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[F]eed => Feed => Topic aperto da: Floyd - 10 Feb 2003, 20:18

Titolo: Su Spc
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2003, 20:18
In origine questo doveva essere un post  inserito nell'altro topic dove di parlava di spc, ma in uno scatto alla tim buckley ho deciso di farne un topic


Spc fa critica e desamina non lineare del vg fin dal 1996, importando un modello di intendere la pubblicazione videoludica totalmente sconosciuto nel nostro paese. Se cercate una semplice rivista non c'e che l'imbarazzo della scelta, con la crescita incontrollata che ha avuto il settore negli ultimi anni. Attenzione però a non peccare di incoerenza inserendovi nellla casta di chi giustamente ritene il vg come fenomeno culturale sottovalutato in italia: Finchè mancherà una critica valida e attendibile, per i più i prodotti ludici non saranno altro che semplice intrattenimento. Un pò come la musica Rock qualche decina di anni fa.
Titolo: Su Spc
Inserito da: ferruccio - 10 Feb 2003, 20:44
Io personalmente credo che il compito della critica sia al massimo quello di documentare e commentare l'evoluzione di un medium. Non credo che il motore della crescita dei videogiochi sia (o sarà) la critica, ma i giochi stessi, o il pubblico.
Certo, nel mondo dei vg la situazione è bizzarra, dal momento che è poco condivisa persino l'idea che il videogame sia un medium, cioè un mezzo portatore di contenuti. Io credo che l'evoluzione del vg ci sia stata, mentre l'evoluzione dei giocatori (e soprattutto dei non giocatori) va un po' a rilento.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2003, 20:50
Citazione
mentre l'evoluzione dei giocatori (e soprattutto dei non giocatori) va un po' a rilento.


E non pensi che questa sia anche colpa di una critica inattendibile che non tratta il fenomeno come meriterebbe ?
Titolo: Su Spc
Inserito da: Cangialosi - 10 Feb 2003, 20:56
Citazione da: "Floyd"
E non pensi che questa sia anche colpa di una critica inattendibile che non tratta il fenomeno come meriterebbe ?


Anche. Ma finché la gente che non compra(va) Super perché fa "dialettica" e "non si capisce quello che scrivono" e "non dicono se c'è l'aliasing" rappresenterà la maggioranza dei videogiocatori non ci sono cazzi. Il videogioco non si schioda.

IMO deve passare almeno una generazione per sperare in un miglioramento sostanziale.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Shin X - 10 Feb 2003, 21:01
Super Console non c'è più. Auspico ogni bene per TFP (toccatevi), ma nessuno mi toglierà dalla mente il fatto che non leggerò mai più la mia rivista preferita. Patetico, melodrammatico o semplicemente fuori luogo? Non lo so e francamente me ne fot*o.

Spero  riusciate a farmi scordare Super, ragazzi... Non sarà facile. In culo al lupo.
Titolo: Re: Su Spc
Inserito da: Sandman - 10 Feb 2003, 21:15
Citazione da: "Floyd"


Spc fa critica e desamina non lineare del vg fin dal 1996, importando un modello di intendere la pubblicazione videoludica totalmente sconosciuto nel nostro paese.


Oddio, qualcosa di simile si era visto anche nel K dello Studio Vit...ma applicato alle console sicuramente la trattazione completamente seria era una novita' come linea editoriale. Diciamo pero' che il Vit all'epoca proponeva un'interpretazione piu' fredda e semplicemente analitica del videogioco.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Dark Gatsryu - 10 Feb 2003, 21:16
Citazione
IMO deve passare almeno una generazione per sperare in un miglioramento sostanziale.

Dubito.
Sopratutto dando uno sguardo alla "cultura" e all'"informazione" con la quale le nuove generazioni crescono.
Nel nostro bel paese i media parlano di VG solo quando ci sono stragi virtuali o reali (ipoteticamente) ispirate dal virtuale e le riviste del settore che vanno per la maggiore sono quelle con tante immagini e poche parole perlopiù errate. Per questi motivi vedere la crescita (nascita?) di una cultura del videogioco nel nostro paese mi par essere una dolce utopia, se non tramite un importazione di massa di questa cultura o il trascorrere di lunghi anni.
Byee
Titolo: Su Spc
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2003, 21:29
Citazione
Oddio, qualcosa di simile si era visto anche nel K dello Studio Vit...ma applicato alle console sicuramente la trattazione completamente seria era una novita' come linea editoriale. Diciamo pero' che il Vit all'epoca proponeva un'interpretazione piu' fredda e semplicemente analitica del videogioco.


