Come giudizio della critica, il più sopravvalutato IMO è Abbas Kiarostami (Il vento ci porterà via) a pari merito con Samira Makmalbaf (Lavagne).
un attimo solo: che Kiarostami metta alla prova la pazienza degli spettatori non ci piove.
fa film che vanno alla velocità di una parola ogni 10 minuti.
poco potabile e (troppo autorialmente, forse) felice di esserlo.
Però non credo ci voglia più pazienza per seguire ,chessò
sotto gli ulivi piuttosto che un qualsiasi blockbuster senza capo ne coda.
Buttatele un paio scarso d'ore (manco una e mezza, in realtà) magari provando a resistere trovereste un film di una finezza visiva e di una "sincerità" registica davvero rare, senza bisogno di proclami alla DOGMA.
Non sempre il cinema è potabile.
Qualche volta però (toh, una al mese), dategli UNA chance.
Guardatevi un film che ritenete una palla cercando non la storia, ma il modo di raccontarla.
Detto questo, gli taglierei le palle se qualcuno mi portasse a vederlo al cinema
e penso che per ogni messaggio, anche il più complesso, ci sia una maniera di renderlo fruibile a tutti.
fine della pubblicità progresso.
sorry