Io proseguo il mio solito viaggio in balia di ondate di fascinazione, rigetto, curiosità e incomunicabilità, anche se le acque si stanno facendo un po' più placide, aprendosi a dell'affetto. Cercando di tirare dritto per le missioni e bazzicando un po' di più il campo sto pian piano legando con i personaggi.
E qui credo ci sia un enorme pregio del gioco, quantomeno nell'ambito del rapporto che stiamo stabilendo. Perché finora tra le frequentazioni di Arthur non c'è nessuno che reputo particolarmente carismatico o interessante, eppure comincia a fregarmene. È gente che sto conoscendo pian piano, condividendoci la mia quotidianità, fatta anche di vuoti, banalità, frangenti di mal sopportazione reciproca e decine di altri momenti sostanzialmente irrilevanti. Si sta progressivamente e spesso impercettibile costruendo qualcosa tra di noi, proprio come in real life. Not bad, Rockstar, not bad.