Ci sono diverse cose su cui non concordo con Cryu nello specifico ma, a prescindere dall'argomento Barbero, due mi hanno stimolato una riflessione più generale, ovvero:
A margine: a cosa serve studiare e conoscere la Storia se non a interpretare bene il presente? Bene, quali sono le questioni dominanti del nostro tempo? Russia e Covid. Se le cicchi entrambe, per me sei out.
Non credo che studiare la storia serva a capire bene il presente. Credo che studiare la storia serva a capire l'essere umano. La storia è una cronaca di quello che gli esseri umani hanno fatto in tutte le epoche, una cronaca che ci dice quella che è la nostra natura, guardando come ci comportiamo in ambienti e condizioni diverse.
Applicare la lente della storia alla realtà di oggi e non all'essere umano, fa prendere facili cantonate o, peggio, permette facili strumentalizzazioni ("L'Ucraina è la culla della nazione Russa, non può essere indipendente, lo dice la natura delle cose, lo dice la storia!")
Nota a margine, non credo il Covid sia una questione dominante. È stato un evento traumatico per noi che l'abbiamo vissuto, ma non ha cambiato granchè nella storia a lungo termine, è stata una specie di pausa in cui tutto si è fermato, per poi riprendere a fluire come prima. Temo che la guerra in Ucraina sarà una questione ben più decisiva.
In diversi episodi e ragionamenti lo trovo inoltre scorretto e cacciatore di like. Come quando dice che o sei antifascista o sei fascista. Non è vero, è come dire che o sei antidemocristiano o democristiano. Ci sono mille motivi (tra cui anche ignoranza, dubbio, menefreghismo, convenienza) per cui uno può non essere né fascista né antifascista. E lo dico da antifascista. In questo ha ragione Travaglio quando dice che la Meloni è "afascista", nel senso che non è fascista, non gliene frega granché del fascismo, ma siccome becca i voti anche di fascisti, ci pensa bene a dichiararsi antifascista.
Qui invece credo che Barbero abbia ragione. Fascismo e Democrazia cristiana sono due cose ben diverse (a meno che tu non pensi come un terrorista rosso degli anni '70, ma non mi pare quello il tuo background ideologico
). Il fascismo si nutre anche del lassismo e del menefreghismo e di tutto il resto. Negli anni '30, fascista e italiano erano praticamente sinonimi (hai presente la nazionale di calcio che fa il saluto fascista prima delle partite dei mondiali?) e quindi, sì, anche i menefreghisti e tutti gli altri erano, all'atto pratico, fascisti. Poi è successo che il fascismo ci ha portato in casa la guerra e ha distrutto letteralmente il paese. A quel punto, molte persone che prima si adattavano, hanno sentito di essere state ingannate per anni, non ne hanno voluto più sapere e hanno cacciato i fascisti a pedate.
È quando tutti se ne fregano che il fascismo vince e se quelli che si oppongono sono troppo pochi finiscono male. In questo la Democrazia Cristiana era piuttosto diversa, converrai.
Questi post-fascisti, ovvero gente cresciuta in quell'ideologia lì e che ora ha raggiunto il potere con una buona capacità di attualizzare la propria politica alla conteporaneanità, hanno fatto un lavoro di anni per sminuire l'antifascismo e potersi presentare come puliti di fronte alla nazione.
Prima dei governi Berlusconi, tutte le forze politiche erano antifasciste (a parte l'MSI) ma non per modo di dire. Erano state create ed erano sostenute da gente che aveva fatto la resistenza. L'antifascismo non erano solo quattro comunisti col cane, erano le persone che credevano nella democrazia e nella libertà. Non ti attacco la pippa su come siamo arrivati a antifascisti=comunisti, ma c'entrano Berlusconi, Fini e il lassismo di chi li voleva compiacere (o anche solo non essere associato all'altra parte politica).