Certo, si fida dei propri occhi ma talvolta giocando i giochi "su youtube".
Come tra l'altro confermato dal sondaggio.
Questo è sconfortante.
Intendiamoci, il gioco ha i suoi angoli da limare, ma la cosa è stata esasperata all'inverosimile. Giocando non ho avuto assolutamente tutti i problemi millantati in giro: vedo due realtà parallele, quella che ho sperimentato io e quella di cui si parla tanto.
Io però non ci sto giocando su Youtube, ci gioco dal D1.
Ho anche creato una comunità in tempi non sospetti, appena ci fu l'annuncio, assieme ai ragazzi di Cybepunk Zine e Cyberpunk Italia (prima realtà culturale del movimento culturale cyberpunk in italia) alcuni programmatori nonché ex di Gomma TV e altra gente sparsa ma essenziale, tra cui alcuni romanzieri Cyberpunk, con il tempo nel gruppo sono arrivati anche CDPR e i doppiatori italiani, tra cui pure Andrea Ward.
Questo lo dico perché il gioco per me non è il giochetto su cui trastullarmi per un paio di mesi o animare questo thread, è qualcosa che ho seguito fin dal principio, su cui ci credevo.
Ho sentito tutte le campane, quelli contenti, e quelli scontenti. A differenza tua, io non vedo due realtà parallele però, vedo sempre e solo sempre il solito problema emergere: È molto difficile, per non dire impossibile, sostenere tesi complesse e personali ed avverse perché questo aspetto porta spesso ad aderire a narrazioni polarizzanti sul reale e sul fittizio, a perdere la propria identità e a smettere di domandarsi il senso delle cose, finendo col difendere a spada tratta quel che il proprio gruppo di riferimento reputa giusto. Se ci si pensa, ogni evento pubblico, ogni trending topic, ogni argomento quotidiano diventa un esame a crocette, in cui soltanto un’opzione è quella giusta: la persona X va adorata o va esclusa? Sei a favore o contro quel discorso? Il gioco ti piace o no? Appartieni al gruppo di estimatori o detrattori? Se appartieni al gruppo Y, allora devi pensarla allo stesso modo degli altri, non puoi staccarti.
Io cerco di uscire da questo schema di idee, o almeno, ci provo.
Non mi sento di denigrare quelli che stanno aspettando, o quelli che sono malfidati, o quelli che perculano amabilmente. E il tempo forse ci darà ragione. Anche se sembrerò un pazzo quando il gioco sarà messo apposto e qualcuno farà lettura di retroposting. Ma ci sta.