mi sembra di vedere una puntata di una soap opera che non conosco, in una lingua che non conosco.
Qui hai descritto con precisione cristallina House of the Dragon.
Non guardarla mai^
@TremeX: hai ragione, concordo in buona parte, ma non sulle percentuali.
Effetti visivi e ricostruzione scenografica sono fantastici, mai fini a sé stessi ma sempre funzionali al racconto e sostanziali all'immaginario (a differenza dei draghi strafighi incollati sulla cartapesta, per continuare il paragone di cui sopra); gli darei un buon 30%.
L'amore per l'immaginario d'origine é forte e celebrato al suo meglio, non solo con le rivelazioni finali che spaccano ma con tutta la costruzione dei personaggi fondamentali, il lavoro sulla recitazione e la mimica (Elrond su tutti, fantastico: l'attore riesce a trasmettere saggezza, giovialità e malinconia spesso con un solo sguardo. E l'agente Smith al confronto sembra un cosplay brutto*), il percorso che compiono lungo gli epsiodi. Almeno 50%.
Quella che tu (voi?) chiamate noia 90% per me è un blando 20% di allunga-brodo, fisiologico a gran parte delle serie "pop" come dici bene, che però è girato con così tanta maestria e amore per i soggetti rappresentati che sticazzi, si perde davvero nel flusso.
*Qui vorrei tornarci meglio in un altro post. Mi sono sparato in settimana La compagnia, che non vedevo da almeno un decennio, per capire se ricordassi male io, se ci fosse troppo astio giovanile, e invece niente: è una cosa a tratti imbarazzate. Già di suo, ma al confronto con la nuova serie ne esce davvero malissimo. Se riesco ci torno.