Non concordo su K ( o quantomeno concordo nel giudicarla superiore alle pubblicazioni pc dell'epoca) , anche se ammetto di averla seguita solo per paio d'anni, magari dopo è migliorata. Ad ogni modo non volevo intendere solamente la qualità o la modalità di interpretazione, ma l'imposizione di uno stile ben delineato
Titolo: Su Spc
Inserito da: Sandman - 10 Feb 2003, 21:43
Citazione da: "Floyd"


Non concordo su K ( o quantomeno concordo nel giudicarla superiore alle pubblicazioni pc dell'epoca) , anche se ammetto di averla seguita solo per paio d'anni, magari dopo è migliorata. Ad ogni modo non volevo intendere solamente la qualità o la modalità di interpretazione, ma l'imposizione di uno stile ben delineato


Parlo principalmente del periodo a cavallo tra il 1989 e il 1990. Era uno stile diverso sia da quello inglese che andava per la maggiore grazie alle traduzioni che a quello italiano. Mi ricordo gli articoli sull'FM Towns con particolare piacere nonche' gli approfondimenti sulle fiere americane. Il problema e' che anche K in parte era una traduzione della rivista ACE. Cmq ho capito cosa intendevi.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2003, 21:50
Citazione
Parlo principalmente del periodo a cavallo tra il 1989 e il 1990.


Non la leggevo ancora.. mi piacerebbe approfondire
Esistono trasposizioni sul web di articoli di quel biennio o comunque riassunti del contenuto ?

Citazione
Il problema e' che anche K in parte era una traduzione della rivista ACE


Non ricordavo male allora.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Sandman - 10 Feb 2003, 21:54
Citazione da: "Floyd"


Non la leggevo ancora.. mi piacerebbe approfondire
Esistono trasposizioni sul web di articoli di quel biennio o comunque riassunti del contenuto ?



No, per ora l'unica iniziativa simile che ho trovato e' dedicata unicamente a Zzap!. Cmq era ben strutturata. Il grafico della curva dell'interesse se non erro e' un'invenzione della redazione dello Studio Vit e anche le preview erano interessanti usando i box in modo piu' razionale di quanto li usasse il CVG inglese (e poi quello italiano di riflesso) in cui l'articolo era una successione a zig zag di box.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2003, 21:55
Citazione
Ma finché la gente che non compra(va) Super perché fa "dialettica" e "non si capisce quello che scrivono" e "non dicono se c'è l'aliasing" rappresenterà la maggioranza dei videogiocatori non ci sono cazzi


E' un circolo vizioso. Spc è ritenuta tale perchè le esperienze passate  del lettore sono limitate a pubblicazioni puerili (spaccati di vita redazionale) e totalmente inadatte a descrivere in maniera  esauriente un vg. E' come far vedere Metropolis ad una casalinga annoiata crescita a soap opera.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Tekken - 10 Feb 2003, 22:03
Citazione da: "Sandman"
Citazione da: "Floyd"


Non la leggevo ancora.. mi piacerebbe approfondire
Esistono trasposizioni sul web di articoli di quel biennio o comunque riassunti del contenuto ?


Il grafico della curva dell'interesse se non erro e' un'invenzione della redazione dello Studio Vit


No, no. Ancora ACE. Al massimo VIT gli avrà cambiato nome (C.I.P.= Curva Interesse Previsto).
Titolo: Su Spc
Inserito da: ZionSiva - 10 Feb 2003, 22:06
Citazione da: "Cangialosi"
Citazione da: "Floyd"
E non pensi che questa sia anche colpa di una critica inattendibile che non tratta il fenomeno come meriterebbe ?


