in qualunque gioco che preveda la casualità e quindi il tiro di dadi, il fattore c c'entra, come direbbe casini. all'aumentare della complessità delle regole, e quindi dell'accuratezza della simulazione, l'influenza diminuisce, ma non scompare mai del tutto, quindi grossolanamente potresti prendere la scala di difficoltà che ipotizzavo prima, ribaltarla, e avere idea di quanto conti la fortuna.