Che poi, per inciso, dio benedica i videogiochi giapponesi, coacervo unico di follia compositiva, maniacale patchwork di cattivo gusto che sovente fa implodere la baracca ma che ti stimola un sorrisone a trentaquattro denti nel gamer vecchio e consunto.
Un dev occidentale, nemmeno tra trecentomila secoli di fusione arriverebbe mai a costruire un simile golem, un bordello of blood, che strizza l'occhio tra Zio Creepy e i fumetti Acme degli anni 70th, con una spinta caratteriale così acefala e gruesome, ma così "WOW" da non farti appoggiare il pad, per nessun motivo. Tranne quando termina la Night of The Undead.
Perché è un delitto non giocarlo in notturna, lo dico subito.
RE8 è un genunino luna park di follie narrative ed extravaganze visive, un bizzarro baazar di putti demonici che sbeffeggiano il gamer, richiamando quel pastone di vermi e sangue che nessun buon giocatore ha mai realmente dimenticato (RE4). Angeli delle tenebre, vampire sbrodolanti, alberi contorti che vogliono ghermire il giocatore, non cercate realismo o chissà cosa, qui non è presente. Non ci vuole essere.
Sto gioco è uno show che sembra stare nell'esatta mezzaluna tra "Welcome to My Nightmare"
(Alice Cooper - tour 89) e un riflesso (l'ennesimo) di sincretsimo giapponese sull'horror "vintage".
Un'autentica bestemmia agli occhi dei purtisti e di coloro che esigono e pretendono che il videogioco moderno debba esprimere e veicolare sempre e comunque una presenza su tematiche etiche, politiche o di costume o debba avere chissà quale raffiniera di gameplay.
Qua c'è solo un viaggio deturpato e deturpante tra panorami sfasati della Hammer Studio e di Bloodborne di From, con qualche scheggia che sembra uscita direttamente da Clock Towa del divino H.Kuono.
E c'è da chiedersi, dinnanzi a questa meraviglia di stile orrorifico, pazzo, bizzarro, visionario, che cazzo pretenda il videogiocatore oggidì, stando alle freddure. Ennesimo colpaccio di Cap.
Ma servirà del tempo per valorizzare questo gioiello, servirà del tempo. Bisogna tornare a
quando i videogiochi erano belli. cit.La mia visione è di parte per via dell'atmosfera.
Fracchioso!