Dopo aver perlustrato casa Finch per alcune ore, e aver completato il gioco, posso dire che è un’interessante esperienza.
Mi ha colpito la varietà di strumenti ed espedienti per raccontare queste storie. Mi sono molto piaciute la leggerezza e l’originalità.
Quello che gli si può imputare, probabilmente, è che in nessun momento riesce a lasciare narrativamente a bocca aperta. In questo, è un’esperienza che scorre fluida, placida, gradevole, ma senza sussulti.
Insomma, ci ho colto talento, inventiva, passione e artigianato, ma non genio. Nondimeno, una bella esperienza, ma probabilmente gli preferisco Ethan Carter.
Ora stavo puntando Rapture, anche se ho letto qui opinioni non troppo incoraggianti. Ah, e devo rifare Firewatch, che mi stava piacendo ma che al tempo mollai.