no mi sono fermato dove scrive che gli israeliani prima di bombardare valutano il minimo danno possibile tra i civili
Male.
Articolo ottimo ed evidentemente scritto da qualcuno che ha visto "sul campo" la situazione.
Apprezzo particolarmente il piglio molto "freddo" e scevro dalla solita emotività calcistica con cui purtroppo molti affrontano l'argomento.
Una piccola postilla che aggiungo io: una delle ragioni per la quale Israele lancia queste periodiche azioni militari è l'intrinseca anti-economicità della (pur efficientissima) difesa antimissilistica garantita dal sistema Iron Dome. Abbattere razzi paleolitici del costo di 150$ l'uno con missili che costano centinaia di volte tanto è naturalmente un salasso per le casse della Difesa Israeliana, per cui a cadenza regolare si procede con l'equivalente militare di una potatura.
Sospetto che la cadenza delle operazioni si ridurrà non appena entreranno in servizio diffuso i sistemi Iron Beam che, come chiunque può intuire dal nome, permettono di abbattere i razzi con dei cannoni laser, al costo di qualche kW/ora di corrente per intercettazione. A quel punto, per quanto riguarda Israele, la situazione potrà stabilizzarsi e bombardare Israele coi Qassam diventerà un semplice impoverimento economico per Hamas. Così stando le cose, le uniche ragioni per effettuare azioni militari di qualunque entità sarà il (relativo) problema dei tunnel.
Quello che è certo è che, come dice l'articolista, Israele se l'è messa via da tempo che fare la pace con Hamas è impossibile. Provvede quindi ad assicurarsi che farci la guerra sia, se non comodo, meno fastidioso possibile.