Anche. Ma finché la gente che non compra(va) Super perché fa "dialettica" e "non si capisce quello che scrivono" e "non dicono se c'è l'aliasing" rappresenterà la maggioranza dei videogiocatori non ci sono cazzi. Il videogioco non si schioda.

IMO deve passare almeno una generazione per sperare in un miglioramento sostanziale.


Chissà, qullo che mi lascia perplesso è lo stato dell'informazione "alternativa" in generale. Duel ha avuto molti problemi, e tuttora dubito navighi nell'oro, pur trattando un media con un "range" ben più ampio di quello dei VG. Con la musica funziona un pò meglio forse, ma in generale credo che si debba proporre una soluzione contemporaneamente seducente e profonda, per quanto sia difficile (forse evolution ci prova, ma a mio avviso è eccessivamente asettica).
Titolo: Su Spc
Inserito da: Anonymous - 10 Feb 2003, 22:06
Citazione
li usasse il CVG inglese (e poi quello italiano di riflesso) in cui l'articolo era una successione a zig zag di box.


Caratteristica peraltro ereditata anche dalla prima versione di mc e sc
Titolo: Su Spc
Inserito da: Sandman - 10 Feb 2003, 22:11
Citazione da: "Anonymous"

Caratteristica peraltro ereditata anche dalla prima versione di mc e sc


Infatti lo staff iniziale era composto da molte persone che gia' avevano lavorato al CVG italiano. Peraltro le due riviste usavano materiale di Mean Machines Sega e Nintendo Magazine (si chiamava cosi'? Dopo lo split dell'originale Mean Machines multiformato avevo sempre trovato solo quello per console Sega) inglesi. Tali testate erano curate sempre dalla cricca di Julian Rignal e compagni.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Floyd - 10 Feb 2003, 22:19
Citazione
Infatti lo staff iniziale era composto da molte persone che gia' avevano lavorato al CVG italiano.


Tipo il nostro shogun  :wink:

Altre riviste straniere dell'epoca ? io mi ricordo Super Play e Maximium
Titolo: Su Spc
Inserito da: Cangialosi - 10 Feb 2003, 22:19
Citazione da: "Dark Gatsryu"
Citazione
IMO deve passare almeno una generazione per sperare in un miglioramento sostanziale.

Dubito.
Sopratutto dando uno sguardo alla "cultura" e all'"informazione" con la quale le nuove generazioni crescono.
Nel nostro bel paese i media parlano di VG solo quando ci sono stragi virtuali o reali (ipoteticamente) ispirate dal virtuale e le riviste del settore che vanno per la maggiore sono quelle con tante immagini e poche parole perlopiù errate. Per questi motivi vedere la crescita (nascita?) di una cultura del videogioco nel nostro paese mi par essere una dolce utopia, se non tramite un importazione di massa di questa cultura o il trascorrere di lunghi anni.
Byee


Mah, se parli di cultura di massa non posso che darti ragione. Quanti anni ha il cinema? 108 circa. Esiste una cultura di massa del cinema? Er...

La massa è massa, ora, fra 100 anni, sempre. Ma con le nuove generazioni spero in un videogioco trattato più come forma di intrattenimento (nuova arte dell'intrattenimento?) che come esercizio tecnologico. Io, tu, noi, siamo nati assieme al videogioco, l'abbiamo visto crescere come un fratello, da Pong a DOAX (XXX). Abbiamo visto quadratini diventare cerchi, cerchi sfere, e sfere i seni ballerrini di cui al titolo Tecmo sopra menzionato. In tutti questi anni abbiamo sottoposto il videogioco ad analisi tecniche che nulla hanno a che vedere col quid ludico. Ci siamo curati della tecnica ancor prima dell'arte, edificando su questo atteggiamento i ring per la console war.  

Ora immagina chi nascerà fra 5 anni. A 10 anni starà giocando ad un Devil May Cry con la grafica di Final Fantasy The Spirits Within, in real time. Per lui quella sarà la norma. Il suo punto di partenza. Quello che per noi è stato il quadratino. La grafica sarà "arrivata" e si disquisirà magari - e a differenti livelli di cognizione di causa - di trovate artistiche, soluzioni ludiche, iniziative concettuali, così come oggi quando si parla di cinema o musica si parla del contenuto piuttosto che del contenitore.

