Finito questo pomeriggio. Per me un netto passo avanti in termini di scrittura da parte di Cage e di fatto il titolo Quantic Dream migliore, sebbene non tutto sia così buono. La vicenda di Connor e la relazione che instaura con il tenente Anderson è davvero convincente, piena di confronti, punti di vista differenti e scritta in modo ottimo, mentre quella di Kara, come facilmente intuibile, risulta quella più empatica. Il punto fragile invece è Markus, che purtroppo costituisce anche la spina dorsale su cui si impernierà quasi interamente la storia. D:BH infatti non rivoluziona in alcun maniera il tema degli androidi e proprio qui escono allo scoperto i cliché e le debolezze a cui letteratura e cinema hanno abituato un pubblico ormai avvezzo a tali tematiche. Detto questo, i molteplici percorsi che si possono intraprendere offrono la possibilità di sbizzarrirsi come meglio (o peggio) si crede e il finale da me ottenuto è stato discretamente tragico nonostante le scelte che, almeno apparentemente, erano positive. Gli agganci infatti non barano come invece succedeva in Heavy Rain.