Io ho visto Jodorowsky's Dune su Sky Arte, in cui ripercorrono il progetto di Jodorowsky di girare un film di Dune negli anni 70, dopo che si era conquistato una certa fama con film fuori di testa come El Topo o La montagna sacra.
È una visione imprescindibile su più livelli. Innanzitutto per scoprire il personaggio Jodorowsky, uno di quei geni visionari nel senso letterale e ambiguo del termine, perché per tutto il tempo non capisci se sia un genio o uno da TSO (spoiler: il dubbio rimane fino alla fine).
Poi perché il progetto è talmente fuori scala e irrealizzabile, ma al contempo così affascinante e affrontato con trasporto da tutte le persone coinvolte, da non poter suscitare una qualche forma di fascino e ammirazione. Anche perché, per quanto cialtronesco e sciamanico possa apparire, Jodo aveva radunato intorno a sé giovani talenti che avrebbero fatto la storia della fantascienza, da Giger a Moebius a O'Bannon, alcuni dei quali avrebbero poi creato un caposaldo della fantascienza come Alien, solo per fare un esempio delle influenze più o meno dirette avute dal Dune che non fu.
E quindi alla fine resti dubbioso, perché probabilmente sì, ci aveva visto giusto e avrebbe potuto scrivere la storia del cinema. O forse no. O forse l'ha scritta lo stesso, sebbene solo nella sua mente. Perché il Dune di Jodorowsky, questa in ultima analisi la tesi del documentario, è per certi versi esistito davvero e si è propagato nell'immaginario collettivo comunque, in una forma di multiverso del pensiero che non ha alcun senso, ma ci credi. Come a Jodorowsky.