Ecco, ritengo che la prossima generazione di videogiocatori (parlo dei nostri figli) abbia buone possibilità di trattare il videogioco come merita. Di guardare meno al "video" e più al "gioco". Di conseguenza la critica rispecchierà questa nuova "presa di coscenza videoludica" discutendo del videogioco in maniera più intelligente e ficcante. Un po' come si è provato a fare su Super Console.

Questo è quello che credo. O forse che spero.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Aries.Shion - 10 Feb 2003, 22:46
Scongiurando nuove crisi totali... quale potrebbe essere la nuova "Mtv?"
Titolo: Su Spc
Inserito da: pedro - 11 Feb 2003, 10:09
Citazione

Io, tu, noi, siamo nati assieme al videogioco, l'abbiamo visto crescere come un fratello, da Pong a DOAX (XXX). Abbiamo visto quadratini diventare cerchi, cerchi sfere, e sfere i seni ballerrini di cui al titolo Tecmo sopra menzionato. In tutti questi anni abbiamo sottoposto il videogioco ad analisi tecniche che nulla hanno a che vedere col quid ludico. Ci siamo curati della tecnica ancor prima dell'arte, edificando su questo atteggiamento i ring per la console war.



Concordo in pieno, ma non è vero solo per noi. Mio fratello ha 16 anni ed è molto + sveglio di certa gente che ha iniziato col Coleco... me compreso! :)
Titolo: Su Spc
Inserito da: Il_Simon - 11 Feb 2003, 11:53
Faccio una precisazione importante che spero aiuti a inquadrare meglio la situazione.

Ivan ha scritto "Super Console muore". Non è del tutto giusto.
In realtà sarebbe stato più corretto un "la nostra Super Console muore".
La rivista, teoricamente, c'è. Manca tutta la redazione.
Marcello, Ivan e compagnia bella hanno "salutato" la casa editrice e non viceversa. La rivista c'è ancora, in teoria. Super Console è lì.
In pratica però non c'è nessun sostituto pronto a rimpiazzare tutta la redazione e dubito questo possa avvenire in tempi brevi (a dire il vero dubito che questo possa mai avvenire, ma... who knows?).

Tutta 'sta manfrina per dire che i discorsi su "la massa legge questo" e "non è possibile fare approfondimenti in questo settore" lasciano un po' il tempo che trovano. E' indubbio che una rivista come SC non venderà mai come Focus o TV Sorrisi & Canzoni, ma questo non significa che per campare si debba offrire per forza un tipo di informazione standardizzata.

Se si fossero risolti alcuni problemi fra la redazione e la casa editrice, Super andava avanti tranquillamente. Così non è stato e tutti quanti hanno fatto ciao ciao.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Dark Gatsryu - 11 Feb 2003, 15:11
Citazione
Mah, se parli di cultura di massa non posso che darti ragione. Quanti anni ha il cinema? 108 circa. Esiste una cultura di massa del cinema? Er...

La massa è massa, ora, fra 100 anni, sempre. Ma con le nuove generazioni spero in un videogioco trattato più come forma di intrattenimento (nuova arte dell'intrattenimento?) che come esercizio tecnologico. Io, tu, noi, siamo nati assieme al videogioco, l'abbiamo visto crescere come un fratello, da Pong a DOAX (XXX). Abbiamo visto quadratini diventare cerchi, cerchi sfere, e sfere i seni ballerrini di cui al titolo Tecmo sopra menzionato. In tutti questi anni abbiamo sottoposto il videogioco ad analisi tecniche che nulla hanno a che vedere col quid ludico. Ci siamo curati della tecnica ancor prima dell'arte, edificando su questo atteggiamento i ring per la console war.

Ora immagina chi nascerà fra 5 anni. A 10 anni starà giocando ad un Devil May Cry con la grafica di Final Fantasy The Spirits Within, in real time. Per lui quella sarà la norma. Il suo punto di partenza. Quello che per noi è stato il quadratino. La grafica sarà "arrivata" e si disquisirà magari - e a differenti livelli di cognizione di causa - di trovate artistiche, soluzioni ludiche, iniziative concettuali, così come oggi quando si parla di cinema o musica si parla del contenuto piuttosto che del contenitore.

