Niente, ieri ho deciso di quittare questo Octopath.
Dopo un primo innamoramento molto forte, il gioco non mi ha preso e ho perso ogni motivazione per andare avanti.
L'aspetto migliore del gioco è sicuramente la soundtrack, con un continuo di melodie straordinarie. Lo stile pseudo 32-bit è molto carino, anche se dopo le prime ore mi ha un po' stancato. Rimane comunque efficace e gradevole.
Il battle system è valido (anche se quando non si hanno i personaggi "giusti" per quel dungeon i combattimenti possono risultare fin troppo lunghi), però sti incontri casuali sono troppo frequenti e mi hanno fiaccato. Male anche la rigidità con cui vengono gestiti i membri fuori dal party: perché non posso cambiarli quando voglio (o almeno ai save point)? Inoltre questa scelta rende ancora più grave la mancata assegnazione di punti esperienza a chi è in panchina.
Ma la cosa che più ha contribuito a farmi prendere questa decisione è l'interazione tra i personaggi praticamente assente. Alcuni di loro sono interessanti e altri piuttosto inutili, ma per me, da vecchio amante di JRPG, manca l'elemento fondamentale che a mio modo di vedere definisce il genere stesso: l'interazione tra di essi, appunto. Penso ai pilastri dell’era 32bit per esempio, da Final Fantasy a Xenogears, dai Tales Of a Grandia: è la crescita dei protagonisti attraverso la loro straordinaria esperienza comune che è fondamentale. Questi personaggi che si ignorano, quasi vivessero in compartimenti stagni, mi rendono Octo praticamente insopportabile. Poco importa se poi ci sono delle brevi interazioni bilaterali di qualche secondo (opzionali, comunque), ormai il gioco non mi ha dato la motivazione per proseguire. Non mi interessa vedere cosa succede dopo, soprattutto se questo "dopo" arriva in 60 ore.