Alcuni punti chiave descritti nell'editoriale:
-Metalmark continuera' a collaborare. Rimarranno sue la posta, AIOMI e piu' in generale l'attitudine verso l'industria nostrana
-Meno contenuti tradotti da EDGE
-Articoli firmati
-Stile maggiormente colloquiale. Non da bambocci ma neanche accademico e distaccato
Meno male che MM c'e'.
Speriamo che i contenuti tradotti siano pochi, ma ottimi.
FINALMENTE! Ora finalmente si puo' parlare di giornalismo videoludico, altro che "Secondo SuperConsole/Videogiochi/Game Pro..."
Qui bisogna vedere quale sara' il risultato finale. Ci sono senz'altro dei modi di scrivere aulici e poco efficaci che potrebbero essere evitati, ma non necessariamente un termine meno comune e' di per se' da cestinare. Vedremo...
Cambiamenti effettivi in questo numero:
-Nuova rubrica: Game Art - Un artwork a tutta pagina
-Eliminata column di Matteo Bittanti
-Eliminata column di Marco Carbone
-Eliminato Studio Profile e Dev Corner
-Eliminato Appunti di Game Design di Alinovi
-Borderline Cafe' ridotta di 2 pagine (niente immagini e niente rubrichine)
Il Bittanti non mi manchera': mi annoiava, principalmente. E, fra l'altro, spesso e volentieri nei suoi scritti riscontravo espressioni poco felici, piu' da paper che da rivista di videogiochi. E, per quanto il livello possa essere elevato, una rivista di videogiochi non e' una pubblicazione accademica e non deve cercare di esserlo. Focus non pubblica paper.
Studio profile, Dev corner e Appunti di GD non mi interessavano, ma piuttosto le avrei ridimensionate o messe in rotazione, comunque erano un valore aggiuntivo.
E per il Bovas' Hard Cafe', finalmente si evitera' di gettare nel cesso una pagina di rivista per box DEL TUTTO inutili come la recensione bimbominkia, quellochenessunosapevadiisapersaperedinonsapere e per una vignetta che, per il livello artistico, meritava al piu' 2 centimetri quadri di spazio. Ogni 6 mesi.
Adesso vedremo se si riuscira' a far cambiar rotta o se una scarsa flessibilita' dei "corretti" schiantera' il tutto.
Certo e' che per 6 euro al mese, tuttora, Game Pro non sara' mai un acquisto a cuor leggero. Probabilmente e' come la PS3, ancora nella fase "Early adopter"