Visto la quarta e ultima di
3% e la sesta di
Brooklyn Nine-Nine.Sulla prima sono rimasto davvero colpito dal finale, dove nelle stagioni precedenti perdeva mordente rispetto alla prima.
Sono stati anche intelligenti che hanno diminuito il numeri di episodi ogni stagione, quindi gli si può perdonare molto.
Alla fine gran parte degli avvenimenti delle stagioni precedenti era inutile, ma è una prassi delle serie tv, tutto dipende da come allunghi il brodo.
Qui lo hanno fatto male.
Però arrivati al finale la resa dei conti funziona.
C'è anche da dire che mi ha lasciato un dubbio questa serie, il fatto che parte da un idea estremamente geniale ma che non sono riusciti nel mezzo a svilupparla a pieno e non in maniera buona.
Però il dubbio su quanto sia effettivamente geniale questa idea iniziale.
Perchè la trama generale è di questo futuro dove il mondo è diviso in 2 parti: uno è l'Entroterra, un mondo povero, praticamente una gigantesca favela (la serie è brasiliana) dove è dura andare avanti. L'altra è Offshore, un mondo di energia e risorse illimitate, dove tutti stanno bene, sono bellissimi e vivono in case meravigliose. Naturalmente nell'Offshore abita solo il 3% della popolazione mondiale.
La metafora è semplice, il divario sempre più grande tra ricchi e poveri nel mondo.
Però ho cambiato questa considerazione dopo la lettura del libro
The Game di Baricco, saggio che parla della digitalizzazione del mondo, di come l'internet sia un altro mondo rispetto a quello reale.
Quindi mi è venuto il paragone che l'Entroterra sia il mondo reale e l'Offshore sia l'internet.
Nell'internet chi vince il Game (fatto di like e followers, insomma punteggi e trofei come nei nostri amati videogiochi) e diventare influencer che appunto tramite i loro video e foto sembrano essere bellissimi, vivere in case superbe ed avere esperienze magnifiche.
Soprattutto il paragone calza ancora di più per il modo in cui la serie mostra come una persona più accedere all'Offshore, ovvero ogni anno i 20enni vengono sottoposti a duna serie di prove di cui passa solo il 3% dei partecipanti che poi accederà all'Offshore, la terra del benessere.
Insomma proprio un gioco, il
The Game descritto da Baricco nel suo libro.
Forse è una sovra analisi ma certe intuizioni non sono di sicuro un caso e il fatto che l'episodio finale tutto si risolva proprio per
una prova (e l'ostacolo di un sistema autoritario ad essa)
, non credo sia casuale anzi.
Insomma il dubbio c'è.
Certe se non fosse una serie pieno di momenti scritti male, momenti allunga brodo e personaggi poco profondi, sarei sicuro al 100% della genialità del tutto.
Sulla sesta di
B99, c'è poco da dire. È una serie divertente, molto spontanea, che continua a funzionare proprio per il ripetersi di situazioni ed atteggiamenti dei protagonisti come ogni buona sit-com che si rispetti. Anche se ormai ho capito che tra mio padre che si vede le partite di calcio su DAZN e io che guardo questi prodotti non c'è praticamente differenza.