rispetto alle limitazioni tecnologiche.

Possiamo anche sostenere insomma che PS360 siano state sfruttate al massimo delle loro possibilità (ne dubito, come detto sopra) ma non credo sia ragionevole affermare che su macchine di quella classe non sia più possibile proporre dei concept innovativi / interessanti.

Sfortunatamente è un circolo vizioso dal quale si fa fatica ad uscire.

Avete citato Super Mario 64 come paradigma, ma se vogliamo vedere nelle due passate gen cmq abbiamo sempre avuto dei giochi di lancio che settavano uno stacco netto con quanto c'era stato prima (parlo di Xbox e 360, visto che ho avuto quelle):
- Halo al lancio della prima Xbox
- PGR3 al lancio della 360

Su Halo non ce' bisogno di parlarne, e' stato il titolo che ha portato gli FPS a pieno titolo su console, con una loro piena dignita'.

Se parliamo di FPS e bon credo che Goldeneye sia da individuare come pioniere dell'FPS consolaro più di Halo... al titolo di Microsoft, o meglio ancora al suo seguito, riconoscerei invece un altro merito, quello di aver regalato la popolarità - più che al "solo" FPS - al FPS multiplayer online (sempre in ambito console) che poi è definitivamente esploso con Call of Duty nell'attuale generazione.

Su PGR3 non saprei invece, a mio parere già i Gran Turismo di era PS2 si erano molto, molto avvicinati al fotorealismo... non me la sento di parlare di stacco netto, con l'ovvia esclusione della risoluzione video.
« Ultima modifica: 29 Nov 2013, 11:54 da Turrican3 »
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Offline Zoto

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Re: Next gen - chi la vuole?
« Risposta #74 il: 29 Nov 2013, 16:34 »
Avete citato Super Mario 64 come paradigma, ma se vogliamo vedere nelle due passate gen cmq abbiamo sempre avuto dei giochi di lancio che settavano uno stacco netto con quanto c'era stato prima (parlo di Xbox e 360, visto che ho avuto quelle):
- Halo al lancio della prima Xbox
- PGR3 al lancio della 360

Su Halo non ce' bisogno di parlarne, e' stato il titolo che ha portato gli FPS a pieno titolo su console, con una loro piena dignita'.

Se parliamo di FPS e bon credo che Goldeneye sia da individuare come pioniere dell'FPS consolaro più di Halo... al titolo di Microsoft, o meglio ancora al suo seguito, riconoscerei invece un altro merito, quello di aver regalato la popolarità - più che al "solo" FPS - al FPS multiplayer online (sempre in ambito console) che poi è definitivamente esploso con Call of Duty nell'attuale generazione.

Su PGR3 non saprei invece, a mio parere già i Gran Turismo di era PS2 si erano molto, molto avvicinati al fotorealismo... non me la sento di parlare di stacco netto, con l'ovvia esclusione della risoluzione video.

FPS e' multiplayer. Goldeneye era un ottimo FPS, ma il movimento multiplayer (locale) che si e' sviluppato con Halo e' stato qualcosa che manco la MS si aspettava in tali proporzioni (avevo letto un'intervista ad un PR MS ai tempi sull'argomento). In questo Halo e' stato una pietra miliare, forse (direi sicuramente ma lo tengo come opinione soggettiva) anche piu' del 2 che ha abbracciato l'online. Perche' a quel punto erano gia' usciti altri FPS su Xbox con una buona comunita' online (Counterstrike per esempio).

PGR3...il senso di "esserci", la frenesia che suscitava, non aveva niente a che vedere con la compassata esperienza che GT offriva (e purtroppo offre tuttora). GT puo' mirare al fotorealismo, ma se poi le gare fra bolidi da 500 cavalli regalano la stessa andrenalina di prendere la propria utilitaria per andare in chiesa la domenica mattina...beh...

Per entrambi il commento tecnico lascia lo spazio al commento emotivo. Nel senso che alla fine l'importante e' quanto il medium riesca a toccarci le corde emotive.
« Ultima modifica: 29 Nov 2013, 16:40 da Zoto »