Ecco, ritengo che la prossima generazione di videogiocatori (parlo dei nostri figli) abbia buone possibilità di trattare il videogioco come merita. Di guardare meno al "video" e più al "gioco". Di conseguenza la critica rispecchierà questa nuova "presa di coscenza videoludica" discutendo del videogioco in maniera più intelligente e ficcante. Un po' come si è provato a fare su Super Console.

Questo è quello che credo. O forse che spero.


E io spero con te. Ma quando mi guardo intorno e vedo giovani della mia età (perchè sono piuttosto giovane) discutere solo e soltanto sul comparto grafico di un titolo e non riescono, non a "sviscerare" il gameplay ma a farne la più semplice delle analisi, mi riempio tristezza. Per loro ciò che viene scritto su certe riviste (tra le quali Super non compariva) è legge e DMC2 è meglio del primo episodio per una seplice ragione "quantitativa" e non "qualitativa". Per loro MGS2 (titolo che adoro) fà schifo perchè "non si comanda Snake" e Blade 2 è "figo perchè puoi comandare Blade e fare a pezzi i vampiri". Desolante. Infine perchè si venga a creare una cultura del videogioco, anche se limitata, nel nostro paese bisogna abbandonare gran parte dei pregiudizi che circolano su questo media (dico gran parte perchè eliminarli tutti sarebbe impossibile visto che questi intaccano ancora anche il cinema) e che, come ho già detto, ci vengono periodicamente riportati alla mente da interventi ad opera di giornali e telegiornali.
Comunque continuo a sperare con te.     :)
Titolo: Su Spc
Inserito da: Ef.Di.Gi - 11 Feb 2003, 17:53
Citazione da: "Dark Gatsryu"
Citazione
Mah, se parli di cultura di massa non posso che darti ragione. Quanti anni ha il cinema? 108 circa. Esiste una cultura di massa del cinema? Er...

La massa è massa, ora, fra 100 anni, sempre. Ma con le nuove generazioni spero in un videogioco trattato più come forma di intrattenimento (nuova arte dell'intrattenimento?) che come esercizio tecnologico. Io, tu, noi, siamo nati assieme al videogioco, l'abbiamo visto crescere come un fratello, da Pong a DOAX (XXX). Abbiamo visto quadratini diventare cerchi, cerchi sfere, e sfere i seni ballerrini di cui al titolo Tecmo sopra menzionato. In tutti questi anni abbiamo sottoposto il videogioco ad analisi tecniche che nulla hanno a che vedere col quid ludico. Ci siamo curati della tecnica ancor prima dell'arte, edificando su questo atteggiamento i ring per la console war.

Ora immagina chi nascerà fra 5 anni. A 10 anni starà giocando ad un Devil May Cry con la grafica di Final Fantasy The Spirits Within, in real time. Per lui quella sarà la norma. Il suo punto di partenza. Quello che per noi è stato il quadratino. La grafica sarà "arrivata" e si disquisirà magari - e a differenti livelli di cognizione di causa - di trovate artistiche, soluzioni ludiche, iniziative concettuali, così come oggi quando si parla di cinema o musica si parla del contenuto piuttosto che del contenitore.

Ecco, ritengo che la prossima generazione di videogiocatori (parlo dei nostri figli) abbia buone possibilità di trattare il videogioco come merita. Di guardare meno al "video" e più al "gioco". Di conseguenza la critica rispecchierà questa nuova "presa di coscenza videoludica" discutendo del videogioco in maniera più intelligente e ficcante. Un po' come si è provato a fare su Super Console.

Questo è quello che credo. O forse che spero.


