Ci sono esperienze, anche single player, che per funzionare hanno bisogno di un back end online, Diablo e' uno di quei giochi sulla linea di confine.
Il motivo per cui il gioco e' sempre online su PC e' evitare il cheating (oltre che avere controllo completo sul software), da giocatore PC di vecchia data per me e' facile dire "cazzomene se voglio imbrogliare sono fatti miei ed il gioco l' ho comprato con i miei soldi", fatto sta' che come diceva
@Luca B grosso dell attrattiva di questi giochi e' partecipare alle stagioni, con il reset periodico, le classifiche, le modifiche stagionali al gioco, etc... e a quel punto non puoi categoricamente avere cheaters nella classifica, dato che una classifica stagionale farlocca rovina il gioco anche alle persone che giocano esclusivamente in single player.
E' una battaglia nobile quella di voler preservare il concetto di software fruibile al 100% offline, e le preoccupazioni che dietro i requisiti online ci siano intenti maliziosi da parte publishers e developers sono assolutamente fondate, ma nel 2019 tocca fare pace con l' idea che alcune esperienze semplicemente non sarebbero possibili senza l' integrazione con un back end online, e che la tiritera del "se non ho connessione non posso giocare", inizia a suonare ridicola come il lamentarsi di non poter giocare quando manca la corrente.