Eh, se a metà seconda serie sono già alle arrampicate sugli specchi, non butta bene.
Cioè, togliamo il 'se'... è palesemente free climbing nel momento in cui imbastisci intrecci di siffatta (in)consistenza:
non perderlo di vista! > ok! > ASPETTA! corri a casa subito! amico Fritz ha pensato bene di andare in overdose esattamente un momento prima che il protagonista di Quantum Break si dileguasse! > OK! > perché non mi hai fermato! > ero indisposto e tra le altre mi son distratto e ho fatto finire il pesce rosso giù dal water! > drama, non mi voglio togliere dalla croce, non c'hai neanche idea!!!
Ma in retrospettiva bisogna essere onesti, era un libro aperto sin dalla prima puntata della serie d'apertura.
Immancabilmente, se la costruzione e le aspettative sono interamente basate su un obiettivo apparentemente irrealizzabile (sputtanare la multinazionale), una volta che questo si concretizza è difficile ripartire da zero e riprendere il ritmo.
Diventa ancor più difficile se l'obiettivo cambia in corsa, con quello nuovo che fa letteralmente schifo e quello vecchio buttato nel cesso assieme al pesce da appartamento di cui sopra.
Vediam come chiudono, potenziale c'è ancora, ma nulla mi toglie dalla testa che sia l'ennesima vittima da serializzazione forsennata, che non si può permettere di chiudere il cerchio almeno fino a quando tutto l'ambaradam non è profittevole.
A pensare che questo torchio sta per innestarsi anche nel videogioco, passa la voglia.