E io spero con te. Ma quando mi guardo intorno e vedo giovani della mia età (perchè sono piuttosto giovane) discutere solo e soltanto sul comparto grafico di un titolo e non riescono, non a "sviscerare" il gameplay ma a farne la più semplice delle analisi, mi riempio tristezza. Per loro ciò che viene scritto su certe riviste (tra le quali Super non compariva) è legge e DMC2 è meglio del primo episodio per una seplice ragione "quantitativa" e non "qualitativa". Per loro MGS2 (titolo che adoro) fà schifo perchè "non si comanda Snake" e Blade 2 è "figo perchè puoi comandare Blade e fare a pezzi i vampiri". Desolante. Infine perchè si venga a creare una cultura del videogioco, anche se limitata, nel nostro paese bisogna abbandonare gran parte dei pregiudizi che circolano su questo media (dico gran parte perchè eliminarli tutti sarebbe impossibile visto che questi intaccano ancora anche il cinema) e che, come ho già detto, ci vengono periodicamente riportati alla mente da interventi ad opera di giornali e telegiornali.
Comunque continuo a sperare con te.     :)


Uhm...quanti hanni hai? Io soltanto sedici. Eppure delle persone coscenti(in questo campo, ovviamente, senza estendere a tutto il resto) ne conosco, non molte, solo una manciata, eppure ne conosco.
Il problema è (se avete letto la risposta dello Xam su TGMmail di questo mese alla lettera di unn certo FDG :roll: ) che, probabilmente, solo questi ultimi continueranno nelle loro avventure videoludiche con il crescere dell' età.
O almeno questa è l'ipotesi più probabile.
Chi continua a giocare a Fifa, se ne stancherà e smettera.
Perchè, infatti, gli adulti si possono dividere solo in "grandi appassionati" e "per nulla conoscitori"?
Semplicemente per questa selezione, naturale o innaturale che sia.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Dark Gatsryu - 11 Feb 2003, 19:00
Io soltanto diciotto. E anchio di persone coscenti ne conosco un manciata. Ma la realtà prevalente è desolante.
Titolo: Su Spc
Inserito da: joker198uno - 12 Feb 2003, 03:49
Citazione da: "Il_Simon"

Se si fossero risolti alcuni problemi fra la redazione e la casa editrice, Super andava avanti tranquillamente. Così non è stato e tutti quanti hanno fatto ciao ciao.

Forse la redazione spingeva da tempo per un "allargamento" di prospettiva, come si capiva da alcune allusioni, e invece l'editore non voleva rischare? Forse non vi pagavano? La curiosità mi sta uccidendo...siate chiari, per favore!
Titolo: Su Spc
Inserito da: Il_Simon - 12 Feb 2003, 09:31
Nessun problema per un eventuale (e sottolineo 26 volte eventuale) allargamento di prospettiva. La linea editoriale veniva decisa dalla redazione, che aveva assolutamente carta bianca in materia.

I soldi invece erano parte del problema.
Titolo: Su Spc
Inserito da: theblackpages - 12 Feb 2003, 19:19
Citazione da: "Il_Simon"
Faccio una precisazione importante che spero aiuti a inquadrare meglio la situazione.

Ivan ha scritto "Super Console muore". Non è del tutto giusto.
In realtà sarebbe stato più corretto un "la nostra Super Console muore".
La rivista, teoricamente, c'è. Manca tutta la redazione.
Marcello, Ivan e compagnia bella hanno "salutato" la casa editrice e non viceversa. La rivista c'è ancora, in teoria. Super Console è lì.

è vero
ma quindi, nella migliore delle ipotesi, al posto della SC originale, in futuro troveremo nelle edicole uno zombie con le sembianze di un'avvenente bagnina di Baywatch
Titolo: Su Spc
Inserito da: theblackpages - 12 Feb 2003, 19:21
Citazione da: "Il_Simon"
Nessun problema per un eventuale (e sottolineo 26 volte eventuale) allargamento di prospettiva. La linea editoriale veniva decisa dalla redazione, che aveva assolutamente carta bianca in materia.

I soldi invece erano parte del problema.

ma l'allargamento di prospettiva forse era un metodo per aumentare gli introiti
quindi i due aspetti erano comunque interdipendenti
Titolo: Su Spc
Inserito da: Il_Simon - 12 Feb 2003, 19:26
Citazione da: "theblackpages"

ma l'allargamento di prospettiva forse era un metodo per aumentare gli introiti quindi i due aspetti erano comunque interdipendenti

No, forse mi sono spiegato male.

