La prima applicazione della tecnologia sarà rivolta a chi ha problemi motori, paraplegici in primis.
È un ambito in cui esistono già varie applicazioni, ma uno strumento simile, in mano a una persona con risorse simili, potrebbe veramente cambiare la vita di tante persone sfortunate.
In quest’ottica, le applicazioni per gli arti robotici, o per usare il link per bypassare il danno alla colonna vertebrale, non dovrebbero richiedere nessuna operazione di write-in, ma solo di lettura degli impulsi. Quindi non è di per sé una visione troppo futuristica.