Copio e incollo una mail di Ortolani dalla ML del ratto
"
Partiamo da Parma con calma,alle 9 di mattina.
A bordo della mitica Twingo color senape siamo Alain, l'uomo svizzero che
ha fatto capitolare Tamara Donà, Dario,l'uomo che mi ha tagliato i capelli
(è il mio parrucchiere...sapete..noi vips amiamo portare con noi uno staff
di persone che si occupino del nostro aspetto finto-trasandato...)e
Jessica,la figlia di Dario, lettrice di manga e unico motivo per cui Dario
ha accettato di venire a Lucca ad accompagnarla nella sua prima esperienza
di fiera del fumetto.Jessica ha 14 anni e legge gli stessi manga per
ragazzine che leggo io,che di anni ne ho a momenti 37 e non sono più una
ragazzina,ormai.
Piove verso il passo della Cisa e continua fino a Lucca.
Ci fermiamo verso le 10 e qualcosa in un autogrill prima di Santo Stefano e
spezziamo la fame con una bella brioscia con il fischio.Mentre rientriamo in
auto,una coppia di ragazzi mi si avvicinano sorridendo e indicandomi mi
dicono "leo ortolani...tu...tu sei leo ortolani..."
Sono fottuto.Mi guardo intorno.Se supero con un balzo la Tuingo e raggiungo
la foresta della Lunigiana posso ancora farcela.Conosco quella maledetta
foresta,l'ho attraversata un luglio di molti anni fa con Larry e Dillinger e
non è piacevole,ma posso sempre...
"Siamo tuoi fan!Ti abbiamo visto a Cremona!"
Non sono creditori.Per stavolta mi è andata bene,ma per quanto,ancora?...
Proseguiamo verso la città delle nuvolette,che per l'occasione è sovrastata
da nuvoloni pazzeschi,che riversano fiumi di parolacce su una infernale
gironda di auto che tenta di arrivare al palazzetto...ma all'improvviso un
raggio di sole squarcia il velo grigio delle nubi e illumina un'auto che fa
retromarcia per scendere dal marciapiede davanti all'Esselunga(supermercato
vicino alla fiera)e andare via.Al grido di "Dio lo vuole" Mi arrampico con
tutte e 4 le gomme su un cordolo di 15 centimetri e conquisto il mio posto a
Lucca!ahahahahahahahah
Arriviamo davanti al porchettaro ,quello che,attraversando la strada ci si
trova sulla sinistra del parcheggio davanti alle tensostrutture.
Con i miei potenti mezzi di vips telefono ai ragazzi della Panini ordinando
"4 pass per entrare,svelti!"
-Chi sei caro?
Mi rispondono
"Sono Colui!" dico io,facendo la voce da vips
-Ascolta,c'è un sacco di lavoro,qua,mica possiamo stare a giocare,neh?
"Vabbè...sono leo!"
-CHI?
-
Poi ridono
E riattaccano.
No,scherzo,non è successo così ma sarebbe stato divertente.Invece il buon
Matteo Fornasiero mi avvisa che potrà fare entrare me e un altro al
massimo,che lì c'è un controllo spietato ai cancelli,la gente è impazzita,ci
sono i carabinieri che ti guardano male mentre passi "Un altro di quei
pidocchiosi di fumettisti..un altro sporco lettore di mmm.."
E così Dario capitola:Noi andiamo a fare i biglietti,ci vediamo
dopo,dentro.Lui e Jessica si fermano ancora dal porchettaro e mentre con
Alain mi dirigo verso l'entrata percorro tutta la coda e mi rendo conto"MIO
DIO!",come in un film di John Holmes,della sua effettiva lunghezza!
Entriamo.In un caos di ombrelli,pioggia,cani da guardia tenuti a malapena al
guinzaglio da feroci controllori in divisa nazista (cosplay?) e controllo
del codice a barre del biglietto,come in un allucinante versione di
Matrix,le pietose mani dei ragazzi della Panini ci afferrano e ci buttano
dentro.
Fuori,come nei migliori film sui campi di concentramento, un serpentone di
persone si snoda,si contorce e sibila,premendo sui cancelli per passare,solo
sotto a minaccia dei pungoli elettrici,rabbiosamente si ritrae per pochi
istanti,mormorando "tesssoooroooo"...
A quel punto succede.
Ho appena salutato Ade Capone(un incontro commovente che la gente intorno un
pò piangeva,un pò applaudiva,come nel finale di Ufficiale e Gentiluomo) che
mi suona il cellulare.
Dario.
"Non fanno entrare più nessuno!"La voce rotta dalla disperazione di una coda
sotto la pioggia beffarda.
Panico.
Sono in auto con me,sono i miei uomini.Come faccio ad abbandonarli?Cerco
disperatamente una soluzione,ma anche allo stand della Panini dichiarano la
loro impotenza di fronte alla catastrofe.
Mi racconterà in seguito,un mio collega e amico, Fabio Mantovani,che alle
biglietterie avevano esaurito i biglietti!!!
Risultato:nessuno poteva più entrare.
Fuori,sotto gli occhi sgomenti di un parrucchiere e di sua figlia,in due
punti del serpentone scoppiano risse.Chi cade,viene divorato dagli altri.
Non potevo fare niente per salvarli,a meno di...
A meno di...
di..
Ho salutato tutti,ho ringraziato,ho recuperato l'amico svizzero e siamo
usciti.
Dopo due ore di viaggio, dopo nemmeno 40 minuti di fiera del fumetto, la
Tuingo levava gli ormeggi,scendeva dal cordolo e puntava la prua nuovamente
verso Parma.
Fabio mi ha raccontato che la situazione è degenerata al punto che la
polizia avrebbe caricato le persone all'esterno,per disperderle.
Viva Lucca!
leo mogissimo"