Il problema non erano "i soldi della rivista".
Il problema era "i soldi della redazione".
Titolo: Su Spc
Inserito da: theblackpages - 12 Feb 2003, 20:04
Citazione da: "Il_Simon"
Citazione da: "theblackpages"

ma l'allargamento di prospettiva forse era un metodo per aumentare gli introiti quindi i due aspetti erano comunque interdipendenti

No, forse mi sono spiegato male.

Il problema non erano "i soldi della rivista".
Il problema era "i soldi della redazione".

fatico ancora a capire:
ma la redazione, da dove li piglia i soldi se non dalla rivista?
Titolo: Su Spc
Inserito da: Il_Simon - 13 Feb 2003, 09:08
Li piglia dalla casa editrice.
La redazione non pubblicava SC.
Realizzava i contenuti della rivista e una casa editrice pubblicava SC.

Mi sono spiegato veramente dimmerda, lo so.
Abbi pietà, sto ancora dormendo.

Faccio un esempio, che è meglio.

Bisio non si mette in tasca tutti gli introiti derivanti da Zelig.
Quelli vanno a Mediaset.
Lui (e gli altri comici) vengono pagati da Mediaset.
In pratica, i soldi della trasmissione se li intasca il Berlusca o chi per lui, mentre Bisio & C. prendono un fisso a prescindere dall'andamento della trasmissione.

Notare il parallelismo SC-Zelig.  :wink:
E poi non dite che non ve le servo su un piatto d'argento.
Titolo: Su Spc
Inserito da: theblackpages - 13 Feb 2003, 19:23
Citazione da: "Il_Simon"
Li piglia dalla casa editrice.
La redazione non pubblicava SC.
Realizzava i contenuti della rivista e una casa editrice pubblicava SC.

Mi sono spiegato veramente dimmerda, lo so.
Abbi pietà, sto ancora dormendo.

Faccio un esempio, che è meglio.

Bisio non si mette in tasca tutti gli introiti derivanti da Zelig.
Quelli vanno a Mediaset.
Lui (e gli altri comici) vengono pagati da Mediaset.
In pratica, i soldi della trasmissione se li intasca il Berlusca o chi per lui, mentre Bisio & C. prendono un fisso a prescindere dall'andamento della trasmissione.

Notare il parallelismo SC-Zelig.  :wink:
E poi non dite che non ve le servo su un piatto d'argento.

ok. ti ringrazio per la spiegazione.
in realtà non ne ero certo, però immaginavo che il funzionamento fosse tale.
ho detto che le due cose sono collegate in tal senso: se la rivista non vende bene, e gli introiti sono esigui, la casa editrice non può assicurare il fisso di cui parli.
sto soltanto avanzando delle ipotesi, sono del tutto ignorante in materia e mi scuso se ho detto qualche cavolata.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Ef.Di.Gi - 13 Feb 2003, 22:02
Citazione da: "theblackpages"
Citazione da: "Il_Simon"
Li piglia dalla casa editrice.
La redazione non pubblicava SC.
Realizzava i contenuti della rivista e una casa editrice pubblicava SC.

Mi sono spiegato veramente dimmerda, lo so.
Abbi pietà, sto ancora dormendo.

Faccio un esempio, che è meglio.

Bisio non si mette in tasca tutti gli introiti derivanti da Zelig.
Quelli vanno a Mediaset.
Lui (e gli altri comici) vengono pagati da Mediaset.
In pratica, i soldi della trasmissione se li intasca il Berlusca o chi per lui, mentre Bisio & C. prendono un fisso a prescindere dall'andamento della trasmissione.

Notare il parallelismo SC-Zelig.  :wink:
E poi non dite che non ve le servo su un piatto d'argento.

ok. ti ringrazio per la spiegazione.
in realtà non ne ero certo, però immaginavo che il funzionamento fosse tale.
ho detto che le due cose sono collegate in tal senso: se la rivista non vende bene, e gli introiti sono esigui, la casa editrice non può assicurare il fisso di cui parli.
sto soltanto avanzando delle ipotesi, sono del tutto ignorante in materia e mi scuso se ho detto qualche cavolata.


