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« Ultimo post da Red Alex il Oggi alle 12:13 »
Io leggo con interesse il parere di tutti, ma continuano a girarmi in testa dei grossi dubbi.
Sono d'accordo sul fatto di supportare gli Ucraini, anche perché è da ingenui pensare che ai russi non interessi espandere la propria area d'influenza anche oltre... ma è altrettanto da ingenui dimenticarsi di quante volte l'abbiamo fatto noi occidentali.
Certo, noi combattevamo i dittatori cattivi per esportare la democrazia, mentre i russi combattono i democratici cattivi per esportare la pace russa.
Purtroppo la differenza è molto più sottile di quanto ci piaccia credere.
Ora, senza volermi schierare con Jello eh, percaritàdiddio...
Però penso al posizionamento tattico "alleati vs resto del mondo" che si è creato, poi guardo la misera condizione delle nostre democrazie, il penoso livello dei politici che ci dovrebbero governare, le infinite discussioni sul nulla cosmico, i problemi sempre più intollerabili della giustizia, delle carceri, della sanità, della scuola... mentre la cultura e la coscienza civica sono un lontano ricordo, la rabbia dilaga, la povertà cresce, le disuguaglianze esplodono, il complottismo monta.
Mi pare il collasso della democrazia alle sue fondamenta.
E' questo il tesoro di cui ci sentiamo tanto orgogliosi e che ci fa sentire tanto superiori?
Oggi la priorità non dovrebbe essere quella di fare un bel check-up delle democrazie e dei valori occidentali?
E poi la domanda delle domande: fino a quando essere governati da un dittatore è peggio che essere governati da degli inadeguati/clown/analfabeti/influencer/mafiosi?
E' una domanda seria, credo.
Molti cittadini meno fortunati di noi si stanno già dando una risposta...
e sarebbe meglio rifletterci prima di superare definitivamente la linea rossa.