La ricevuta che ti lasciano non è una ricevuta di un pagamento effettuato, ma di una ricarica avvenuta. La ricarica di una Carta postepay è assimilabile a quella di una scheda ricaricabile di un cellulare: tu la considereresti un pagamento?
Mah, volendo essere pignoli e attaccarsi ai puntini sulle i, la ricarica del cellulare dimostra che tu hai dato dei soldi alla compagnia telefonica per un servizio, e se l'hai usata immagino che da qualche parte rimangano le "tracce" dell'avvenuta operazione. Sulla cedola della ricarica PP ci sono addirittura nome e cognome di chi paga e di chi riceve, e quando fai la ricarica a qualcun altro ti viene chiesto il codice fiscale; a me pare un'operazione piuttosto ufficiale per non essere presa in considerazione come pagamento.
Poi, naturalmente, come tutti so anche io qual è la realtà delle cose, e furbamente o ingenuamente chi ha concepito il modulo di ricarica non ha pensato ad un'eventuale casella "causale" che potesse dare una valenza di pagamento alla ricarica. E' che, andando a vedere quante evidenze rimangono, è veramente difficile pensare che il pagamento con Postepay non sia regolare e proteggibile per legge dalle truffe: insomma, hai la prova dell'acquisto su eBay, i messaggi del compratore che ti comunica la sua Postepay, una cedola con il suo nome e cognome e l'avvenuta ricarica... pensare che non bastino in caso di truffa è quantomai strano, oltre al fatto che non c'è proprio nessun altro motivo per cui io da Torino dovrei ricaricare di 20 euro la carta di uno che sta a Reggio Calabria
Il fatto che tutto ciò non possa valere davanti alla legge dimostra quanto la legge sia ben poco logica nonostante i tentativi di formularla in modo incontrovertibile, e di quanto sia maledettamente facile aggirarla.