Penso invece che il fisso DEBBA essere pagto, in quanto facente parte di un contratto. O almeno credo.
Titolo: Su Spc
Inserito da: Il_Simon - 14 Feb 2003, 09:07
Il discorso di tbp non fa una grinza teoricamente.
Non conoscendo tutti i termini dell'equazione, direi che è perfetto.

Il fatto è che nell'intero quadro aziendale, SC rappresenta(va) una briciola. Quando si parla di libri, riviste di costume e moda, ragioniamo su volumi d'affari ben diversi. Per dire, coi soldi che costa il calendario di una velina/letterina, ce ne fai 10 di numeri di Super.

E comunque ha ragione anche Ef.Di.Gi.
D'altro canto gli avvocati ci sono apposta.
Titolo: Su Spc
Inserito da: theblackpages - 14 Feb 2003, 20:19
perfetto.
ora tutto è chiaro.
Titolo: Su Spc
Inserito da: DarkDREAMAN - 14 Feb 2003, 22:04
Citazione da: "pedro"
Citazione

Io, tu, noi, siamo nati assieme al videogioco, l'abbiamo visto crescere come un fratello, da Pong a DOAX (XXX). Abbiamo visto quadratini diventare cerchi, cerchi sfere, e sfere i seni ballerrini di cui al titolo Tecmo sopra menzionato. In tutti questi anni abbiamo sottoposto il videogioco ad analisi tecniche che nulla hanno a che vedere col quid ludico. Ci siamo curati della tecnica ancor prima dell'arte, edificando su questo atteggiamento i ring per la console war.



Concordo in pieno, ma non è vero solo per noi. Mio fratello ha 16 anni ed è molto + sveglio di certa gente che ha iniziato col Coleco... me compreso! :)


la new generation avanza  :oops:
Titolo: Su Spc
Inserito da: DarkDREAMAN - 14 Feb 2003, 22:06
Citazione da: "joker198uno"
Citazione da: "Il_Simon"

Se si fossero risolti alcuni problemi fra la redazione e la casa editrice, Super andava avanti tranquillamente. Così non è stato e tutti quanti hanno fatto ciao ciao.

Forse la redazione spingeva da tempo per un "allargamento" di prospettiva, come si capiva da alcune allusioni, e invece l'editore non voleva rischare? Forse non vi pagavano? La curiosità mi sta uccidendo...siate chiari, per favore!


top secret
Titolo: Su Spc
Inserito da: DarkDREAMAN - 14 Feb 2003, 22:07
Citazione da: "Ef.Di.Gi"
Citazione da: "theblackpages"
Citazione da: "Il_Simon"
Li piglia dalla casa editrice.
La redazione non pubblicava SC.
Realizzava i contenuti della rivista e una casa editrice pubblicava SC.

Mi sono spiegato veramente dimmerda, lo so.
Abbi pietà, sto ancora dormendo.

Faccio un esempio, che è meglio.

Bisio non si mette in tasca tutti gli introiti derivanti da Zelig.
Quelli vanno a Mediaset.
Lui (e gli altri comici) vengono pagati da Mediaset.
In pratica, i soldi della trasmissione se li intasca il Berlusca o chi per lui, mentre Bisio & C. prendono un fisso a prescindere dall'andamento della trasmissione.

Notare il parallelismo SC-Zelig.  :wink:
E poi non dite che non ve le servo su un piatto d'argento.

ok. ti ringrazio per la spiegazione.
in realtà non ne ero certo, però immaginavo che il funzionamento fosse tale.
ho detto che le due cose sono collegate in tal senso: se la rivista non vende bene, e gli introiti sono esigui, la casa editrice non può assicurare il fisso di cui parli.
sto soltanto avanzando delle ipotesi, sono del tutto ignorante in materia e mi scuso se ho detto qualche cavolata.


Penso invece che il fisso DEBBA essere pagto, in quanto facente parte di un contratto. O almeno credo.


sindacalismo docet?