Se la prendiamo da un'altra parte, ossia quella in cui Demon's Souls non l'ha giocato nessuno e la maggior parte delle persone ne ha solo sentito parlare, allora sarebbe da capire se l'approccio attuale è talmente fuoriluogo da svilire anche la nuova opera, sganciata dall'orginale. È questo il caso?
Te la giro:
Trovo che Shadow of the Colossus 2018 sia palpabilmente un falso, paragonato all'originale. Ma se non si è giocato questo, credo che offra un'esperienza assolutamente paragonabile sia dal punto di vista estetico che emozionale.
@Andrea_23 dice che è una schifezza, e lui l'originale non l'ha giocato ^^
DeS 2021 potrebbe ovviamente rivelarsi un buon gioco in sè, anche perché ci vorrebbe dell'impegno a spaccarlo in toto, ma con queste premesse artistiche dubito possa restituire anche solo per i novizi la tragica esperienza fantasy che fu per noi nel 2009.
Ma non c'è dubbio che sarà così, ci mancherebbe.
Chi raggiunge DeS +10 anni dopo, essendo passato da DaS123, Bloodborne e Sekiro, non potrà vivere quelle stesse emozioni, ma penso di poter escludere che la colpa sarà dovuta alla palette più colorata o allo stile Diablo*.
Noi che abbiamo giocato DeS nel 2009 venivamo da un periodo in cui morire nei videogiochi non significava quasi più niente. Abbiamo riscoperto la paura di giocare e questo è il principale pregio del genere soulslike e la sua caratteristica centrale, per quanto mi riguarda. Poi c'era la lore frammentaria, i boss stupendi, un gameplay sfidante e un'atmosfera incredibile, fatta di una direzione artistica in parte azzeccata e in parte indirizzata da un budget contenuto.
*Che poi i Bluepoint sono quasi obbligati ad aggiungere, perché il "less is more" vale quando sei uno di quelli bravi e per quanta simpatia provi per quei bastardi texani, loro non hanno la sensibilità giapponese, poco ma sicuro.