Io sono arrivata, al cosiddetto "secondo segmento", quello
Dopo il festival del 100 anni, verso la zona costiera dove c'è la capitale
e niente, è totale.
Ogni tot di anni esce quel titolo che è decisamente più della somma della sue parti, un titolo benedetto da grazia, estetica, senso dell stupore, meraviglia continua. E' un gioco spirituale nel senso più intimo della definizione, con questo rifiorire del mondo contro l'oscurità, queste musiche così toccanti, quel languore mitologico per le cose sacre. Gli animali a cui dare il cibo, il fremito della notte nella foresta, la compresenza di vita e morte. Davvero, da uscirne pazzi per quanta bellezza si trova al suo interno.
Non è un gioco per tutti (nel bene e nel male) e sì, è molto migliorabile. 12 anni fa avevano già impostato molte caratteristiche quantitative del sandbox, per cui si tratta di prendersi cura di quel mondo esaurendone le sfide e procedendo con calma e opera certosina, ritornando nelle aree già visitate con la curiosità dei nuovo poteri. Se non si apprezzano queste cose è mortalmente lento. Però, con lo skip delle parti parlate (se si conosce la storia si può saltare tutto) e prendendo i combattimenti per quello che sono, purtroppo non difficili ma almeno fortemente interattivi, quello che rimane è un'esperienza unica e significativa. Ha più personalità questo che il 90% della roba che esce sul mercato.
Forse, negli ultimi anni, potrei accostargli solo Red Dead Redemption, che ne condivide anche la mediocrità della parte bellica, in quel caso relativamente alle sparatorie. E, soggettivamente, anche Brutal Legend, ma lì si parla di passione per un universo musicale e immaginifico, quello del metal, altrimenti non regge proprio il confronto.
Sono grata!