La seconda stagione prosegue ai livelli della prima. È più intima e crepuscolare, del resto la caduta di un impero non può procedere a briglia sciolta come la sua ascesa. Wagner Moura si conferma straordinario, rende benissimo la "rabbia ruspante" del personaggio, le sue sfumature e la sua fisicità.
Grande merito va anche alla produzione per la scelta di Padilha e per aver mantenuto buona parte dei dialoghi in spagnolo, per rendere il racconto più fedele alla cultura locale e ridurre l'effetto patinato delle produzioni americane ambientate in paesi esteri.
Ho riso molto quando Pablo si fa crescere barba e capelli e nessuno lo riconosce perché è uguale a Vitoiuvara.