Un film è un'opera collettiva. Qualsiasi regista vi dirà che è così, e non esistono eccezioni. Al limite i filmmaker che fanno i film indie girati tutti con videocamerine digitali e si arrangiano a scriverselo, interpretarselo, montarselo e musicarselo da soli. Ma onestamente parliamo ovviamente di roba underground e già sappiamo che è un mondo a parte.
Anche il citato Kubrick, regista che ovviamente adoro, non era certo l'unico artefice dei suoi film. Sicuramente fa parte del genere "dittatoriale", quello che mette naso in maniera tirannica e maniacale su tutti gli aspetti dei suoi film, ma ciò non toglie che tantissime cose sono approvate, ma non create da lui (costumi, sceneggiature, interpretazioni, musiche, effetti speciali ecc ecc).
La bravura di un regista è dare una direzione ad un gruppo più o meno grande di artisti, per raggiungere l'obiettivo comune: fare il film. Ma dire che non è un "creativo" per me è profondamente sbagliato. Scott può non aver creato l'Alien di suo pugno, ma chissà quanto ha collaborato, discusso, o scartato bozzetti che mai vedremo di Giger per giungere all'aspetto che poi fu realizzato.
Il regista *crea* la cosa più importante: il film. E lo fa unendo gli sforzi di tutti e, se bravo, partecipando attivamente a tutte le fasi creative della produzione. La stesura della sceneggiatura, il casting, la scelta delle location, le riprese, il montaggio, la colonna sonora e così via.
E' ovvio che per comodità si parla semplicemente di regista perchè nominare tutti quelli che partecipano ad un film è impossibile. Ma pensare che sia un mero esecutore, o peggio un suggeritore, è sbagliato. O meglio: esistono anche quelli che scaldano la sedia e dicono semplicemente si o no (credo), ma non hanno le carriere come Ridley Scott...chiedete a Uwe Boll