Mmm.
In natura, il maschio è sacrificabile non appena ha fatto centro con la sua pistola sempre carica (ed è già generalmente un fortunato su 10, gli altri 9 vivono e muoiono con le palle blu).
Purtroppo il maschio umano non ha stagioni del sesso, è soggetto alla fregola dal giorno della sua prima erezione fino alla morte.
E passare da farlo ogni giorno a farlo due volte al mese, perdonate, non è una cosa a cui ci si riduce facilmente.
Che sia un desiderio egoista, non c’è dubbio. E se una donna non lo vuole, non la si forza.
Nel giudicare, però, entra in gioco tutto il mondo delle concezioni personali di “coppia”, “rapporto”, “doveri”, “oneri” ecc, per cui di esprimere un giudizio a me frega niente. La classificherò tra le “storie di matrimoni andati in crisi che ho sentito” e lascerò ai protagonisti decidere chi ha ragione (lei secondo lei, lui secondo lui, lei secondo tutte le sue amiche e parenti e 9/10 commentatori online e televisivi di ogni sesso, lui secondo gli amici di lui ma con riserve, lei per i gemelli se cresceranno con lei*)
*si può presumere con buona approssimazione. Che poi Ruko non ha fornito dettagli oltre a “la cosa è venuta alla luce e il contratto matrimoniale è stato ritenuto non più mantenibile”. Se lui, nonostante il suo problema di fondo, è stato un buon genitore e non è mai mancato al suo contributo nel mantenere e crescere la prole, ci sono numerosi precedenti per cui anche una storia del genere non è necessariamente motivo di lasciarsi. Tra il “non me la dai più come una volta” e il “non possiamo più funzionare come coppia e come coppia di genitori” c’è... tanto.