Ho comprato la Trilogy in un bundle osceno su XBox che mi ha offerto 7 giochi della mia adolescenza per 10 euro a gioco.
Avendo provato molte volte, dal 1996, a giocare Crash 1 una seconda volta e arenandomi sempre prima del secondo boss causa frustrazione, sono stupito.
Sono stupito perché, almeno nella sua versione remastered, Crash 1 è un platform PAZZESCO, e l’ho finito al 100% abbandonandomi alle bestemmie solo nei livelli finali e in uno di quelli segreti.
A dispetto dei miei ricordi, l’ho trovato complessivamente onesto e fattibile. Merito di un level design che, oggi non mi faccio problemi ad ammetterlo, era davvero ottimo, anche sopraffino in alcuni livelli. Certo, nella marea di innovazioni che spazzò il VG nel ‘96, Crash sembrava quasi poca cosa. E invece, che bel giocare.
Il vero neo sono i boss, ma del resto chi ha mai giocato un platform con boss interessanti se il personaggio non usa armi? Ancora negli anni 2010 lo stesso Mario è incapace di offrirci un boss vagamente stimolante nei suoi episodi 2D, quindi Crash ai suoi tempi non poteva far molto di meglio. Ripper Roo è una porcheria, gli altri sono passabili nella loro insignificanza.
Me lo ricordavo anche più lungo, Crash 1. Forse gli hint forniti a inizio livello eliminano i dubbi su ciò che un tempo potevamo scoprire solo sulle riviste (in questo livello non devi morire, ecc), e i tempi di caricamento inesistenti velocizzano molto l’esperienza.
E insomma, dopo un entusiastico tuffo in Crash 1 stavo per consigliare la Trilogy a mezzo mondo.
Ma.
Ma.
Poi ho iniziato Crash 2.
E porca troia, altra sorpresa.
Possibile che il Crash più amato dai ricordi dell’Internet sia un gioco così di merda?
Prendi quel ben di Dio che hai fatto in Crash 1, rovina l’ottimo level design con una infinita serie di stronzate ultra-cheap, cambia la prospettiva dei livelli in cui si corre verso lo schermo rendendoli stupidamente ingiusti, introduci una scivolata che devi pregare ogni volta di non cannare la distanza, peggiora le collisioni già non perfette e rendi il gioco più lungo e ridondante con una decisione fuori di melone tipo “ma facciamo che questo livello ha un’entrata segreta da un altro livello che ti fa accedere a una parte dove ci sono tutte le casse mancanti ma senza checkpoint”.
E la Nitro. Quella cazzo di Nitro. Avevi fatto un platform dove avevi capito un sacco di cose e nel sequel mi metti le casse insta-death. Che già a volte evitarle è un miracolo, ma non basta, quelle SALTANO pure.
E il ghiaccio.
Ma veramente il ghiaccio nel Crash 2 originale aveva quella fisica? Non voglio crederci.
Per dire.
In Crash 1 sono arrivato ad avere 99 vite (c’è pure l’achievement).
In Crash 2 sto collezionando Game Over.
Escludendo la possibilità che nell’arco di un giorno mi sia rincoglionito del tutto (ma poi non era Crash 1 quello arcaico e difficile?), la differenza sta nel pessimo level design generale di Crash 2, pieno di “sfide” tutt’altro che brillanti.
Faccio veramente fatica a trovare un elemento di Crash 2 che sia indiscutibilmente migliore di quanto visto in Crash 1, eccetto la musica. Sì, all’epoca i riflessi del ghiaccio erano fighissimi, va bene. Ma qualsiasi singola innovazione potenzialmente buona è stata scialacquata in un design infame. Sembra un gioco fatto da un B-team di Grinch a corto di tempo e di idee, con l’unico obiettivo di rovinarti i buoni ricordi di Crash 1 e il Natale (Crash 2 uscì nel periodo natalizio).
È talmente gratuito e frustrante che ho quasi voglia di mollarlo all’ultimo “mondo”. Non merita, davvero.