Il tentativo di incanalare tutto e far sì che ci sia UN negozio online, UN serivizo di posta, UN sistema di messaggistica è per me estremamente preoccupante e da combattere. Una cosa è la semplificazione, un'altra il tentativo di costruire un monopolio.
Mah francamente non lo vedo come un grosso problema. Ad esempio se su iPad c'è solo safari NON è un problema perché al 99% della gente non viene nemmeno in mente di usare un altro browser. Ovviamente dando per scontato che Safari rimanga comunque aderente agli standard altrimenti si fa la fine di IE.
Idem la posta: c'è il client di default, dov'è il problema? Anche qui, al 99% della gente va bene così anche perché è un client decente. Non mi sembrano questi i problemi di "libertà".
Già con i sistemi di messaggistica siamo oltre dato che sull'app store c'è di tutto, e sono convinto che man mano che si andrà avanti potremmo anche avere client di posta e forse anche browser alternativi.
L'unico problema potrebbe essere il monopolio, ma non credo ci troveremo mai più nella situazione "microsoft anni 90/2000".
La faccenda del porno è una fregnaccia: Sull'App Store (come PSN, Xbox Live ecc) non si possono mettere robe pronografiche. E' un limite? imho no, apri il browser e vai dove vuoi.
Ecco sarebbe stato un limite alla libertà dell'utente un filtro del browser non disattivabile sul porno, ma chiaramente sarebbe da pazzi.
Alla fine sono d'accordo con pierre, la gente non sa usare il computer, sa fare 2-3 cose standard. Con iPad potrebbero paradossalmente avere più controllo su tutto anche se in realtà le possibilità sono più limitate.
MA poi nessuno parla del pregio principale dell'App Store: i micropagamenti. Sta cosa ha cambiato il mercato dei piccoli sviluppatori, che ora possono fare una caterva di soldi vendendo applicazioni a 79cent. Hanno risolto la pirateria (almeno il grosso), hanno risolto il problema della sopravvivenza dei piccoli sviluppatori, hanno risolto il problema della visibilità dei programmi e della loro pubblicità.
E sono tutte cose estremamente positive per l'utente, se gli serve un programma sa dove cercarlo, come cercarlo e come installarlo.
C'è un ritorno al fervente "garage development" come nei primi anni dei computer