Visto che ti piace la franchezza, ti chiedo, ma che cacchio c'entra tutta sta roba che hai scritto?
Il problema non è dire che una persona è bianca, nera o gialla, ma il come si dice.
Perfetto, allora entriamo nel merito delle modifiche ai testi di Dahl.
Un personaggio (non tu, non io, un personaggio di fantasia del libro), in originale è definito "enormously fat".
E' stato modificato in "enormous".
Il problema risiedeva in come fosse stato definito, o nel mero e semplice uso della parola "fat", che evidentemente non deve essere usata in assoluto, perchè intrinsecamente denigratoria?
E ancora, la parola "chambermaid", donna delle pulizie, è stato sostituito con "cleaner".
Mi spieghi cosa ci sarebbe di denigratorio, soprattutto agli occhi di un bambino, nell'usare la prima definizione rispetto alla seconda?
Arriviamo alla questione delle streghe, che nel film Netflix presentano due dita. Qualcuno si è lamentato che non fosse corretto dipingerle in quel modo, perchè al mondo esistono brave persone con due dita.
Ti pare possibile che uno non possa dare una descrizione di un soggetto,
di fantasia, senza doversi preoccupare di quale possa essere la somiglianza fisica con altri soggetti realmente esistenti?
Dobbiamo davvero specificare che non tutti i pelati siano cattivi, e che non tutti i pelati siano dei malati di tumore, e sopratutto, dobbiamo mettere le mani avanti direttamente nel testo di un libro o di un film, invece di spiegarlo a richiesta del bambino, pena il rischio di forgiare una mente incline a credere che i malati di tumore siano streghe?
A quale età, poi, quel bambino diventa un adulto che continua a credere all'esistenza delle streghe?O queste automaticamente diventano donne e basta, secondo qualche ulteriore astrusa declinazione?