Non c'entra col discorso specifico, ma curiosamente hai citato due aspetti, collezionismo e rivendita, entrambi legati all'esistenza delle edizioni fisiche.
La rivendita ovviamente per adesso sì, anche se confido ingenuamente in un futuro in cui potremo (lecitamente, aggiungerei) rivendere le licenze digitali. Anche con una percentuale agli editori, che mi sta benissimo.
Per il collezionismo invece non so... nel senso che da buon vecchio preferisco ancora di netto il fisico, ma mi sta bene anche il digitale SE (e solo se) non ci sono stramberie sulla fruibilità, come appunto la rotazione del Gamepass. Insomma devo poter giocare come e quando decido io, non terzi.
Beh la svendita e la permuta nel caso del GamePass non esistono proprio, per cui direi che l’assunto di partenza (è un servizio pensato per i giocatori usa&getta) è sballato del tutto
Per niente.
Segui il mio ragionamento (cit.), Tizio compra il gioco XYZ a 70 euro, lo completa alla velocità della luce, lo riporta al gamestop o lo vende privatamente a 50 euro ( perchè è un ragazzo fortunato
), e grazie alla permuta o alla vendita si può permettere un gioco nuovo a prezzo pieno.
Quanto ha speso? 70 euro per "entrare nel circuito" e altri 10-20 euro ad ogni acquisto successivo, se va bene.
Quanto gli costa il canone Gamepass, peraltro (e non è certo un aspetto secondario) con una scelta indicibilmente più ampia? 13 euro al mese e nessun esborso iniziale.
Se poi il suddetto gioco da 70 euro è uno di quelli che non durano tantissimo, il vantaggio del Gamepass per questo tipo di acquirente diventa ancora più marcato... come se non lo fosse abbastanza.
Anticipo l'obiezione "eh ma su Gamepass non tutti i giochi sono da 70 euro"
Certo, ma cala il valore del nuovo --> cala il valore dell'usato/permuta, quindi il ragionamento continua ad essere valido.